Una mostra che e' il risultato di uno sguardo sulla storia che si struttura sul concetto di 'continuita'-catastrofe'. Questo sguardo si prolunga per comprendere gli eventi che hanno caratterizzato questa epocale fine del secolo nella prospettiva della genesi delle costruzioni imperiali, come volonta' di potenza, e della loro rovinosa caduta.
ALESSANDRO CRAVERA si presenta a Bologna per la prima volta con una mostra
che è il
risultato di uno sguardo sulla storia che si struttura sul concetto di
''continuità -catastrofe''.
Questo sguardo si prolunga per comprendere gli eventi che hanno
caratterizzato questa epocale
fine del secolo nella prospettiva della genesi delle costruzioni imperiali,
come volontà di potenza,
e della loro rovinosa caduta.
Quattordici disegni, eseguiti con la perizia di un anacronistico amanuense
e con l'irrequietezza
di uno spirito di fine secolo, raccontano questo percorso storico che si
sviluppa lungo un arco di
duemila anni.
Una galleria di effigi di imperatori, tiranni e profeti (da Tiberio a
Valentino I a Elstin) tratteggiate
con la freddezza statico monumentale di un disegno polemicamente
accademico e costruite tramite
una sommatoria di frammenti tale da farle assurgere ad immagini di un
rituale semantico-simbolico,
crea le tappe essenziali di questo discorso.
Accompagnano i disegni frammenti del poemetto di Gaetano delli Santi
''Dell'imperial corruzione'',
presentato nel catalogo della mostra insieme agli scritti di Nevio Gambula,
Elisabetta Longari, Emanuele Montagna, Ezio Rovida e Mario Porro.
Alessandro Cravera è nato a Genova. Vive e lavora a Milano.
Ha conseguito la maturità artistica nel 1966/67.
Si è laureato alla Facoltà di Architettura a Milano nel 1971/72.
Si è diplomato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1981/82.
Galleria Studio Cavalieri
Via Guerazzi 18
Bologna