Galleria L'Occhio
Roma
vicolo San Celso 8
WEB
Pino Biggi
dal 29/5/2002 al 25/6/2002
06 68801585
WEB
Segnalato da

Paola Nobile




 
calendario eventi  :: 




29/5/2002

Pino Biggi

Galleria L'Occhio, Roma

Cinquanta opere in mostra a cura di Maurizio Vanni. L'immagine e la parola: queste le due grandi passioni di Biggi. Ha dipinto per piu' di quarant'anni senza mai curarsi di esporre i suoi quadri. Nel frattempo ha pubblicato poesie e novelle. Introdotto negli ambienti artistici e letterari degli anni '50, ha collaborato al "Mondo" di Pannunzio. Gli elementi costitutivi dei suoi quadri sono il colore, la musica, l'architettura, la prospettiva con un edonismo acceso prodotto da interazioni cromatiche.


comunicato stampa

PINO BIGGI
Cinquanta opere in mostra a cura di Maurizio Vanni
Catalogo Mazzotta

Ha dipinto per più di quarant'anni senza mai curarsi di esporre i suoi quadri. Nel frattempo ha pubblicato poesie e novelle. Introdotto negli ambienti artistici e letterari degli anni '50, ha collaborato al "Mondo" di Pannunzio.

In quell'epoca strinse una forte amicizia con Saba, che lo volle al suo fianco anche quando ricevette la laurea ad Honorem e lo spronò sempre a scrivere "uno dei pochi giovani che abbiano il diritto e quindi anche il dovere di scrivere", come si legge in una delle numerose lettere che Saba scrisse a Biggi.

L'immagine e la parola: queste le due grandi passioni di Biggi. La sua produzione è copiosa e dal 30 maggio sarà possibile ammirare cinquanta delle sue opere nella mostra curata da Maurizio Vanni che si inaugurerà alle ore 19 a Roma alla Galleria L'occhio...in Arte (vicolo san Celso, 8). L'esposizione che resterà aperta fino al 25 giugno è un'occasione straordinaria per il pubblico di incontrare un'opera compiuta e tuttavia inedita.
Le opere saranno poi ospitate a dicembre nella Galleria Tornabuoni di Firenze (via Tornabuoni, 74/r) e all'inizio del prossimo anno nella Galleria Tornabuoni di Pietrasanta.

Pino Biggi è stato definito dal critico Tommaso Trini un "post-antico" e "un apolide dell'immaginario": colto conoscitore della pittura moderna e contemporanea Biggi se ne affranca liberandosi dagli schemi più logori e riallacciandosi, solo idealmente, alla pittura quattrocentesca. Gli elementi costitutivi dei suoi quadri sono il colore, la musica, l'architettura, la prospettiva con un edonismo acceso prodotto da interazioni cromatiche.
Esplorando il corpus del suo lavoro, nel quale si riconosce sempre una tensione al perfezionamento anche tecnico delle idee e dello stile, si possono individuare cinque temi iconografici ripresi più volte nel tempo:

Le Figure Femminili, allungate, filiformi, classiche e allo stesso tempo modernissime, in seguito spesso riprodotte nelle sue sculturine in bronzo, quasi astratte.

Le Stanze spesso forate da finestre celesti anche sul soffitto e sul pavimento, non solo alle pareti. Stanze cosmiche dove si manifesta tra chiaroscuri, interni ed esterni la passione di Biggi per il gotico fiammeggiante.

I Corpi Velati, i colori e le pieghe dei panneggi che velano i corpi femminili diventano il soggetto principale di opere sensuali fino all' erotismo.

I Panneggi, i nudi velati evolvono in corpi più misteriosi, in panneggi sacrali. Altri si sublimano in strutture curvilinee, prospettive dinamiche allusive di tessuti, organze morbidissime, usate quali tastiere cromatiche.

Le Criptoforme, una serie di quadri nella quale la figurazione raggiunge l'apice dell'astrazione. Alcuni paiono corpi "vetrati" istoriati da un'ogiva gotica, altri citano brani iconografici di "maestà" primitive o di antiche "madonne". Il pittore ne focalizza il ventre materno o un ginocchio e del panneggio al ginocchio mette a fuoco le pieghe.

Come sostiene Maurizio Vanni, curatore della mostra, la produzione di Biggi è "Una forma d'arte inaspettata e difficilmente definibile, che confina con l'enigma dell'esistenza e che illumina, destabilizza, scompone, ricostruisce o estende l'oggetto innalzandone lo spirito nella ragione del mistero. La cosa certa è che Biggi riesce a creare il dubbio di tutto, come nella assoluta certezza dell'esistenza di una natura cosmica che coinvolge anche l'uomo, insieme con i differenti universi che, con il tempo, potrebbero convergere in un unico grande globo. Lavori che rappresentano quell'insolubile enigma di un rinnovamento che cresce, come le spighe di grano in un campo ben arato, tra materia e spirito, tra il pre e il post, che non è altro che il tutto, lasciando sempre gli osservatori in attesa di un qualcosa o di un qualcuno".

L'esposizione è documentata da un catalogo a colori (pagg 72) edito da Mazzotta, con testi critici di Tommaso Trini e Maurizio Vanni e con alcune novelle dell'artista.
Per ulteriori informazioni e per un'anteprima delle opere esposte, vedere il sito

Galleria L'occhio.in Arte
vicolo San Celso 8-Roma
Dal 30 maggio al 25 giugno
Orari: lunedì ore 17 - 19.30; da martedì a sabato ore 10 - 13 / 17 - 19.30
Ufficio stampa: Delos- Paola Nobile 028052151

IN ARCHIVIO [1]
Pino Biggi
dal 29/5/2002 al 25/6/2002

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede