E la luce fu. L'aggressione dei colori, la parcellizzazione delle immagini, la tecnica quasi fotografica del suo pennello ad olio su tela, il richiamo forte all'attualita' industriale ed urbanistica, ma anche la sua ironia sull'edonismo femminile rappresentano alcuni degli aspetti della provocazione iper realistica del pittore croato.
Il Museo Crocetti ospita, dal 17 ottobre al 9 novembre, la mostra dell’artista croato Stanko Ivanković “e la luce fu”, a cura di Marco Ancora e Barbara Martusciello.
Prima personale in Italia dell’artista Croato che riuscì a dividere, con la sua espressione pittorica di rottura, i critici in favorevoli e contrari nella sua prima personale a Dubrovnik, nel 1987. Il suo rifiuto ad allinearsi con l’arte decorativa preferendo un’espressione artistica che si espletava in una caratteristica e singolare critica sociale, che prendeva le mosse. Le motivazioni di questa sua provocazione prendevano le mosse prima dall’arte del fumetto, per poi bagnarsi nella pop art, per attraversare successivamente il surrealismo e, infine, approdare all’ iper-realismo.
A soli ventotto anni, Stanko Ivankovic, si ritaglia un ruolo specifico nel surrealismo slavo. Nemmeno la guerra di liberazione, nella quale combatté per tre anni e mezzo fino alla vittoria, riuscì ad interrompere il suo itinerario artistico, che continuò ad esprimere in opere realizzate durante le brevi licenze dal fronte.
La guerra e le sue atrocità incidono e contribuiscono a far maturare ed evolvere la sua arte dalla “insoddisfazione” giovanile ad un più maturo impegno sociale.
L’aggressione dei colori, la parcellizzazione delle immagini, la straordinaria tecnica quasi fotografica del suo pennello ad olio su tela, il richiamo forte all’attualità industriale ed urbanistica, ma anche la sua ironia sull’edonismo femminile rappresentano sicuramente solo alcuni degli aspetti della sua provocazione iper realistica.
Il connotato artistico di Stanko Ivankovic rappresenta una delle più autentiche espressioni dell’arte figurativa contemporanea croata apprezzabile soprattutto nel suo ciclo artistico “e la luce fu” in cui estrinseca, sia pur polemicamente, il suo immenso amore per Dubrovnik.
Immagine: La ricerca notturna, 2005, olio su tela cm 70x100
Ufficio stampa Marte Comunicazione
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Inaugurazione sabato 17 ottobre 2009, ore 18.30
Sarà presente l’ambasciatore della Repubblica Croata Tomislav Vidosevic
Museo Fondazione Venanzo Crocetti
via Cassia, 492 - 00189 Roma
Orari d'apertura: da giovedì a lunedì dalle 11 alle 18
chiuso martedì e mercoledì
ingresso libero