Presentazione del libro a cura di Massimo Recalcati
Presentazione del libro 'Melanconia e creazione in Vincent Van Gogh'. Interviene alla serata, introdotta dalla giornalista Chantal Nava, Angela Vettese, direttore della Fondazione. Il volume offre una lettura dell'opera di Van Gogh attraverso le chiavi della psicoanalisi. La tesi e' che Van Gogh abbia sofferto di melanconia, intesa come una forma psicotica di depressione. Il dato biografico da cui l'autore parte e' la morte del fratello omonimo, avvenuta un anno prima della nascita dell'artista. Van Gogh fu dunque un bambino destinato a sostituire il bambino ideale e mai nato, che aveva avuto il suo stesso nome. La sua vita fu segnata dal disagio di sentirsi di troppo, senza diritti, sradicato sin dall'inizio. Il libro ripercorre i suoi sforzi di per trovare se stesso, e le maschere del Cristo e del Giapponese servono a Van Gogh per darsi un'identita' di cui si sente privo. In particolare, il suo diventare un pittore fu uno sforzo estremo di attingere attraverso la luce e il colore, direttamente all'assoluto. Il libro mostra pero' come questo sforzo disperato abbia contribuito anche all'ultima e drammatica scompensazione psicotica dell'artista.