In mostra le ultime opere del ciclo 'La Trasfigurazione' che rivelano il passaggio da una visione biblico-religiosa ad una visione umanistica-secolare. Punto chiave nell'opera dell'artista e' infatti la relazione tra l'individuo e i dogmi della Chiesa.
Lo stile di Rogier Willems (Dordrecht,1969) è caratterizzato dalla
tradizione dei ritratti, pur non oltrepassando e precipitando nella retorica
narrativa. Le opere sono di matrice realistica, spinte all'assurdo.
In questa occasione, la Galleria Movimento Arte, espone l'ultime opere di
questo ciclo dell’autore: “La Trasfigurazione”. Lo stile pittorico del
trittico, come alcuni nudi recenti, insieme alla struttura dell'opera,
ricorda la luce drammatica e sobria delle opere del Caravaggio.
Nel processo creativo Willems s'ispira ad importanti maestri fra i quali
Francis Bacon, Lucien Freud, Diego Vélazquez e Balthus. Ammira i grandi
pittori italiani ed olandesi come Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della
Francesca e Dirk Bouts.
Le sue pitture rivelano il passaggio dalla visione biblico-religiosa alla
visione umanistica-secolare. Punto chiave nella sua opera è la relazione tra
i dilemmi dell'individuo e i dogmi della Chiesa.
La Bibbia è fonte immensa d'ispirazione per l'artista, un fascino che
condivide pienamente con i suoi predecessori. In questa serie di dipinti,
ridefinisce in maniera unica e contemporanea i racconti della Sacra
Scrittura ed il modo in cui sono stati proposti dai grandi Maestri
precedenti.
Inaugurazione: giovedì 22 ottobre alle ore 18.30
Movimento Arte Contemporanea
Corso Magenta, 96 - 20123 Milano
Orari: Lun-Ven 14 -19
ingresso libero