Le Classique et l'Indien. Retrospettiva. Punto di partenza per la mostra sono una serie di ritratti, commissionati anonimamente, che costituiscono un ritorno alla tradizione pittorica. E' poi la volta di opere con tematiche affrontate dall'artista per oltre vent'anni, come i testi classici di Rabelais, Dante e Cervantes. Sculture e indiane (grandi panni di tela, sospesi alla maniera degli arazzi) completano la mostra.
"Una notte incrocio un uomo su una strada di campagna. Si ferma e mi spiega che l’umanità si divide in due categorie di individui: i Classici e gli Indiani. Sono inseparabili, cammino sempre in coppia. Un Indiano non si muove mai senza il suo Classico, così come l’intuito non può fare a meno della ragione". Gérard Garouste
Da mercoledì 14 ottobre a domenica 29 novembre 2009, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta una grande retrospettiva dedicata all’opera di Gérard Garouste, Le Classique et l’Indien, tra gli artisti più significativi della scena artistica francese contemporanea.
La mostra si snoda attorno a una quarantina di tele. Punto di partenza del percorso sono una serie di ritratti, commissionati anonimamente, da persone note o vicine all’artista, che costituiscono un ritorno al classico, alla tradizione pittorica: un confronto con il realismo e con la somiglianza rispetto ai modelli. È poi la volta delle opere raffiguranti le varie tematiche affrontate dall’artista per un periodo di oltre vent’anni, quali i testi classici, da Rabelais (la Diva Bacbuc), a Dante (La Divina Commedia) e Cervantes (Dom Quijote), come anche la rappresentazione della propria vicenda personale. Sculture, dipinti a olio e indiane (grandi panni di tela, sospesi alla maniera degli arazzi) completano la mostra.
Nell’Atelier del Bosco, nei giardini di Villa Medici, la retrospettiva si chiude su alcuni lavori che rievocano Tal la Rosée, una storia ispirata al Pentateuco.
L’artista
Nato a Parigi nel 1946, Gérard Garouste vive e lavora a Marcilly-sur-Eure. Pittore e scultore, attento lettore della Bibbia, egli ha anche una passione per la mitologia, le religioni e l’iconografia religiosa, come anche per le fiabe e le leggende. Affrontando il concetto di “soggetto” nella pittura, egli indaga il mistero delle origini e della trasmissione. Spesso definito come “pittore post moderno”, Gérard Garouste si situa in realtà ai margini delle correnti e delle mode dell’arte. Strenuo sostenitore del ritorno al figurativo, egli non si fa scrupoli nel citare grandi maestri, quali il Tintoretto o il Greco. Le sue tele, spesso di dimensioni importanti, raffigurano personaggi dai corpi spezzati all’interno di composizioni enigmatiche estremamente elaborate.
Dagli anni 80, il suo lavoro è stato esposto nel mondo intero, e in particolare a Venezia (Biennale del 1984), New York (Leo Castelli Gallery, 1985), Los Angeles (Santa Monica Museum of Art, 1990), Tokyo (National Museum of Art, 1990). Le sue opere sono parte di numerose collezioni pubbliche tra cui il Centre George Pompidou di Parigi, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Ludwig Museum di Vienna, il Museo d’Arte Contemporanea di Montréal. Di recente, l’opera Ellipse (2001) è stata esposta presso la Fondation Cartier, mentre La Haggada (2001) al Museo d’Arte e Storia del Giudaismo, Les saintes ellipses (2005) al Pantheon di Parigi, Les libraires aveugles (2006) alla Fondazione Mudima di Milano e al Grand Palais, ne “La Force de l’Art” (2006). Ha inoltre realizzato opere su commissione per diversi edifici di prestigio quali il Palazzo dell’Eliseo nel 1983, la cattedrale di Edry nel 1995, la Bibliothèque Nationale de France nel 1996, la chiesa di Notre-Dame de Talant in Borgogna nel 1998 e infine il Teatro Reale di Namur, nel 1999.
In questa occasione, sarà pubblicato da Electa, in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma, un catalogo che vedrà riunite tutte le opere presenti in mostra, con un’ intervista a Gérard Garouste a cura di Robert Fleck et dei testi descrittivi delle opere a cura di Hortense Lyon.
Immagine: Simone Harari et Etienne Baulieu, 2006, 162x130 cm, collezione Baulieu
Info stampa:
Ludovica Solari Tel: +39 06 6761291 Fax: +39 06 6761243 e-mail: stampa@villamedici.it
Enrica Steffenini Ufficio stampa mostre Electa tel. 02 21563433 fax 02 21563314 elestamp@mondadori.it
Martedì 13 ottobre 2009 ore 11.30 conferenza stampa
Per la presentazione:
Della programmazione culturale 2010 del nuovo direttore dell’Accademia di Francia a Roma Villa Medici Éric de Chassey.
Della mostra di Gérard Garouste, Le Classique et l’Indien.
Interverranno l’artista e Daniel Templon, gallerista.
Vernissage martedì 13 ottobre 2009 dalle 18.30 alle 20.30
Académie de France à Rome, Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma
Orari: 11.00 – 19.00 (continuato)
Riposo: lunedì
Ingresso: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)
Metro: Spagna / Bus: 117-119 / Parking Ludovisi