Claudia Losi
Daniele Signaroldi
Ottonella Mocellin
Nicola Pellegrini
gelitin
Moira Ricci
Cristina Romano
La playlist a cura di Cristina Romano, presenta 4 video sull'idea di comunita'. 'I am he as you are he as you are me and we are all together' e' infatti il titolo di questo appuntamento e presenta le opere di gelitin, Claudia Losi con Daniele Signaroldi, Schuyler Maehl e Ottonella Mocellin & Nicola Pellegrini. Da Venerdi' neon-focus su Moira Ricci, artista che lavora prevalentemente con la fotografia, il video e l'installazione.
PLAYLIST
a cura di Cristina Romano
VIDEO SELEZIONATI:
gelitin, Insect (1998), 27:28; I am the walnut (1997), 2:05
Claudia Losi con Daniele Signaroldi, Places|Bidassero|Ittiri|Sardinia
(2004), 11:23
Schuyler Maehl, Islanders (2005), 2:35
Ottonella Mocellin – Nicola Pellegrini, La città negata (2006), 14:40
L’idea di comunità, di relazione e di scambio, e la presenza dell’elemento sonoro come fattore fondante nella
comprensione e codificazione di un messaggio, anche visivo, sono stati i principali elementi di riflessione per
la selezione dei lavori. L’interesse per un’attitudine e capacità a relazionarsi con l’alterità in senso lato,
intesa come realtà sociale e culturale, come stato dell’essere o come condivisione di ritualità sociali ha
suggerito di dare un ordine di sequenza particolare ai video per creare un senso organico e narrativo alla
successione, per renderla, pur nella chiara distinzione delle singole opere, leggibile anche come insieme.
Apre la sequenza “La città negata” (2006) di Ottonella Mocellin – Nicola Pellegrini, un lavoro che
pone l’accento sulla percezione della realtà in mancanza di una memoria visiva del mondo (un dialogo fra
due non vedenti che raccontano la loro esperienza in relazione alla vita in città, Palermo), dove suoni e
parole diventano il filo conduttore e lo strumento per comprendere e sviluppare attitudine all’empatia,
all’ascolto e dunque alla comprensione del mondo.
L’apparato visivo del video, diventa una traccia fatta di luci e ombre, di forme indistinte, masse di colore
fluttuanti che completano la visione percettiva dei due protagonisti. Il video rappresenta dunque uno dei
possibili e infiniti punti di vista fra le molteplici realtà condivise da un gruppo di individui, un esempio fra le
innumerevoli comunità che vivono secondo codici e parametri particolari. La relazione, il dialogo e
l’esperienza comune diventano perentoriamente il punto centrale di un processo conoscitivo.
La cecità è stata
spesso interpretata come metafora/allegoria della non conoscenza, ma anche della veggenza come capacità di
vedere oltre il visibile, e a partire da questa doppia possibilità interpretativa e sul filo sottile di questa
ambiguità corrono i cinque video. Con “Insect” (1998) di gelitin è il mondo degli insetti a fornire possibili
chiavi di lettura, fra queste l’idea di metamorfosi e di psichedelia interpretata dagli artisti insieme
all’animazione di oggetti e all’uso del collage. Le immagini e il movimento dei corpi nel contesto sia
naturale sia artificiale, insieme alla musica, chiariscono nessi e dinamiche dalle sensuali e caleidoscopiche
sfumature. Indirizzano lo sguardo e l’attenzione verso il dato sensibile e alludono a una percezione allucinata
totalmente libera da schemi precostituiti.
Una forte spinta poetica pervade “Places|Bidassero|Ittiri|Sardinia” (2004), di Claudia Losi con Daniele
Signaroldi. In un orto fiorito sei ottuagenarie sono coinvolte dall’artista in un ricamo collettivo, ognuna di
loro ricama la propria paura più grande, e in questo modo il ricamo collettivo diventa un possibile strumento
per liberarsi dalle le paure. Le storie che le sei donne raccontano trasmettono la memoria e i ricami diventano
chiare tracce prive di ogni enfasi. Tutto è riportato allo scambio reciproco, al dialogo, in una sorta di gioco
cortese, dove le anziane donne sembrano figure di un mondo ideale, a dispetto della loro indiscutibile realtà,
che diventa idillio bucolico. Il video assume i contorni di un idillio, non a caso è immerso totalmente nel
contesto naturale.
A far da contrappunto interviene la visione irrequieta e visionaria di Schuyler Maehl
(Húsavík, 1980) che con “Islanders” (2005) percorre un’esperienza totalmente mentale, immaginando il suo
paese d’origine, l’Islanda, isola remota, e avvolta dal mistero di leggende e storie di creature non umane.
Anche l’ambiente naturale nel video non è altro che il riflesso di un pezzo di legno in uno stagno. I corpi si
muovono e interagiscono producendo movimenti e sospensioni senza un senso apparente, le azioni e i
personaggi rispondono a un codice interno totalmente sfuggente, qui sono i suoni a comunicare il senso della
sua visione e a rendere leggera e persuasiva la sua rappresentazione. Chiude la playlist un altro video di
gelitin “I am the walnut” (1997) una visione poetica e romantica che coglie momenti condivisi sulle
barchette a nolo nel laghetto di Central Park, a New York, espressione di una gioia profonda.
Playlist è un progetto che chiama critici e curatori attivi sul suolo
italiano e non a presentare, in una serata conviviale e aperta, una
compilation di video "del cuore" per la durata di 60 minuti.
Nel 2008, settimana dopo settimana, si sono susseguite circa trenta
playlist (2video-Undo.net, Lelio Aiello, Valentina Bernabei, Elena
Bordignon + Mattia Matteucci, Marta Casati, Viviana Checchia,
Emanuele De Donno, Ilaria Gianni, Elèonore Grassi, Elio Grazioli,
Antonio Grulli, Cecilia Guida, Teresa Iannotta, Denis Isaia, Kings,
Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Angela Madesani, Massimo Marchetti,
Barbara Meneghel, Emanuela Nobile Mino, Odile Orsi, Marinella
Paderni, Emanuele Piccardo, Lorenza Pignatti, Lorenzo Taiuti, Pier
Luigi Tazzi, Alberto Zanchetta).
Sono state presentate opere di artisti storici insieme con opere di
giovani artisti attraversando anche il territorio dei videoclip, il
cinema, il disegno di animazione.
Tra gli altri vi prenderanno parte Antonio Arevalo, Francesca Boenzi
e Caterina Riva, Cecilia Canziani, Viana Conti, Elisa Del Prete,
Patrizia Ferri, Harpa Projects, Barbara Martusciello, Paola Noe,
Domenico Quaranta, Filipa Ramos, Francesca Referza, Valentina Tanni,
Elvira Vannini.
Giovedi' 12 Novembre 2009, alle 19
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NEON>FOCUS (on video artists)
con Moira Ricci
neon>focus è un contenitore aperto di esperienze artistiche legate
all'uso di mezzi artistici specifici (in questo caso il video), e
invita gli artisti a condividere e a raccontare ad un pubblico pi√π
ampio il proprio lavoro in maniera diretta e partecipata.
"Lavoro prevalentemente con la fotografia, il video e
l’installazione. Attraverso i miei lavori parlo delle mie storie, di
quello che mi è successo e di come ho reagito a quello che mi è
capitato. Sono semplici esperienze e ricordi che possono essere
percepibili come propri anche da altri". (Moira Ricci)
Venerdi' 13 Novembre 2009, alle 19
neon>campobase
via Zanardi, 2 Bologna
mar-sab 11-13 e 15-19 e su appuntamento
ingresso libero