Con un'accurata scelta di opere, la mostra disegna un percorso che mette a fuoco gli aspetti fondamentali dello stile dell'artista. Attraverso un confronto fra lavori anche molto lontani nel tempo, emerge la continuita' di questo personale progetto di pittura, ma anche la sua evoluzione in una direzione di lirica sensibilita' cromatica e spaziale.
a cura di Francesco Poli
Sandro De Alexandris (Torino 1939) è tra gli esponenti più rigorosi e sensibili della cosiddetta Nuova Pittura, che a partire dagli anni’60 , opponendosi all’informale, elabora una ricerca caratterizzata da valenze analitiche e minimali.
L’artista ha rivolto la sua attenzione a quei procedimenti del linguaggio pittorico che evidenziano l’autoriflessività propria dell’astrazione radicale. Pittura che interroga la pittura, sconfinamenti e lettura del fenomeno visivo, riflessione sulla dimensione mentale dell’immagine, sui mezzi e i materiali attraverso cui si sviluppa, sul suo formarsi. Pittura che privilegia la visione interiore, la tensione poetica, le seduzioni del colore e della luce.
Con una accurata scelta di opere comprese fra il 1964 e il 2009, la mostra disegna un percorso che mette a fuoco gli aspetti fondamentali della sua originale avventura artistica, senza rigidità cronologiche o intenzioni storicizzanti. Attraverso un confronto e un dialogo fra lavori anche molto lontani nel tempo, emerge con chiarezza la coerenza e la continuità di questo personale progetto di pittura, ma anche la sua evoluzione in una direzione di sempre più lirica sensibilità cromatica e spaziale, sulla soglia incantata del vuoto.
Tra le bianche opere degli anni’60/’70, che hanno una più marcata struttura geometrica razionale, possiamo ricordare per esempio il rilievo in ferro “TS/3” (1966); “Ripartizione orizzontale a intervalli di tempo uguali” (1967-73) ; e i tesissimi cartoni Schoeller con fini linee verticali incise con il bisturi.
I lavori più recenti sono tele di grandi e medie dimensioni, dominte da eteree tonalità azzurreo rosa, che fanno parte di cicli intitolati evocativamente “ Stanza” , “Dell’aurora” , “Piccolo esilio” o “Il velo dell’aria”.
Inaugurazione giovedì 15 ottobre 2009, ore 18
Galleria Giampietro Biasutti - Arte Moderna e Contemporanea
via della Rocca 6/B, Torino
Orario: dal martedì al sabato, ore 10,30-12,30 e 15,30-19,30
Ingresso libero