La mostra offre, attraverso 12 opere, una panoramica della serie 'Acaso' dove si esplorano l'identita' individuale e il concetto di appartenenza in rapporto a vari luoghi riportati alla memoria. Vallhonrat esegue una ricerca sull'opera d'arte come oggetto emozionale, partendo da un'arte impegnata nello stimolo della consapevolezza. Nell'ambito di Made in Mad.
Questa mostra presenta l’opera di uno dei fotografi più rilevanti del panorama fotografico spagnolo, Javier Vallhonrat offre attraverso 12 opere una panoramica della serie Acaso, realizzata tra il 2001 é il 2003. In questa serie si esplorano l’identità individuale e il concetto di appartenenza in rapporto a vari luoghi riportati alla memoria anche dalla comparsa stessa, in un certo senso spettrale, di tali spazi.
L’importanza artistica di Vallhonrat (Madrid, 1953) si deve non solo al suo incessante lavoro fotografico, ma anche al suo lavoro nella realizzazione di video. Nel 1995 riceve il Premio Nazionale di Fotografia, riconoscimento ufficiale carriera innovatrice. La sua opera è profondamente riflessiva e coniuga magistralmente la sperimentazione, la ricerca del formato e una forte sensibilità creativa. Attraverso serie successive, Vallhonrat esegue una ricerca sull’opera d’arte come oggetto emozionale, partendo da un’arte impegnata nello stimolo della consapevolezza.
La selezione che presentiamo presso la Galleria Carla Sozzani è stata presentata nell’ambito di PHotoEspaña 08 nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2008 a Madrid.
Nato a Madrid nel 1953, Javier Vallhonrat comincia a lavorare come fotografo nei primi anni ’80, collaborando con diverse testate giornalistiche di moda e producendo servizi fotografici che influenzeranno un’intera generazione.
Negli anni ’90 Vallhonrat lascia il mondo della moda per intraprendere altri percorsi fotografici e per dirigere alcuni spot pubblicitari, iniziando a concentrarsi sul concetto di spazio e sulla sua rappresentazione.
Acaso documenta un progetto di quattro anni sviluppato in questa direzione e chi è abituato ai lavori fatti da Vallhonrat per Vogue può rimanere stranito davanti alla forza concettuale che viene espressa in questa serie.
Il fotografo cerca infatti di dimostrare come l’uomo tenti di trasformare lo spazio in una casa, provando a dare in questo modo un senso a una terra altrimenti sterile di significati e a creare uno spazio per sé.
Le immagini di Acaso sono come metafore che invitano chi guarda a considerare i diversi significati dell’idea di “luogo” : spazio per la memoria e l’esperienza dove convergono l’identità individuale e il senso di appartenenza di ognuno.
La serie non può essere inclusa in nessuna categoria fotografica specifica: tutte le fotografie sembrano misteriosi esperimenti che portano lo spettatore a provare un forte senso di alienazione. Nonostante mostrino movimento, il tempo sembra rimanere immobile.
Ogni foto può essere vista separatamente dalle altre e forma un’entità a sé stante all’interno della serie, tuttavia è presente un legame che le unisce e che prescinde dalle loro caratteristiche formali.
Vallhonrat si avvale di una raffinata tecnica fotografica che collega le immagini da una parte al cinema, per il formato che ricorda quello dei “film stills”, dei fotogrammi cinematografici, e dall’altra alla pittura, per l’accurata composizione, per il gioco di luci e ombre e per i movimenti sospesi, bloccati nella fotografia.
Inaugurazione, 17 di ottobre 2009 alle 17
Incontro con l’artista, 20 di ottobre alle 18
Galleria Carla Sozzani
Corso Como, 10 Milano
Orario: Lunedì dalle 15:30 alle 19:30
Martedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 19:30
Mercoledì e giovedì dalle 10:30 alle 21:00
Entrata gratuita