Mario Bottinelli Montandon
Gianni Caravaggio
Giuliano Collina
Martino Coppes
Luciana Gilardoni
Jonathan Guaitamacchi
Federico Guida
Aldo Mondino
Massimiliano Morlotti
Davide Nido
Andrea Sala
Dany Vescovi
Emma Gravagnuolo
Paola Noe'
La mostra e' un'ironica presa in giro del tradizionale collezionismo di tele ottocentesche raffiguranti le vedute del lago, le sue sponde, i suoi paesi e le sue Prealpi. Il paesaggio lariano e' il protagonista delle diverse interpretazioni di dodici artisti contemporanei, alcuni dei quali originari proprio di queste zone. Il titolo allude in maniera scherzosa ai messaggi scritti su innumerevoli cartoline del lago di Como, a volte veramente di gusto kitsch, spedite come ricordo e souvenir da turisti italiani e stranieri.
Sabato 18 maggio si inaugura presso la galleria Roberta Lietti arte Contemporanea, in via Diaz 3, Como, la collettiva Saluti da Como. Gli artisti invitati presentano lavori per la maggior parte inediti aventi come soggetto la città di Como e il suo lago.
La mostra è un'ironica presa in giro del tradizionale collezionismo di tele ottocentesche raffiguranti le vedute del lago, le sue sponde, i suoi paesi e le sue Prealpi. Il paesaggio lariano è il protagonista delle diverse interpretazioni di dodici artisti contemporanei, alcuni dei quali originari proprio di queste zone. Il titolo Saluti da Como allude in maniera scherzosa ai messaggi scritti su innumerevoli cartoline del lago di Como, a volte veramente di gusto kitsch, spedite come ricordo e souvenir da turisti italiani e stranieri.
La grande panoramica fotografica Invisibile op. 2 di Mario Bottinelli Montandon (Como, 1966) sfugge la documentazione fedele della morfologia del lago di Como, creando attraverso un perfetto gioco di montaggi, l'illusione della realtà e l'apertura verso qualcosa d'altro.
Gianni Caravaggio (Rocca San Giovanni, Chieti, 1968) propone una lettura inedita del paesaggio lariano attraverso la fotografia Bandiera naturalizzata (Como), facente parte della serie delle sue celebri bandiere naturalizzate, composta dalla stratificazione dei colori e delle tonalità dell'ambiente che la circonda.
Giuliano Collina (Intra, Novara, 1938), vive e lavora a Como. Per anni suoi soggetti privilegiati sono stati la città e il suo paesaggio. In mostra espone una veduta dell'Isola Comacina del 1971 dal titolo L'isola in cornice, realizzata su sfondo nero, dalle tinte acide e irreali, a cui ha sovrap-posto fiori in plastica colorata che ricordano le atmosfere pop degli anni Sessanta.
L'opera fotografica di Martino Coppes (Como, 1965) Untitled, 1995, ricrea un'atmosfera lacu-stre immersa nella foschia apparentemente naturale come accade nella sua attenta ricerca estetica orientata sia al paesaggio sia ai motivi floreali nei quali il mondo artificiale del modello sostituisce il dato reale in una sorta di purificazione.
La fotografia pura di Luciana Gilardoni (Como, 1955) Lago, 2002, restituisce il nitore della luce del lago in un dittico che testimonia la sua cura estetica e il suo equilibrio formale nei confronti dei monumenti e delle vedute della città di Como che sono stati già protagonisti di numerosi suoi lavori precedenti.
Con le sue vedute di città riprese con prospettive a volo d'uccello, dal rigoroso bianco e nero, Jonathan Guaitamacchi (Londra, 1961) racconta il fascino delle metropoli contemporanee. Stupisce l'osservatore per i tagli inconsueti dei suoi agglomerati urbani, futuribili, globalizzati, dove l'uomo è il grande assente della scena. E in mostra, espone una veduta di Como origina-lissima, dove ribalta completamente la visione classica della cartolina.
Federico Guida (Milano, 1969) con la tela L'ago di Como, 2002, si confronta per la prima volta con il paesaggio, abbandonando l'esplorazione della figura umana, oggetto privilegiato della sua ricerca pittorica.
Aldo Mondino (Torino, 1938) è in mostra con una serie di opere su carta dal titolo Acquarelli e Lavarelli del 1991 che presentano un fantasioso profilo del musicista Arnold Schomberg rico-struito sulla sagoma geografica della Y rovesciata che connota il lago di Como.
Massimiliano Morlotti (Como, 1971), fotografo di professione, presenta Como, trasposizione, 2002, una duplice, sovrapposta fotografia a colori di una veduta della città che sfugge alla tra-scrizione fedele e precisa dei dati oggettivi per arrivare a un'immagine evocativa e sospesa.
Davide Nido (Senago - Mi, 1966) propone invece Tutti i laghi del mondo, 2002, opera in resina su tela dedicata ad Alighiero Boetti. Sulla superficie Nido ricrea laghi immaginari che galleggia-no come isole azzurre in un mare d'acqua, forme irregolari che si ricollegano alle strutture frat-tali.
Andrea Sala (Como, 1976), nei suoi lavori, dimostra sempre un'importante interazione con lo spazio: la città diviene pretesto per un intervento che si rifà a una dimensione meno paesaggi-stica ma maggiormente legata alla sua storia e alla sua realtà pratica.
Dany Vescovi (Milano, 1969) dipinge con gli oli una natura deformata, ingrandita ai limiti dell'allucinazione. La pennellata è netta, liscissima, i contorni degli oggetti sembrano liquefarsi e fluidificarsi. La superficie dell'acqua, uno dei soggetti indagati, viene trasformata con colori acidi e cangianti fino diventare qualche cosa di completamente "altro" rispetto a ciò che sembrerebbe rappresentare.
Mario Bottinelli Montandon, Gianni Caravaggio, Giuliano Collina, Martino Coppes,
Luciana Gilardoni, Jonathan Guaitamacchi, Federico Guida,
Aldo Mondino, Massimiliano Morlotti, Davide Nido, Andrea Sala, Dany Vescovi
Catalogo in galleria con testi di Emma Gravagnuolo e Paola Noé.
Immagine: Luciana Gilardoni - Lago, 2002 (dittico)
Roberta Lietti Arte Contemporanea 22100 Como, via Diaz 3
orari: 10.30-12 / 15.30-19; chiuso lunedì e festivi
vernissage: sabato 18 maggio, ore 18,30
Ufficio stampa uessearte Como tel. 031.269393 fax 031.267265