Enzo Cucchi
Sandro Chia
Francesco Clemente
Nicola De Maria
Mimmo Paladino
Achille Bonito Oliva
poeta dell'interiorita'. La piu' vasta antologica mai organizzata sull'artista. Oltre novanta dipinti, datati tra il 1978 e il 2001, ripercorrono la sua attivita': dalle prime tele con inserti in ceramica, alle opere storiche della transavanguardia, fino ai lavori degli ultimi anni tra i quali si segnalano i Rotoli del deserto, esposti finora solo a Tel Aviv nel 2001, e una serie di opere inedite di grande formato su sopporto di tessuto.
Enzo Cucchi, poeta dell'interioritÃ
Dal 31 maggio Roma ospita un'antologica sul grande protagonista della transavanguardia
"La transavanguardia ha
risposto in termini
contestuali alla catastrofe
generalizzata della storia
e della cultura, aprendosi
verso una posizione di
superamento del puro
materialismo di tecniche
e nuovi materiali e
approdando al recupero
dell'inattualità della
pittura, intesa come
capacità di restituire al
processo creativo il
carattere di un intenso erotismo, lo spessore di un'immagine che
non si priva del piacere della rappresentazione e della
narrazione."
Chi scrive così è Achille Bonito Oliva, primo convinto difensore
di un gruppo riunitosi nel 1979 per esporre le proprie opere alla
galleria Mazzoli di Modena, poi nelle gallerie di Roma e di New
York tra il 1981 e il 1985. Si tratta di cinque di artisti italiani
emergenti: Enzo Cucchi, Sandro Chia, Francesco Clemente, Nicola
De Maria e Mimmo Paladino. Ed è sempre Bonito Oliva a coniare il
termine "transavanguardia" per un'arte che in effetti ripropone
"l'inattualità " del mezzo pittorico e scultoreo bandito dallo
sperimentalismo sfrenato degli anni settanta.
A Enzo Cucchi Roma dedica dal
31 maggio 2002 la più vasta
antologica mai organizzata
sull'artista di Ancona, che ha
scelto Roma come città di
adozione.
Oltre novanta dipinti, datati tra
il 1978 e il 2001, ripercorrono
l'attività dell'artista: dalle prime
tele con inserti in ceramica, alle
opere storiche della
transavanguardia, fino ai lavori
degli ultimi anni tra i quali si
segnalano i Rotoli del deserto,
esposti finora solo a Tel Aviv nel
2001, e una serie di opere
inedite di grande formato su
sopporto di tessuto.
"Enzo Cucchi" 31 maggio - 29 settembre 2002.
Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea, Castello Colonna
Genazzano (Roma)