Accademia di Belle Arti
Perugia
piazza San Francesco, 5
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WEB
Giuseppe Desiato
dal 20/5/2002 al 21/5/2002
075 5730631 FAX 075 5730632

Segnalato da

Aldo iori



approfondimenti

Giuseppe Desiato



 
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20/5/2002

Giuseppe Desiato

Accademia di Belle Arti, Perugia

Incontro con l'artista. Nel corso dell'incontro saranno proiettati alcuni materiali visivi sul lavoro dell'artista. Le sue prime mostre risalgono alla meta' degli anni Cinquanta e le sue opere sono caratterizzate, fin dagli esordi, dalla tendenza all'uso di differenti materiali e tecniche e la scelta di motivi iconografici desunti dall'universo popolare e dall'immaginario erotico, religioso, politico e artistico.


comunicato stampa

Incontro con l'artista Giuseppe Desiato

Il giorno 21 maggio alle ore 10,00 presso la Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia, in piazza San Francesco al Prato, avrà luogo l'incontro con l'artista napoletano GIUSEPPE DESIATO.
L'incontro organizzato dalle cattedre di Pittura 1 (prof. Sauro Cardinali), Scultura (prof. Gianfranco Ercolanoni) e di Storia dell'Arte (prof. Aldo Iori) è inserito all'interno di una serie di incontri previsti dal Collegio dei Docenti sul problema del corpo e della sua rappresentazione e presenza nell'arte antica e contemporanea e fa seguito agli incontri con l'archeologa Jessika Romano sulla ritrattistica di epoca imperiale, con la studiosa di Body Art Lea Vergine, con l'esperto di filosofia e marketing Giovanni Scibilia e con il disegnatore Claudio Villa.

Il giorno 24 maggio alle ore 15,00 avrà luogo un altro incontro con la studiosa milanese Elena Pontiggia e il 7 giugno con il prof. Marcello Fagiolo sul tema del Barocco.

Nel corso dell'incontro saranno proiettati alcuni materiali visivi sul lavoro dell'artista.

Giuseppe Desiato nasce a Napoli nel 1935 e fin da giovanissimo si dedica al disegno. Frequenta l'Istituto Statale d'Arte di Napoli, dove si diploma nel 1956, e l'Accademia di Belle Arti. Per molti anni insegna disegno dal vero presso gli Istituti d'Arte.

Le sue prime mostre risalgono alla metà degli anni Cinquanta e le sue opere sono caratterizzate, fin dai suoi esordi, dalla tendenza all'uso di differenti materiali e tecniche e la scelta di motivi iconografici desunti dall'universo popolare e dall'immaginario erotico, religioso, politico e artistico.
La ritualità del Sud italiano diviene elemento espressivo in azioni, quadri, installazioni di materiale eterogeneo, films o video dove l'innocenza e l'erotismo infantile si stemperano nell'iconografia della crocefissione o il messaggio politico diviene litania nelle processioni pseudoreligiose.
Queste opere sono vissute dall'artista senza freni inibitori, senza nessun apparente controllo razionale, quasi abbandonandosi all'istinto del momento.
Le performances non nascono da un rigoroso progetto precostituito ma si articolano al suono di una musica o alla suggestione di un gesto o di un colore; i quadri scaturiscono da un contatto fisico con il corpo della modella dove le pulsioni erotiche appaiono evidenti e non sono sublimate o trasferite in consolidate simbologie; i films registrano con un occhio non accondiscendente le esibizioni di giovani donne, travestiti, bambine al suono di banali e popolari canzonette; le installazioni (i 'monumenti inutili') vengono realizzati con scatole di cartone, latta o plastica, pezzi di manichini o bambole rotte, fiori e frutta finta da bancarella o altarino popolare, luci natalizie intermittenti, ritagli di fotografie da riviste di moda: il tutto all'insegna della precarietà e della provocazione intellettuale e politica continua.

Radici e affinità possono essere ritrovate con l'universo antropologico descritto da De Martino e, nell'arte contemporanea, con alcune modalità dada o informali o i movimenti contemporanei del Nouveau Realisme (Yves Klein), con l'opera di Piero Manzoni, con il gruppo internazionale Fluxus e il Wiener Actionismus.
E' in particolare con questi due movimenti che negli anni Sessanta e Settanta sono attivi i contatti: con Charlotte Moorman e Nam June Paik o con Herman Nitsch e Gunter Brus oltre che con moltissimi altri artisti internazionali. Antesignano della Body Art e dell'arte performativa italiana la sua opera appare nei maggiori studi specifici (Lea Vergine, Enrico Crispolti) e nelle principali rassegne antologiche.

Dalla metà degli anni Ottanta la sua opera è maggiormente caratterizzata da un uso della pittura dove permangono evidenti richiami alle tematiche e alle iconografie già affrontate. Vive e lavora a Napoli.

Accademia Belle Arti P. Vannucci
via San Francesco al Prato
Perugia

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