Pttura come metafora ai confini del silenzio. Lo sgomento e lo straniamento dell'uomo contemporaneo sono paradossalmente messi in questi quadri come la quintessenza della bellezza di un mondo in continuo divenire.
Italo Coccorese e il respiro dell'armonia nell'universo
Nella Mostra antologica allestita nei locali della Galleria Spazio Danseei a Olgiate Olona, una frase di Pascal ben si adatta al processo di avvicinamento che dobbiamo compiere per comprendere le opere dell'artista Italo Coccorese: «Il silenzio degli spazi infiniti mi sgomenta».
Qual è lo 'sgomento' che ci può assalire? Come possiamo costruire in itinere quel nostro unico personale percorso di avvicinamento ad opera, per trasformare in pensiero il silenzio e raggiungere la comprensione di uno spazio non finito?
Forse cercando di far convivere le categorie di giudizio calviniane della 'leggerezza' e della 'consistenza'. Tuttavia nel contempo si attiva una nuova dimensione di spazio-tempo riferita alla meridiana nascosta in noi che tende naturalmente alla luce, a raggiungere una «chiarità delle cose oscure» nascoste nel silenzio (sine sole sileo). Sul piano psicoanalitico e filosofico, la mancanza di rumore non corrisponde a un 'vuoto' ma alla risonanza della somma di tutti i suoni possibili unitamente intesi dentro tutti i colori possibili.
Questa chiave di lettura ci può permettere di attivare i nostri personali 'codici segreti' affinché l'enigma nascosto nell'opera dell'artista si palesi e ci consenta di 'vedere'? Italo Coccorese quasi ci impone di decifrare le nostre melodie segrete, costruendo con la sua pittura una nuova zattera per compiere un viaggio-pellegrinaggio verso una 'fuga cosmica' che renda possibile attingere una traccia di infinito perché ci sia offerta un'occasione, ma che occasione! di penetrare l'universo. Così come la lingua verbale, anche la pittura emerge dal silenzio come atto di conoscenza e di poesia: l'immagine composta dal maestro Coccorese, insieme a forme e colori porta alla luce una nuova, irripetibile, personalissima e peculiare dimensione della realtà che l'artista ci vuol regalare.
Capita allora, come avviene ascoltando il Preludio Passi sulla neve di Debussy, che noi sentiamo,con lo sguardo rivolto da una parte ai quadri di Coccorese, e dall'altra ad un Cosmo immerso in una preghiera laica, quello che avviene nel luogo della nostra mente quando ci si rivolge all'assoluto. Il maestro Coccorese, attraverso la sua opera, vuole però indicarci anche come associare al silenzio il Caos affinché l'armonia, che così faticosamente riesce a creare, debba rivelarci una funzione escatologica, quella di depurare di ogni contaminazione colori e forme come fossero proiettati su un'isola incantata nell'Oceano: questa ci permette di galleggiare sopra i rumori, nel vuoto del Cosmo, rendendo ancor più preziosa la ricerca sua più alta, quella di una 'bellezza' che vuole rivelarsi come ideale armonia delle proporzioni, non sottoposta a gerarchie prestabilite o a immagini di altre codificate culture. La sua ricerca, infatti, si proietta continuamente verso nuove conoscenze,verso una nuova alchimia in cui la linfa del mondo appare riassorbita nelle sue opere come un balsamo diffuso.
Lo sgomento e lo straniamento dell'uomo contemporaneo sono paradossalmente messi nei suoi quadri come la quintessenza della 'bellezza' di un mondo in continuo divenire, tutto proiettato sullo sfondo della sua coscienza critica, elevato dalla ricerca visuale e sonora ad un ideale di perfezione stilistica. Coccorese costruisce le sue maraviglia dentro uno spazio che si dilata e si dispiega nel silenzio, come diastole e sistole di un organismo vivente che trascorre la sua esistenza infinitesimale nascosto nella materia. Ma la sua pittura, prassi irrinunciabile del suo fare arte, è abbandonata ad un flusso interiore che accompagna l'aspirazione ad ascendere verso l'infinito: solo così le sue immagini compaiono come create dentro l'acquario del grande Oceano dell'Universo.
Inaugurazione 7 novembre ore 18
SPAZIO DANSEEI echi d’arte
Via Oriani 62, Olgiate Olona (VA)
Orari: venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00 e su apppuntamento
Ingresso libero