Eclipse. Il giovane artista siriano espone per la prima volta in Italia. In mostra 16 opere inedite di medie e grandi dimensioni realizzate con carboncino, grafite, inchiostro, pigmenti e nastro adesivo su carta. Il titolo rimanda alla congiunzione di due pianeti come ad un raro momento di incontro e di lotta tra luce ed oscurita'.
La galleria Marie-Laure Fleisch, spazio espositivo d’arte contemporanea nel centro di Roma specializzato in opere su carta,
inaugura la seconda stagione espositiva con una mostra personale di Ali Kaaf dal titolo Eclipse. Il giovane artista siriano espone per
la prima volta in Italia. Verranno presentate sedici opere inedite di medie e grandi dimensioni realizzate con carboncino, grafite,
inchiostro, pigmenti e nastro adesivo su carta.
Nato in Algeria nel 1977, Ali Kaaf consegue il diploma delle Belle Arti all’Università di Beirut, in Libano. Dal 2000 al 2005 studia nella
classe di Marwan e Rebecca Horn presso l‘Accademia delle Belle Arti di Berlino (UdK). Nel 2004 riceve il premio DAAD per giovani
artisti stranieri. A novembre 2009 Ali Kaaf parteciperà con 12 opere alla mostra collettiva: Taswir – Pictorial Mappings of Islam and
Modernity nel Martin-Gropius-Bau di Berlino. Vive e lavora a Berlino.
Le origini medio-orientali e le esperienze artistiche e personali vissute da Ali Kaaf in Siria, a Beirut e a Berlino si fondono e si
completano nelle opere su carta presentate dalla Galleria Marie-Laure Fleisch in occasione della mostra Eclipse. Il titolo rimanda alla
congiunzione di due pianeti come ad un raro momento di incontro e di lotta tra luce ed oscurità. Alla stessa maniera, il bianco della
carta e il nero del disegno dominano l’opera di Ali Kaaf come due mondi diversi eppure complementari. Un dualismo che rispecchia
l’attrazione e il contrasto fra l’universo femminile e maschile.
La carta viene scelta dall’artista come medium principale, un materiale arcaico che permette un’infinita libertà di espressione grazie
alle sue proprietà di leggerezza, trasparenza, resistenza e fragilità. L’artista la manipola riflettendo nel processo di lavoro un
continuo confronto con la materia e quindi la ricerca di limiti da mettere in discussione e di confini da oltrepassare. Sulla carta Ali
Kaaf utilizza il nero del carboncino, della grafite, dell’inchiostro e dei pigmenti.
Attraverso il disegno l’artista esplora il rapporto fra
figura e spazio. Il nero dell’oggetto sembra lottare con il bianco della materia per dominarlo e possederlo. Questo processo di
appropriazione è accompagnato da una poetica di grande sensualità. Non esiste per l’artista una scelta indirizzata, ma solo una
inconscia necessità interiore da seguire. Il linguaggio estetico oscilla fra eleganza e violenza, fra brutalità e poesia.
Le grandi figure delle opere in grafite ricordano porte invisibili, entrate socchiuse che si aprono solo agli osservatori più attenti e
sensibili, capaci di contemplare a lungo il mistero che hanno davanti a sé. Lo spettatore-fruitore dell’opera è invitato a porsi
domande senza aspettarsi risposte. L’artista stesso lavora sulla lunga via di ricerca e sviluppo ponendosi continuamente domande,
uniche chiavi della porta della conoscenza.
adicorbetta
comunicazione@adicorbetta.org
skype: adicorbetta comunicazione
02 89053149
Inaugurazione: lunedì 5 ottobre 2009 dalle 18 alle ore 21
Sarà presente l’artista
Galleria Marie-Laure Fleisch
vicolo Sforza Cesarini, 3A Roma
aperta da lunedì a sabato, dalle ore 14 alle 20
domenica su appuntamento
ingresso libero