Simone Piccioni
dal 2/10/2009 al 10/11/2009
Segnalato da
2/10/2009
Simone Piccioni
Il Polittico, Roma
Roma, da qualche parte. Per la sua prima personale romana, l'artista ha realizzato dittici e trittici reinterpretando il genere del vedutismo.
Testi di: Arnaldo Romani Brizzi e Paolo Giorgi
È questa la prima mostra personale, a Roma e presso la nostra galleria, di Simone Piccioni, con cui, però, Il Polittico intrattiene fruttuosi scambi già da cinque anni – e, precisamente, a far data dalla grande mostra, presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati, con cui Il Polittico ebbe modo di celebrare i propri Quindici Anni.
L’arte di Simone Piccioni è ascrivibile al genere del vedutismo, secondo una meravigliosa linea di tradizione che si diparte dalla geniale intuizione di Gaspar van Wittell sul finire del Seicento e che, di mutazione in mutazione e di tempo in tempo, ha avuto egregie prove, sino ai nostri giorni, con esiti di opere affascinanti e persino misteriose. Per la sua prima mostra personale romana, Simone Piccioni ha impostato una frammentazione della continuità visiva, realizzando trittici e dittici, in una sorta di ipotetico scorrere di fotogrammi – ma anche nel sobrio tentativo di spiazzare la visibilità, come per confondere un po’, ma solo un poco, l’occhio di chi guarda.
Come osserva nel suo testo in catalogo Arnaldo Romani Brizzi: «Simone Piccioni ha un cuore gentile – la Roma che ci propone non è mai aggressiva, venata di volgarità (e oggi sarebbe facile): al contrario, la dipinge come cantando una canzone, con atteggiamento melodico. Ogni angolo raccontato è celebrato in un’armonia che serve a tutti noi a non dare per scontata la bellezza e l’integrità di un luogo, di una città che è sempre stata consustanziale all’aspirazione spirituale e sacrale». E aggiunge Paolo Giorgi: «L’Urbe è lì, nelle eleganti soluzioni spaziali che di volta in volta Piccioni stabilisce, ma dalle sue tinte visionarie, come vi si annidasse un dramma umano, serpeggia come un palpito segreto, autenticamente segreto, tanto che non saprei svelare».
La mostra è accompagnata dal centocinquantasettesimo catalogo delle Edizioni Il Polittico, il numero cento e otto della collana «Gli allegri inventori».
Inaugurazione sabato 3 ottobre 2009, ore 18:00
Il Polittico
via dei Banchi Vecchi, 135 - Roma
Orario: dal lunedì al sabato, dalle ore 16:00 alle ore 20:00
Ingresso libero