Tras-Figurazioni. I luoghi di cui l'artista ci parla sono i suoi spazi conosciuti ed amati, vissuti e narrati non con lo sguardo dell'impressione, ma filtrati dallo stato d'animo dell'espressione.
a cura di Marina Zatta
“Vista” è una project gallery dedicata all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
In questo spazio Soqquadro organizza la mostra personale di Dolores Lazzari artista che opera da anni una ricerca sulla visione del paesaggio urbano. I paesaggi urbani della Lazzari non provengono dalla realtà terrestre, ma dall’oceano dei suoi sentimenti. Dolores riesce a narrarci una realtà “altra” perché sposta la narrazione dal piano meramente visivo a quello dell’esplicazione del suo sentire. I luoghi di cui Dolores ci parla sono esclusivamente spazi conosciuti ed amati dall’artista, vissuti e di conseguenza narrati non con lo sguardo dell’impressione, ma filtrati dallo stato d’animo dell’espressione. Nel suo passato Dolores Lazzari ha una lunga carriera di architetto, periodo in cui la pittura rimane secondaria nella sua vita, fino al momento in cui Dolores decide di cessare la sua attività come architetto per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Anche la sua visione architettonica usciva dalla mera costruzione per inserirsi nella visone del mondo e non del suo particolare.
La stessa Lazzari spiega così la sua visione del suo lavoro architettonico prima e pittorico poi: “Non ho mai visto l'architettura come progettazione di costruzioni fine a sé stessa, ma qualsiasi intervento deve per me essere finalizzato alla città, alla sua armonia e agli uomini che la abitano. Non a caso ho iniziato la professione come urbanista. Sono portata a vedere la città nel suo assieme, nella sua atmosfera, con la sua storia piena di vite vissute e viventi. Forse per questo nei mie quadri non ci sono particolari o descrizioni: perché non contano; ed è per questo che non ci sono presenze umane: perché la città è piena di presenze umane che hanno lasciato le tracce delle loro storie. E' il luogo dell'uomo e senza l'uomo non avrebbe senso.
Casa = uomo = città = storia dell'umanità. L' atmosfera che vi intuisco trova una forte rispondenza emotiva in me e un - mi ricordo senza una memoria logica - ''
La creazione dell’edificio/luogo nel passaggio dall’architettura alla pittura si trasforma così nel racconto della poetica del paesaggio che si concentra principalmente su tre città: Milano, Venezia e Lecce, tre luoghi principi della sua vita, la Milano in cui vive e Venezia e Lecce in cui trascorre buona parte delle sue vacanze. Sono tre narrazioni che ci aprono una visione di queste città al di là del nostro solito conoscerle facendocele scoprire nuove, magiche, traslate poeticamente.
Inaugurazione 7 novembre ore 18
Vista Arte e Comunicazione
via Ostilia, 41 - Roma
Orario: dal lunedì al venerdì 11.00-19.30 sabato 17.00-19.30
Ingresso libero