Le voci dentro. Personale di pittura. Pochi tratti veloci vanno a costruire espressioni primordiali, essenziali, prive dei dettagli che l'era del digitale invita in apparenza a dissezionare.
Anti-eroi nella società delle pose esasperate progettano uno sciopero. E' uno sciopero dell'immagine. Pochi tratti veloci vanno a costruire espressioni primordiali, essenziali, prive dei dettagli che l'era del digitale invita (all'apparenza) a dissezionare. Queste espressioni però sono capaci di mille sfumature: stridono se paragonate a quelle emanate dai profili mediali che animano schermi ultrapiatti, le più in voga di questi tempi.
La pittura di Giorgio Bellincampi richiama la tradizione artistica dell'impegno, opera una denuncia del disagio sociale che si annida nelle odierne condizioni politico-economiche e culturali e che troppe volte è occultato dietro le forme rassicuranti di un estetismo esasperato.
Ne deriva che le suggestioni dei volti usciti dai pennelli di questo artista perugino non sono gradevoli, non rilassano, né si candidano a testimonial che invitino all'acquisto di finanziamenti emotivi. Perché in questi volti il sorriso è il Grande Assente. Forse a causa di un mondo che non glielo ha mai concesso, o forse, più probabilmente, per via della natura stessa di quella arma a doppio taglio che è un sorriso.
Inaugurazione 22 ottobre ore 18.30
Re Bacco
via Pomezia, 12 - Roma
Ingresso libero