L'ambigiuta' della materia. ''Il paesaggio-materia dell'artista e' ricco, denso, opulento, deciso ad esibire la propria fisicita'.'' (Robertomaria Siena).
Robertomaria SIENA, critico d’arte, scrive di lui in catalogo:
… Il paesaggio di Manciocchi è del tutto consustanziale con la materia; una materia certo non timida e non desiderosa di nascondersi. Il paesaggio-materia dell’artista è ricco, denso, opulento, deciso ad esibire la propria fisicità; una scelta di questo genere colloca immediatamente Manciocchi in rotta di collisione con il “concettualismo diffuso” che caratterizza gran parte delle neoavanguardie. D’altra parte, la scelta della pittura la dice lunga sulla poetica del nostro; ne consegue il rifiuto di quel “dimagrimento dell’arte” che le Neoavanguardie perseguono e che Manciocchi rifiuta con sdegno. Non solo, infatti, sceglie la pittura, ma, come dicevamo, esalta la pittura quando questa non nasconde se stessa, ma esibisce spudoratamente il proprio corpo…..
Venanzio Manciocchi è nato a a Sermoneta (LT) nel 1947, La sua attività pittorica inizia verso la fine degli anni '60 partecipando a numerose rassegne e mostre collettive. Le sue opere figurano in numerose collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Olanda, Norvegia, Inghilterra.
Hanno scritto di lui tra gli altri: Giorgio Agnisola, Barbara Martuscello, Franco Miele, Caterina Nobiloni, Azzurra Piattella, Antonella Soldaini.
Inaugurazione Martedì 3 novembre 2009, alle ore 18
Galleria Incontro d'Arte
via del Vantaggio, 17A - Roma
Orario: 10.30/13.00 – 16.30/19.30 lunedì e martedì mattina chiuso
Ingresso libero