Palazzo Valentini
Roma
via IV Novembre, 119/a
06 67661, 06 67664631 FAX
WEB
Claudio Spoletini
dal 8/10/2009 al 18/10/2009
lun-ven 10,30-19, sab 10,30-13
06 68806377
WEB
Segnalato da

Romberg



approfondimenti

Claudio Spoletini



 
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8/10/2009

Claudio Spoletini

Palazzo Valentini, Roma

Incursione artistica su fabbriche ludiche. In mostra paesaggi della modernita' di cui si rievocano gli elementi piu' simbolici: la fabbrica, i treni, gli aerei, la citta' stessa. L'artista dipinge edifici che rimandano all'era industriale e culturale dalla Olivetti degli anni '50 fino ai nostri giorni.


comunicato stampa

Un’epopea incantata della modernità industriale, di cui si rievocano gli elementi più simbolici: la fabbrica, i treni, gli aerei, i mezzi di trasporto urbano, la città stessa.

Dal testo critico di presentazione:

Sfogliando questo vasto atlante di paesaggi reliquiali, si squaderna anche un’epopea incantata della modernità industriale, di cui si rievocano, senza torpore retorico o nostalgico, gli elementi più simbolici: la fabbrica, i treni, gli aerei, i mezzi di trasporto urbano, la città stessa, in una meditazione sulla storia che oppone kantianamente la critica della ragione al possibilismo angosciante, auspicando una sintesi ideale o interiore dei disiecta membra del presente.
Impegnato a costruire un’etica della memoria, Spoletini dipinge edifici che per associazione di idee rimandano all’esperienza industriale e culturale della “fabbrica umanista”, dalla Olivetti degli anni Cinquanta in qua; luoghi di produzione reale, diremmo oggi, dopo il crollo dell’economia immateriale (fittizia?), centri d’elaborazione di una cultura popolare, poi sostituita da quella televisiva massificata e violenta.
Sono veri monumenti d’Italia, la “Repubblica fondata sul lavoro”, divenuti, nell’intenso titolo scelto dal pittore, “frammenti di un poema operaio”
(tratto dal testo di Bianca Pedace)

Se le incursioni in generale e quelle aeree in particolare, si riferiscono ad un atto di guerra contro un nemico o qualcosa da combattere - come la stessa etimologia della parola incurrere (correre contro) testimonia - quelle di Claudio Spoletini sono solo delle incursioni artistiche e quindi pacifiche. Come Hundertwasser anche Spoletini crede che la bellezza e l’estetica possano contribuire a combattere il degrado delle città contemporanee e contribuire alla creazione di una società migliore. E quali attività possono esprimere meglio questo desiderio di libertà e di bellezza se non l’arte e il gioco?
(dal testo di Marcello Pezza)

Immagine: Fabbricato in Italia 1309, 2009, olio su tela cm 100x130

Inaugurazione venerdi 9 ottobre 2009, ore 17,30

Palazzo Valentini - Sala Egon Von Furstenberg
Via IV Novembre 119/a - Roma
Orari: lun-ven ore 10,30-19, sab 10,30-13
Ingresso libero

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