Chiara Belloni
Helga Franza
Giorgio Maggiorelli
Fausto Ricotta
Zelda Sartori
Adriano Mei Gentilucci
Sergio Vanni
Massimo Costa
La città dei balocchi propone lavori di giovani autori invitati a misurarsi sul tema del rapporto con la realtà urbana. Le opere nascono da visioni diverse che vanno dal giocoso all'emotivo e, mantenendo una forte carica di pathos - che oggi la città conserva -, si muovono attraverso gli entusiasmi ecologici, i riti tribali del calcio, la ricerca di spazi intimi, l'eros divenuto anch'esso ricerca di comunicazione.
Emozioni di giovani autori tra giochi e feticci
Martedì 11 luglio, alle ore 18.00, si inaugura presso lo spazio-laboratorio Openspace la mostra La città dei balocchi. Emozioni di giovani autori tra giochi e feticci, organizzata dal Settore Giovani del Comune di Milano.
La città dei balocchi propone lavori di giovani autori invitati a misurarsi sul tema del rapporto con la realtà urbana. Le opere nascono da visioni diverse che vanno dal giocoso all'emotivo e, mantenendo una forte carica di pathos - che oggi la città conserva -, si muovono attraverso gli entusiasmi ecologici, i riti tribali del calcio, la ricerca di spazi intimi, l'eros divenuto anch'esso ricerca di comunicazione.
Chiara Belloni, Helga Franza, Giorgio Maggiorelli, Fausto Ricotta e Zelda Sartori propongono immagini che spaziano dall'evocazione della natura in infiniti piccoli fiori di assoluta leggerezza (Sartori) a interni pieni di atmosfera (Belloni); dagli stadi, templi di collettivi riti calcistici (Maggiorelli), a campetti di gioco periferici (Ricotta), per finire con l'eterno gioco dell'eros (Franza).
Nicola Console, forte di esperienze scenografiche, propone un gioco voyeuristico, un parallelepipedo nero con piccolissimi oblò disposti in spazi illusori; Lorenza Boisi realizza un arredo-contenitore di oggetti quotidiani manipolati; Francesco Duranti presenta un gioco teatrale, un dialogo tra personaggi-scultura con l'apporto di un video e di una colonna sonora; Claudio Onorato scompone immagini e figure in labirinti geometrici inseriti in allegri spazi urbani. Si prevede infine un televisore con video in continuum.
La mostra è ideata e curata da Adriano Mei Gentilucci e Sergio Vanni.
L'allestimento è di Annalisa De Curtis e Grazia Cattaneo.
Coordinamento di Massimo Costa.
Openspace - Palazzo dell'Arengario - Via Marconi 1, piano ammezzato - 20123 Milano.
La mostra à aperta dall'11 luglio al 3 settembre 2000 durante i seguenti orari:
dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00, domenica dalle 13.00 alle 17.00.
Ingresso gratuito.
Per informazioni rivolgersi a: Settore Giovani - tel. 0262083379 - fax 02865067