CRAA - Centro Ricerca Arte Attuale - Villa Giulia
Verbania
corso Zanitello, 8
0323 503249
WEB
Urs Luthi
dal 30/10/2009 al 19/12/2009
merc-ven 14 -19,30, sab e dom 11-19,30

Segnalato da

Giuseppe Galimi



approfondimenti

Urs Luthi



 
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30/10/2009

Urs Luthi

CRAA - Centro Ricerca Arte Attuale - Villa Giulia, Verbania

La mostra presenta la serie 'Trademarks' realizzata nel 2006, in cui l'artista ha ripercorso la sua intera produzione in un'edizione di 143 lavori, racchiusi in una cassetta di legno preziosa. Completano il percorso 10 sculture in bronzo della serie 'Spazio umano' e una grande fotografia dal titolo 'Water', in cui l'acqua diventa un'icona delle moltepici possibilita' dell'esistenza.


comunicato stampa

Villa Giulia CRAA - Centro Ricerca Arte Attuale presenta a Verbania una mostra personale dedicata a Urs Lüthi. La mostra, una sorta di retrospettiva sui generis voluta dall’artista, è stata realizzata grazie a importanti collaborazioni con il Kunstmuseum di Lucerna, con la Galleria Lelong di Zurigo e con Kunst Meran di Merano.

Artista fondamentale per l’arte concettuale europea, Urs Lüthi ha iniziato la sua attività artistica nel 1966 a 19 anni e fin dal 1970 sperimenta diverse tecniche artistiche tra cui la fotografia. Dal punto di vista iconografico egli riprende il tema dell’autoritratto con una forte accentuazione del chiaroscuro, come nella tradizione pittorica barocca insistendo su un’ambivalenza sessuale molto accentuata. I’ll be your mirror, opera del 1972, è non solo un precoce punto d’arrivo dell’indeterminazione sessuale dell’artista, ma una dichiarazione esplicita di coinvolgimento del pubblico.

L’arte di Lüthi è sempre sottilmente provocatoria e mette insieme una spiccata ironia con una ricerca formale assoluta ed estremamente controllata. Lüthi ha saputo elevare la propria autobiografia, il proprio Io e il proprio corpo, nelle sue varie fisiologiche trasformazioni, a un’unica e coerente opera d’arte. Indipendentemente dalle varie tecniche usate (fotografia, pittura, scultura, performance, multipli ed edizioni) egli ha tenuto una linea coerente nel suo lavoro in cui il suo viaggio esistenziale è diventato anche un’esperienza estetica. Spesso le sue opere sono raggruppate in dittici o trittici proprio perché la sua esigenza è stata quella di dare una forma intelleggibile e relazionabile con la storia dell’arte del presente e del passato.

Il suo è un lavoro in cui le relazioni si aprono a continue variazioni e combinazioni. Eros e Thanatos, essere e non essere, principio di piacere e principio di realtà, maschile e femminile, tutte le coppie di opposti in Lüthi non si chiudono mai. Una mise en abîme ripete tutto, riproduce l’opposizione che non conosce alcuna forma di scioglimento, alcuna sintesi felice, neppure parziale o temporanea.

Con Lüthi sarebbe troppo facile, certamente sbagliato, identificare l’arte con la vita. Esse sono parallele ma non sovrapponibili. Ha infatti dichiarato: « L’arte è qualsiasi cosa, qualsiasi cosa è arte, l’arte è vita, la vita è arte. Questa sarebbe la logica più fatale ed è questo il modo in cui Beuys è stato frainteso. Quando riteneva che ogni persona avesse un potenziale artistico, non voleva dire che avesse minimamente un valore artistico. Lo stesso Beuys era uno scultore in senso classico. Se si prende se stessi e la propria vita come punto di partenza per la propria opera, questo non significa in nessun modo che arte e vita siano identiche. Alla fine sono due mondi completamente diversi».1

A Verbania verrà presentata l’intera serie di lavori dal titolo Trademarks realizzata nel 2006, in cui l’artista ha ripercorso la sua intera produzione in un’edizione di 143 lavori, una sorta di summa di quanto ha prodotto fino a oggi. Lüthi ha rivisitato tutti i suoi lavori e li ha raccolti in una cassetta di legno preziosa come la Scatola verde di Marcel Duchamp. Trademarks è una completa retrospettiva dell’artista voluta e realizzata secondo le sue idee e la sua concezione poetica.

Completano il percorso espositivo 10 sculture in bronzo della serie Spazio umano, in cui l’artista relaziona il proprio corpo atteggiato in movimenti di ginnastica salutista con alcune architetture elementari. Ancora una volta il corpo umano (il suo) viene collegato alle strutture create dalla cultura per lo spazio e per l´abitare. Lüthi pratica un umanesimo molto personale ma certamente pensato per collegarsi, con ironia e intelligenza, alla grande tradizione classica.

Chiude la rassegna una grande fotografia dal titolo Water, che fa parte del ciclo The remains of clarity (Ciò che rimane della chiarezza), in cui ancora una volta l’acqua, come simbolo di vita, di movimento e di trasparenza, diventa un’icona delle moltepici possibilitá delle forme dell’esistenza.

1- Conversazione con Urs Lüthi pubblicata in du,, n.717, Zurigo, giugno 2001, p.97

Ufficio stampa:Giuseppe Galimi
Tai – Turin Art International. Torino
tel. +39 011 7640258
e-mail: info@taiagency.it

Informazioni, prenotazioni e gruppi: tel. 0323 557691 / 329 9755545

Immagine: Urs Lüthi, Art is the better life, 2008, Courtesy Galerie Lelong, Zurich/Paris

Inaugurazione Sabato 31 ottobre 2009 ore 11

CRAA – Centro Ricerca Arte Attuale, Villa Giulia
Corso Zanitello 8, Verbania (Pallanza)
Orari: da mercoledì a venerdì ore 14 - 19,30
sabato e domenica ore 11 - 19,30
Ingresso: intero 5 euro
ridotto 3 euro (dai 6 ai 14 anni, maggiori di 65 anni e gruppi oltre 10 persone)
gratuito Abbonamento Musei Torino Piemonte e residenti nel Comune di Verbania

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