In mostra un'installazione in esterno dedicata alla mostra, circa 20 sculture, tra cui una in marmo bianco mai esposta prima e una scultura fuori catalogo presentata in anteprima.
Trame, come quelle oscure dei potenti; come quelle per sopravvivere dei miserabili.
Strategie, si potrebbero chiamare. Come quelle del ragno che tesse la sua tela o dell’insetto che lotta per uscirne.
In altri termini, Trame, è un immagine possibile della società rappresentata come il prodotto dell’agire delle persone.
Esiste anche una versione più intima:Trame. Allora il titolo diviene la chiave di lettura per interpretare una specifica posizione nel mondo: quella di Daniele Miola.
Le sue sculture sono donne gravide e feti nel medesimo tempo: feti gravidi, che riproducono nuove forme di esistenza senza soluzione di continuità.
C’è speranza nell’opera di Daniele.
Una speranza nell’arte e nella vita degli uomini.
C’è utopia nel suo lavoro: quella di non fare distinzione tra arte e vita.
E c’è un paradosso: quest’u-topia trova forma, nelle sculture di Dado.
In mostra un'installazione in esterno dedicata alla mostra, circa 20 sculture, El, scultura in marmo bianco (80x40x40), mai esposta prima, 1 scultura fuori catalogo presentata in anteprima, il catalogo della mostra e del vino Dolcetto dellE Langhe Monregalesi con contro-etichetta dedicata all’evento.
Inaugurazione venerdì 2 ottobre, ore 18,30
Piccola Galleria Materica
Via Cottolengo 15, Mondovì
Orari: lun-ven, 8-19, sab 8,30-12,30
Ingresso libero