Christo
Walter De Maria
Jan Dibbets
Amish Fulton
Andy Goldsworthy
Michael Heizer
Bryan Holt
Richard Long
Dennis Oppenheim
Robert Smithson
James Turrell
Una mostra composta da 50 opere del vasto fenomeno della Land Art che, a partire dalla fine degli anni '60, insieme all'Arte Povera e Concettuale, e' stato probabilmente il piu' ricco e importante movimento dell'arte occidentale nel secondo '900. In mostra: Christo, De Maria, Dibbets, Fulton, Goldsworthy, Heizer, Holt, Long, Oppenheim, Smithson, Turrell.
Dal 26 settembre al 25 novembre la Galleria Repetto di Acqui Terme ospiterà IL CANTO DELLA TERRA Orizzonti di Land Art una mostra composta di circa 50 opere del vasto e articolato fenomeno della Land Art che, a partire dalla fine degli anni ’60, insieme all’Arte Povera e Concettuale, è stato probabilmente il più ricco e importante movimento che la storia dell’arte occidentale abbia prodotto nel secondo Novecento.
La Land Art nasce e si sviluppa tra le due sponde dell’Atlantico con differenti connotazioni: negli Stati Uniti con una ricerca di grandiosità quasi utopica, titanica, che si concretizza tra gli artisti di scuola americana attraverso la creazione di colossali progetti di intervento e trasformazione su alcuni luoghi della terra, mentre dall’altra parte dell’Oceano il movimento è proiettato in una dimensione complementare e opposta, fatta di passeggiate, di intimità, introspezione, gesti minimi e profondi, al limite dell’invisibilità, del silenzio e del totale annullamento dell’io creativo.
Tra le opere provenienti dagli Stati Uniti i video che documentano la realizzazione di: Spiral Jetty ,1970 di Robert Smithson e Sun Tunnels,1973-76 di Nancy Holt, oltre alle fotografie di Lightning field, 1977 di Walter De Maria, Double negative, 1969 di Michael Heizer e del Roden Crater 1974 di James Turrell, uno degli esempi dell’approfondimento del rapporto terra / luce. Di Christo i progetti Wrapped Coast, One million Square Feet, Little Bay, Sydney Australia, 1968-69, Surrounded Islands, Biscayne Bay, Greater Miami, Florida 1980-83, Valley Curtain, Grand Hogback, Rifle, Colorado, 1970-72, Over the river,Project for the Arkansas river state of Colorado, 1999, di Dennis Oppenheim l’ installazione Branded Mountain, 1969 insieme ai foto-collage Directional Cut e Annul Ring del 1968.
L’approccio europeo sarà invece rappresentato da Richard Long, di cui sarà esposto Winter Solstice Circle, 2002 - 5,60 mt di diametro, uno dei “classici” cerchi di pietre, oltre ad alcuni lavori della serie Mud fingerprints su legno e mud su carta 1986 – 2006 ; da Hamish Fulton con A seven day wandering walking,1985–91 che documenta una delle sue “passeggiate” ed una scelta di lavori dalla serie KORA, Tibetan Kora – circumambulation of a sacred place,2007; saranno inoltre in mostra i lavori di Andy Goldsworthy con le immagini di sculture di ghiaccio quali Raining, wet heavy snow ice, hollow snowball ,hole splitting, 1987; Slabs of Frozen snow,1985 Touchig North,1989 e di alcuni interventi sull’acqua come Red stone sea, 1993 e Wet wool laid on river stone. Scaur Water, Dumfriesshire, 2007. Infine dell’olandese Jan Dibbets la serie Water, 2004; Robin Redbreast’s territory / sculpture, 1969 e il fotocollage St.Gallen- Ram op Rubens rood 1994.
Tutte le opere, insieme alle bio-bibliografie degli artisti, saranno riprodotte nel catalogo della mostra.
Come una nuova, grande rivoluzione romantica – depurata di ogni sentimentalismo - così in tutta la Land Art, spicca il profondo amore per la terra, per il paesaggio e per una natura positivamente trasformata, rivelata, contemplata; un’arte dove al di là del tradizionale oggetto come manufatto, importa l’esperienza diretta, l’idea, il concetto dell’operazione in un pensiero creativo dove l’uomo prende coscienza dell’immenso prodigio della natura e, insieme, della sua estrema fragilità.
Ufficio Stampa Emanuela Bernascone
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Inaugurazione sabato 26 settembre ore 18
Galleria Repetto
Via Amendola 21/23 - 15011 Acqui Terme
Orari: 9.30 -12.30 & 15.30-19.30
Ingresso libero