Adriana Albertini
Flavio Favelli
Eloisa Gobbo
Paolo Maione
Marco Prestia
Francesca Tulli
Sabine Delafon
Mido (Mohamed Abdel Sayed)
Luisa Raffaelli
Mario Taddei
Vincenzo Cabiati
Roberto Coda Zabetta
Marco Colazzo
Francesca Forcella
Walter Fusi
Riccardo Gavazzi
Luca Giovagnoli
Elena Monzo
Gioacchino Pontrelli
Roberta Savelli
In mostra venti opere inedite tra pittura, scultura e fotografia, che hanno partecipato alla terza edizione del Premio Fabbri per l'Arte. Tra gli artisti: Adriana Albertini, Flavio Favelli, Eloisa Gobbo, Paolo Maione, Marco Prestia, Francesca Tulli, Mario Taddei, Vincenzo Cabiati, Roberto Coda Zabetta, Marco Colazzo, Francesca Forcella, e molti altri.
Sei scultori, quattro fotografi e dieci pittori: venti artisti sono pronti
a confrontarsi con i simboli “dolci” che hanno segnato un’epoca. A partire dal 7 novembre
2009 le venti opere della terza edizione del Premio Fabbri per l’Arte potranno essere
ammirate per la prima volta in occasione della mostra Un secolo e 4, nella suggestiva cornice
di Villa delle Rose, una delle sedi dell'Istituzione Galleria d'Arte Moderna di Bologna, cui
fanno capo anche il MAMbo e il Museo Morandi.
L’occasione è fra le più interessanti all’interno del panorama artistico italiano: il Premio
Fabbri per l’Arte, nato nel 2005 per celebrare i cento anni di un’azienda storica, la Fabbri di
Bologna, famosa nel mondo per i suoi sciroppi e la golosissima Amarena. Una dolcezza che ha
sposato l’arte rinnovando l’appuntamento con cadenza biennale.
Le firme sono quelle di autentici big dello scenario artistico internazionale. Per la scultura
Adriana Albertini, Flavio Favelli, Eloisa Gobbo, Paolo Maione, Marco Prestia,
Francesca Tulli; per la fotografia Sabine Delafon, Mido (Mohamed Abdel Sayed), Luisa
Raffaelli, Mario Taddei; per la pittura Vincenzo Cabiati, Roberto Coda Zabetta, Marco
Colazzo, Francesca Forcella, Walter Fusi, Riccardo Gavazzi, Luca Giovagnoli, Elena
Monzo, Gioacchino Pontrelli, Roberta Savelli.
Un’iniziativa, quella ideata da Fabbri, che mira da sempre a cogliere talento e innovazione sulla
scena artistica italiana attraverso lo sguardo di chi l’arte la crea e la vive. In giuria, infatti, il
Premio Fabbri per l’Arte 2009 chiamerà, ad affiancare personalità dell’azienda, anche gli artisti
vincitori delle edizioni precedenti: Andrea Di Marco, Michelangelo Galliani e Giuseppe Rado
(vincitori della seconda edizione) e Roberto Floreani (tra i vincitori della prima).
Una rassegna di raro impatto visivo ispirata alle icone dell’ultracentenaria azienda bolognese,
alla sua storia fatta di delizie senza tempo: il famoso vaso d’Amarene, i suoi decori faentini blu,
gli intramontabili frutti rossi, i prodotti e le simbologie di centoquattro anni di storia.
Fabbri ama l’arte
Un amore per il bello che da sempre accompagna la passione per il buono: il legame fra Fabbri
1905 e l’arte affonda le radici nei primi anni di vita dell’azienda. La prima opera d’arte, del
resto, è stata proprio quel vaso di ceramica bianco e blu creato dall’artista Gatti di Faenza, che
oggi – solo a guardarlo – parla d’Amarena, di Bologna, di Fabbri e del suo universo insomma.
Poi ci sono stati i Carosello in cui giovani artisti allora emergenti erano protagonisti di spot che
li riprendevano alle prese con la creazione di opere poi divenute celeberrime. Spiccano tra gli
altri Renato Guttuso e Giuseppe Capogrossi: nomi eccellenti che si collocano al punto di
partenza del rapporto tra Fabbri e l’arte.
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A partire da sabato 7 novembre 2009
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230, Bologna
Ingresso libero