In occasione del lancio del volume monografico "Opere dal 1973 al 2008" (Edizioni Atelier Blu, 2009), in mostra lavori video e fotogafie su tela di Carone. ''Seeing and Knowing: the naturalization of vision'' include invece 3 film di Marco Mazzi: Cycle of Judah videotapes, Tokyo Gnosis e Convalescence.
Michele Carone - Opere dal 1973 al 2008
Martedì 6 ottobre 2009 alle ore 17.00 si terrà per il ciclo Letture Attive, presso il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, “Sapienza”, Università di Roma, la presentazione del libro di Michele Carone “Opere dal 1973 al 2008” (Edizioni Atelier Blu, 2009).
Alla presentazione con l’autore interverranno: Raffaele Gorgoni – scrittore e giornalista RAI, Alessandra Mammì – critico d’arte de L’Espresso, Simonetta Lux – Direttore del MLAC e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea (Sapienza, Università di Roma).
Il libro è una raccolta antologica di 125 opere realizzate da Michele Carone in 35 anni di lavoro con tecniche diverse, dal bassorilievo alla fotografia, dalla performance al mosaico, dalla fotografia alla pittura, dal video alla scultura, ma che hanno come denominatore comune una visione ludica e ironica del mondo di matrice pop in versione mediterranea e neoromantica.
In occasione della presentazione del libro sarà esposta una selezione di opere dell’artista: Il gioco degli indiani (video, 5’, 1977), accompagnato da 18 fotografie, è un’opera realizzata per raccontare, in forma ludica e giocosa, la storia di uno dei più grandi genocidi dell’umanità: l’etnocidio americano del popolo dei “pellerossa” da parte dei “visi pallidi”. La luna, la donna, il mare (video, 5’) documenta, con le relative fotografie su tela, tre performances realizzate dall’autore tra il 1993 e il 1996 sull’iconografia della luna, della donna e del mare.
Meticcia (fotografie su tela,1996/’99) Personaggi ibridi nati da incroci e mutazioni genetiche tra miti della cultura alta del passato e miti della moderna cultura popolare, come il David di Michelangelo e Superman. Apparizioni (2007) è invece un ciclo di 5 fotografie su tela il cui set è l’Abbazia di San Vito a Polignano a Mare (Bari) dove Carone vive e lavora. Nelle foto l’antica abbazia si popola di strane presenze, apparizioni di personaggi cari all’artista, come la Pantera Rosa.
Michele Carone, è nato a Bari nel 1952. Vive e lavora nell’Abbazia di San Vito a Polignano a Mare.
Ha esposto le sue opere alla Triennale di Milano, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, al Museo Pino Pascali di Polignano. Ha insegnato Scenografia all’istituto d’arte di Parma e Mosaico all’Accademia di Belle Arti di Bari. Dal 1998 collabora con il Museo Pino Pascali di Polignano a Mare. Dal 2003 ha aperto l’Atelier Blu (http://www.mikicarone.it - atelierblu@mikicarone.it).
L’evento è realizzato nella programmazione Letture attive del MLAC, con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, volute dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore Domenico Scudero.
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Marco Mazzi - Seeing and Knowing: the naturalization of vision
a cura di Lorenzo Carlucci
Martedì 6 Ottobre alle ore 19.00 il MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza, inaugura la mostra Seeing and Knowing: the naturalization of vision di Marco Mazzi, a cura di Lorenzo Carlucci.
La mostra presenta tre film: Cycle of Judah videotapes, Tokyo Gnosis e Convalescence. Cycle of Judah videotapes è l'esito di un lungo lavoro iniziato come riscrittura per immagini del poemetto Ciclo di Giuda di Lorenzo Carlucci. Il risultato è una narrazione epurata che ci porta da una stamperia a una pista d'atterraggio, seguendo i gesti e gli sguardi di interlocutori silenziosi. Tokyo Gnosis è un documentario girato a Tokyo, in gran parte presso lo Yoyogi Park. La macchina è ferma e ritrae i frequentatori del parco, gruppi di giovani, famiglie, coppie di amanti, e altre scene cittadine. Convalescence (fotografia di Diego Cossentino) è un breve lavoro ispirato al testo Sonno nel prato di Lorenzo Carlucci. A differenza dei primi due è un lavoro con attori e sceneggiatura in cui si mostra un gruppo di giovani amici che discorre in un prato.
Il lavoro visivo di Marco Mazzi è teso a superare le barriere tra fotografia, installazione, film d'arte e film d'autore. Mazzi lavora di preferenza con soggetti casuali e inconsapevoli, filmando dal vivo, ma senza che ciò comporti un abbandono della composizione. La composizione avviene in tempo reale. È una composizione i cui elementi sono i dati del mondo, indipendenti dalla intenzionalità dell'autore. È una composizione che esplora il confine tra il vedere e il conoscere, tra la struttura (naturale) della percezione visiva e la struttura (culturale) del pensiero. L'oggetto dell'obiettivo di Mazzi non è uno “stato di cose” delimitato nel tempo e nello spazio, ma il “mondo come totalità” quale ci è dato nell'immediatezza della visione cosciente.
Nei lavori presentati in questa mostra Mazzi declina il suo originale “realismo trascendentale” nel senso di una “naturalizzazione” dello sguardo artistico. Mazzi offre immagini in cui si possano specchiare lo sguardo dell'artista e quello dello spettatore, entrambi resi capaci di attingere al mondo. La scommessa di Mazzi è di produrre l'intima tensione dell'individuo davanti al mondo come totalità dinamica e sintetica offerta (d)allo sguardo e (d)alla coscienza.
Marco Mazzi (Firenze, 1980) vive e lavora a Firenze e Tokyo. Ha esposto presso il Watari Museum of Contemporary Art di Tokyo, la Galleria Marella (Beijing) e la Galleria Daniele Ugolini (Firenze).
L’evento fa parte del ciclo espositivo del MLAC diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea” e con il sostegno della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza. Si ringrazia: Laura Bandelloni, Silvia Bandelloni, Irene Barbugli, Umberto D'Arcangelo, Pietro Gagliano', Yuki Ichihashi, Rina Iwabuchi, Michiyo Miyake, Nanae, Olya Pavlenko, Jacopo Ricciardi, Coney Shun , Kaneko You
Immagine: Michele Carone
Presentazione martedi 6 ottobre ore 17, inaugurazione ore 19
Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
piazza Aldo Moro, 5 - Roma
Lun - Ven ore 14-19
Ingresso libero