Galleria l'immagine
Cesena (FC)
piazza Aguselli, 42
0547 612981 FAX 0547 612981
WEB
Emilio Tadini
dal 2/10/2009 al 7/11/2009
merc-dom 10-13 e 16-19,30

Segnalato da

Galleria L'Immagine



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Emilio Tadini



 
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2/10/2009

Emilio Tadini

Galleria l'immagine, Cesena (FC)

In mostra opere dallo sguardo rivolto verso la poetica del segno della matita e dell'acquarello. L'artista opera con un linguaggio personale e versatile col quale ha saputo affrontare temi attuali di cronaca e le forme piu' arcaiche dell'immaginario occidentale, come mito e fiaba.


comunicato stampa

La stagione artistica 2009-2010, alla Galleria L’IMMAGINE di Cesena si apre quest’anno con uno dei maggiori artisti e intellettuali del dopoguerra, Emilio Tadini.

Un linguaggio personalissimo e versatile il suo, col quale ha saputo affrontare i temi più attuali della cronaca, e le forme più arcaiche dell’immaginario occidentale, come mito e fiaba.

Sono opere selezionate che percorrono, a partire dagli anni Settanta, alcuni dei cicli di rilievo sviluppati negli anni Ottanta e Novanta, con uno sguardo particolare rivolto verso la poetica del segno della matita e dell’acquarello, nei quali l’artista si diverte a giocare con i contorni della superficie pittorica appena abbozzati, sviluppando la rappresentazione alle volte all’interno del tracciato, altre all’esterno.
L’universo in cui si immerge la pittura di Emilio Tadini a partire dagli anni Ottanta è quello di una narrazione per immagini che sfugge alla logica, che reca in se contraddizioni e una paradossale convivenza di innumerevoli elementi irriducibili a spazi logicamente ordinati, caratteristica fra le più evidenti è il volo o la sospensione a mezz’aria delle figure.

Il posto dei piccoli valori, del 1980, una delle serie esposte, parla di oggetti di varia natura sparsi su di un piano, le piccole cose che ogni persona, svuotando le tasche la sera quando torna a casa, riversa su sul tavolo: i piccoli valori che scandiscono la vita di ognuno.
Il ciclo dei Profughi, legato all’individuo, a qualcuno che lascia un posto e non sa dove andrà; uomini come pacchi postali, la cui stessa vita è decisa dalla destinazione apposta su di un cartellino.

Nel ciclo Città italiana, Tadini rilegge lo spazio urbano della sua città, Milano, attraverso lo sguardo di alcuni pittori, uno fra tutti Mario Sironi, ma guarda anche quelle della Nuova Oggettività tedesca e le città dei surrealisti, di pittori come Delvaux e Magritte.
Nell’evocazione narrativa della serie La Fiaba, Tadini si esprime attraverso il formicolio delle immagini e l’architettura di favola. Fiaba e realtà di completano in un teatrino filosofico disciplinato dal maestro d’orchestra in abito scuro con cappello e cilindro, e il protagonista è ancora lui, il pittore, l’artefice che cerca di mettere ordine, con la sua arte, al caos della vita.

Emilio Tadini ha costruito, coi dipinti, e coi romanzi, una lunga storia, un sistema simbolico molto complesso che non può essere inteso se non misurando con le sue stesse parole lo spessore della pittura. Perché raramente le due lingue sono state così strettamente correlate. Una storia d’artista che rappresenta uno dei pochi momenti innovatori della nostra pittura al di fuori delle mode e dei consensi costruiti.
Una mostra da vivere e meditare tra sogno e realtà.

Inaugurazione sabato 3 ottobre ore, 18

L’immagine Galleria d’Arte Contemporanea
Piazza Aguselli 42, Cesena
Orario: merc-dom 10 – 13 e 16 – 19.30
Ingresso libero

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