Reggia di Caserta
Caserta (NA)
via Giulio Dohuet, 22
0823 448084
WEB
Eduardo Palumbo
dal 4/11/2009 al 27/11/2009
8.30-13.30, chiuso domenica e martedi
WEB
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Eduardo Palumbo



 
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4/11/2009

Eduardo Palumbo

Reggia di Caserta, Caserta (NA)

Una mostra antologica dell'astrattista napoletano. In esposizione 65 opere, tutte provenienti da collezioni italiane private: dipinti su tela, legno e cellotex, ad olio e acrilico e due sculture in acciaio evidenziano, in particolare, i due maggiori momenti evolutivi dell'artista.


comunicato stampa

Eduardo Palumbo espone a Caserta, nella sala Bianca del Palazzo Reale dal 5 al 28 novembre, con un’antologica composta da 65 opere della sua produzione, dal 1957 al 2009 promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologico per le Province di Caserta e Benevento. Palumbo, uno dei più distinti astrattisti italiani, napoletano di origine, vive e lavora a Roma dal 1960.

La mostra “PITTURE 1957 – 2009 la pittura come compagna di vita”, si sviluppa lungo un percorso che rappresenta l’evoluzione artistica del Maestro dal suo esordio ad oggi e che ha come inizio la sua prima opera “Sul lago” (un olio su cellotex) e come fine il suo più recente lavoro dal titolo “Al tramonto canta la fontana”, un acrilico, vinilico su tela del 2009. Entrambe le opere sono rappresentate sulla copertina del Catalogo edita da De Luca Editori d’Arte di Roma, a cura di Raffaele Gavarro.

In esposizione 65 opere, tutte provenienti da collezioni italiane private: dipinti su tela, legno e cellotex, ad olio e acrilico e due sculture in acciaio evidenziano, in particolare, i due maggiori momenti evolutivi dell’artista. Quello dall’esordio artistico con la stagione delle ''esplosioni solari'' dalla quale giunge alle forme astratte, ai ben noti ''aviogrammi” sino al 1978 con i suoi ''bianchi tattili'', nei quali il colore si dilegua, incalzato dalla materia. Tutte realizzazioni con dipinti ad olio.

Il secondo periodo ha inizio alla fine degli anni ’70, e proprio da Napoli prende il via il suo ''naturalismo astratto'' così definito da Rosario Assunto, con le fuggevoli e lampeggianti memorie di acque, di cieli, di iris, annoverate nelle opere realizzate in acrilico nelle quali il teorico, Carlo Belli rileva che il pittore, pur nel suo astrattismo, conserva una riconoscibilità spaziale dell'oggetto.

Il Catalogo della mostra si apre con un saggio di presentazione del direttore della Reggia di Caserta, dottoressa Lucia Bellofatto, prosegue uno studio critico del professor Raffaele Gavarro, seguito da una biografia critica ed essenziale corredata di foto di incontri in bianco e nero. Infine un’antologia critica e la bibliografia sull’artista precedono tutte le fotografie delle opere in mostra.

La mostra si può visitare tutti i giorni (con esclusione della domenica e del martedì) dalle ore 8.30 alle ore13.30 con ingresso libero.

Eduardo Palumbo, allievo di Emilio Notte, uno degli esponenti del primo Futurismo, è nato a Napoli nel 1932 dove si è diplomato, all’Accademia delle Belle Arti nel 1958 e dove esordì, nello stesso anno con la sua prima esposizione, nella Galleria San Carlo. Subito dopo il suo trasferimento nella Capitale che diede inizio ad una lunga serie di “personali” alcune delle quali anche all’estero.

Ha partecipato, nella sua lunga carriera a numerose rassegne di importanza nazionale ed internazionale tra le quali la XIV Quadriennale di Roma con un quadro di ispirazione europeista intitolato “Alle venticinque stelle” che fu acquistato dalla Camera dei Deputati.
Altre sue opere sono esposte al MACRO di Roma, al Municipio di Vienna, al Ministero degli Esteri (collezione della Farnesina) al Ministero dell’Agricoltura ai Comuni di Viterbo e di Latina. Un suo mosaico della dimensione di 12 metri per 2 metri di altezza è nella stazione di Lucio Sestio della Metropolitana di Roma, invitato dal mastro Piero Dorazio.

In oltre cinquant’anni di attività le opere di Palumbo sono state recensite da grandi studiosi e valorizzate da importanti galleristi. Hanno parlato di lui uno dei più importanti studiosi dell’astrattismo, Carlo Belli, il decano dei critici Giovanni Carandente e Rosario Assunto, mentre Alessandro Masi ha dedicato alle sue incisioni e ai suoi disegni una monografia dal titolo “Signa contro signa” edita dal Marotta nel 1998 e Gabriele Simongini che lo ha assiduamente seguito nel corso della sua carriera.

Inaugurazione 5 novembre ore 17.00

Reggia di Caserta - Sala Bianca
via Giulio Dohuet 22, Caserta
Orari: 8.30-13.30, chiuso domenica e martedi
Ingresso libero

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