Galleria Rivaartecontemporanea
Lecce
via Umberto I, 32
0832 300047 FAX
WEB
Giordano Pariti
dal 2/10/2009 al 30/10/2009
lun-sab 10-13 e 18-21

Segnalato da

Francesca De Filippi




 
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2/10/2009

Giordano Pariti

Galleria Rivaartecontemporanea, Lecce

Sense Lag. 5 fotografie di grande formato disegnano una prospettiva a ''sviluppo multiplo'' delle possibili connessioni tra persone che, casualmente o causalmente, sviluppano una relazione.


comunicato stampa

a cura di Francesca De Filippi

In occasione della quinta edizione della Giornata del Contemporaneo, manifestazione organizzata da AMACI(Associazione Musei d’Arte Contemporanea) che si prefigge di presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze, la galleria Rivaartecontemporanea di Lecce espone le opere di Giordano Pariti (1969, Melendugno-Le), un artista che coniuga l’uso del mezzo fotografico con un linguaggio personale capace di tradurre in immagini il complesso mondo delle relazioni umane.

Partito dalla musica - è infatti flautista presso l’Orchestra Provinciale Tito Schipa di Lecce - Giordano Pariti è approdato alle arti visive sospinto dalla naturale predisposizione a guardare nel profondo delle cose e a cercare di raccontarle per esorcizzarne l’impatto emotivo con se stesso e con l’esterno. In Sense Lag tenta di svelare quello scarto tra la consapevolezza del se e dell’altro, di rintracciare quella perdita inevitabile di energia prodotta dalla relazione dei singoli e tra i singoli, e di ricomporre la dispersione derivata dall’incompatibilità tra il soggetto e la sua immagine.

In mostra, cinque fotografie di grande formato disegnano una prospettiva a “sviluppo multiplo” delle possibili connessioni tra persone che, casualmente o causalmente, sviluppano una relazione. Grandi ritratti, volti affiancati, interconnessi dal complesso sistema dei rapporti umani, si risolvono in immagini quasi ieratiche dove l’uno percepisce la presenza dell’altro come un fatto del tutto naturale scaturito da una scelta o più semplicemente da una cognizione di causa. Dalla fissità delle espressioni emerge però una rottura, provocata dal grado di entropia che appartiene a tutte le cose. L’artista cattura quel grado di realtà inafferrabile in uno scatto, sul quale poi interviene in postproduzione sconfinando i limiti del giudizio fino a “fendere” i soggetti per esibirne l’indefinibilità dei contorni, fisici ed emotivi. Distingue ciò che è palese da ciò che non lo è, e l’immagine subisce così uno sfasamento, si rifrange producendo uno scarto che equivale al rapporto tra se stessi e il proprio doppio. Un pieno atto di coscienza diventa perciò un ipotesi chimerica, tanto più se vincolata ad una rete di relazioni tra più individui.

opening 3 ottobre 2009 ore 19,00

Galleria Rivaartecontemporanea
via Umberto I, 32 - Lecce
Orario: lun-sab 10-13, 18-21
Ingresso libero

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