La mostra presenta 60 opere tra pitture, sculture, installazioni. La caratteristica dell'artista risiede nella sua ricerca materica; Moise, infatti, sperimenta sempre nuovi supporti su cui tradurre il suo universo simbolico.
a cura di Alessandra Redaelli
Dal 6 al 20 novembre 2009, una delle sedi più belle e suggestive di Milano, l’Antico Oratorio della Passione in Sant’Ambrogio, ospiterà la personale di una della artiste più interessanti del panorama italiano, Gianna Moise.
La mostra dal titolo Arche-tipi. Le forme in cui il silenzio appare, curata da Alessandra Redaelli, promossa da Arteutopia, col contributo di Estèe Lauder, e organizzata da Nicoletta Castellaneta presenta 60 opere inedite - pitture, sculture, installazioni - tutte realizzate appositamente per questo appuntamento.
La cifra espressiva più caratteristica di Gianna Moise risiede nella sua ricerca materica. L’artista esperimenta nuovi supporti su cui tradurre il suo universo di simboli, tratti dalla della natura. Le tematiche dei suoi ultimi lavori, infatti, ruotano attorno al mondo degli insetti e dei pesci. Particolarmente interessanti risultano quelli realizzati su un supporto insolito come il cartone per coibentazione edile, sui quali interviene con strati di colore puro; o ancora le sfere di plexiglass dove l’intervento pittorico s’inserisce all’interno del diametro che le taglia a metà.
Come afferma la curatrice, “Gianna Moise cattura l’essenza delle creature che dipinge, ponendole al centro di composizioni di grande potenza materica. Dove il colore si raggruma in gocce turgide e il supporto – ruvido cartone traforato a trama larga – assorbe l’aria e i pigmenti per restituirli come una vibrazione vellutata. Quel supporto che rappresenta oggi la più evidente evoluzione nel lavoro dell’artista, da sempre capace di trarre dai materiali più inconsueti, spesso presi all’industria, voci inedite ed emozioni sorprendenti”.
Mimmo Di Marzio, nel suo testo in catalogo, sottolinea che “Al centro della sua ricerca, immagine, luce, colore, e materia non sono mai utilizzati per edificare una riproduzione della realtà, per dare vita a un mondo comunque simile all’originale. Sono trattati riflessivamente, in studi che si succedono uno all’altro come una sorta di continui esperimenti, che hanno sempre un “pretesto” di fondo ma che pongono al centro l’introspezione come strumento di rinascita del sè. “
Accompagna l’esposizione un catalogo edizioni grafiche Arteutopia.
Gianna Moise. Note biografiche
Gianna Moise è nata a Milano nel 1961. Dopo la laurea in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano con specializzazione in materiali polimerici, inizia a lavorare come stilista freelance. Nel 1993 frequenta l’Accademia di Brera di Milano approfondendo le tecniche di pittura in particolare la copia dal vero con pastelli e l’affresco, coniugando quindi lo studio e l’approfondimento sui materiali per arrivare a creare nuove forme ed equilibri. Tra le sue passioni c’è il viaggio, soprattutto in oriente entrando in stretto contatto con le culture artistiche cinesi, giapponesi e tailandesi, da cui ha spesso tratto ispirazione per le sue opere.
Gianna Moise ha partecipato a due edizioni del Premio Cairo, ha esposto in personali nelle gallerie Barbara Paci, Arteutopia , “Galleria” di Kyoto e in collettive a Milano, Venezia, Palm Beach, Kyoto.
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Inaugurazione:giovedì 5 novembre, ore 18,30
Antico Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio
Piazza Sant'Ambrogio, 15 Milano
Orari: martedì - domenica, 11.30 - 19. Lunedì chiuso
Ingresso libero