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30/10/2009

Ad librandum

Diverse Sedi, Vicenza

Cinquantaquattro artisti interpretano lettere in liberta'. Una mostra del progetto "Sistemi di contemporaneo" dedicata al libro in varie forme suddivisa idealmente in tre sezioni: dipinti che hanno come oggetto i libri, libri d'artista, libri d'arte e poesia visiva.


comunicato stampa

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza al termine del mese dedicato ai libri e alla lettura organizza ad librandum, una mostra parte del progetto “Sistemi di contemporaneo” dedicata al libro in varie forme: ai libri dipinti in opere di giovani artisti italiani; ai libri-oggetto o d’artista in cui le forme sono divenute tridimensionali o hanno subito interventi artistici; ai libri d’arte, unicum di composizione tipografica e impaginazione d’immagine.

Cinquantaquattro artisti interpretano lettere in libertà, pagine disegnate, omini scritti che si arrampicano su volumi rossi, copertine dipinte e dipinti che rappresentano libri, enciclopedie picte, testi inresinati o messi in scatola, incerottati o che volano via, dirottati sulle nuvole ad librandum, sul punto di librarsi in aria per una mostra esposta in contemporanea e in connessione in quattro luoghi: casa Cogollo detta del Palladio, A2 – AndreA Arte ContemporaneA, Valmore studio d’arte, libreria Librarsi, l’Officina arte contemporanea, secondo un progetto di coordinamento delle attività che l’Assessorato alla Cultura si auspica avvenga a intervalli con vari interlocutori della città.

La mostra è suddivisa idealmente in tre sezioni, ognuna delle quali presenta una diversa tipologia di opere. La prima espone dipinti che hanno come oggetto i libri: quelli con motivi cattivelli di Ana Bagayan, quelli storici ma dannati riprodotti da Gian Marco Montesano e quelli attraversati da formiche di Andrea Buglisi, l’apocrifa ma virtuosa riproduzione di un’opera di Ed Ruscha di Pietro Capogrosso, la biblioteca monumentale di Andrea Chiesi, i lettori in central park di Aldo Damioli, l’iperrealismo di Paolo De Biasi e della Banca senza titoli di Andrea Di Marco, i personaggini settecenteschi di Vanni Cuoghi che vanno portando volumi ad librandum verso nuvole rosa, l’omaggio a De Chirico di Mark Kostabi, cappuccetto e il lupo di Francesca Marzorati, le enciclopediae pictae di Beatrice Pasquali con anatomie, studi di animali e forme geometriche, i libri di un futuristico color arcobaleno di Salvo e i volumi ordinati di Tino Stefanoni, le lettere in libertà di Elisabetta Vignato assieme ad opere di Arcangelo e Marco Neri, a foto di Maria Lucrezia Schiavarelli, al manifesto di Marotta&Russo.

La seconda sezione presenta i "libri d’artista", volumi che perdono la loro funzione e forma originale trasformandosi in oggetti d'arte tridimensionali: Emilio Isgrò cancella parole e dissemina finte formiche, Umberto Chiodi "mette in scatola" poesie di William Blacke, Michele Giangrande incerotta un volume misterioso, Luca Coser ordina sotto resina libri inventati assieme a opere di Thomas Ruff, Mirko Baricchi, Elisa Rossi, Salvatore Scafiti, Willy Verginer, Simone Pellegrini, Marco Fantini e Rodolfo Vitone, Albano Morandi, Fathi Hassan, Anna Boschi, Malipiero ed Eugenio Miccini, al volume con una “sfumatura d’intensa dolcezza” di Bruno Lucca e all’Antologia velleitaria composta a penna su tovagliolini di carta da Daniele Monarca, che si avvicendano alle installazioni di Marco Prestia e di Vincenzo Rusciano, alle Casette memorande di Mirco Marchelli, al libro-scopa di Adriano Persiani, ai quaderni volanti e ai libri imbullonati di Enrico Minato.

La terza riguarda i "libri d'arte" con la preziosa sezione della poesia visiva di Lamberto Pignotti e Roberto Sanesi, alcuni dei primi libri editati da Bruno Munari, un raro esemplare di Lia Drei e altri di Thoms Ruff, Francesco Bocchini, Elisabetta Gut, Eros Bonamini, Paolo Grassino, Enrico Mitrovich, Giovanni Turria, Giuseppe Iannello.

Nei libri insomma “la veste tipografica sarà assolutamente originale: nulla di visto o già previsto. Una scelta di carte e di inchiostri paragonabili soltanto ai colori cangianti degli aeroplani tra l’aurora e il tramonto”, come scrisse Filippo Tommaso Marinetti nella presentazione dell’incompiuto Almanacco dell’Italia Veloce (1930), tra i cui redattori c’era anche Bruno Munari, nume tutelare che aleggia anche su questa mostra di libri fantasiosi.

In occasione della mostra sarà editato il quinto catalogo della collana Display con testi di Stefania Portinari, Alberto Zanchetta e Valmore Zordan.

Inaugurazione: sabato 31 ottobre 2009 17-18.30, alle 19 cocktail in A2

Casa Cogollo detta del Palladio
corso Palladio, 165 - Vicenza
orario: mar-dom 10.30-13 e 15-19, chiuso il lunedì
Assessorato alla Cultura | uffmostre@comune.vicenza.it | tel 0444 222114-321354

A2 – AndreA Arte ContemporaneA
via dell’Edilizia, 56 - Vicenza
Orari: su appuntamento
AndreA Arte ContemporaneA | info@andrea-arte.com | tel 0444 541070

Valmore studio d’arte
contra’ Porta Santa Croce, 14 - Vicenza (vetrine)
arte@valmore.it | tel 0444 322557

libreria Galla - Librarsi
contra’ delle Morette, 4 - Vicenza (vetrine)
libreria Librarsi | librarsi.vicenza@libero.it | tel 0444 225280

l’Officina arte contemporanea
contra’ Carpagnon, 17 - Vicenza
Orari: su appuntamento
l-officina@libero.it | tel 338 8071817

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