La tecnica usata da Anna Pisetta per la sua pittura unisce il colore acrilico combinato al gesso, accompagnati da una antica tecnica dello smalto a fuoco. Marialuisa Sabato concentra la sua pittura sullo studio dell'intensita' del colore.
Anna Pisetta: nasce a Trento dove frequenta l'istituto d'Arte e si diploma. Si afferma negli anni '70 in
vari concorsi nazionali, facendo mostre e partecipando a varie manifestazioni riscuotendo un buon successo.
Dopo una pausa di riflessione ,sopratutto dal punto di vista espositivo, dovuta a motivi familiari, riprende
negli anni '90 con nuovo slancio creativo arricchita nell'animo e nel lavoro da esperienze di vita sia positive
che negative. Un paesaggio, una figura, una natura morta, questi sono i tre temi su cui Anna Pisetta affina le
sue armi artistiche sperimentando tecniche e materiali anche inusuali, aiutata dall'innamoramento per il
cubismo e il futurismo.
“In passato mi veniva spesso chiesto perché nella mia pittura prediligevo la figura femminile”. Hegel ha
scritto che per esprimere il sentimento e la passione l'artista non ha ha disposizione che il viso e le attitudini
del corpo.
Oggi la sua pittura va verso l'astrattismo, “non rifuggo dalla realtà ma cerco di penetrarla, di coglierne
l'aspetto che identifico con il mio modo di sentire, con un particolare momento, anche perché l'arte non si
può inventare ma è nella natura, nelle luci, nei sui colori, nei suoi immutabili incanti”.
La tecnica usata per la sua pittura è il colore acrilico combinato a del gesso acrilico, steso con pennelli di
dimensioni grandi usati a spatola accompagnata da una antichissima tecnica dello smalto a fuoco.
Lo smalto a fuoco è una disciplina rigorosa che non ammette l'incapacità tecnica ed è, forse , uno dei motivi
per cui oggi è poco diffusa.
Lo smalto è una polvere principalmente composta da silice con aggiunta di ossidi e si stende sul metallo con
aggiunta di apposito collante , utilizzando varie tecniche.
Va cotto in forni a muffola che raggiungono la temperatura fra 900 ed i 1000 gradi per pochissimi minuti.
Hanno scritto di lei : Prof.Walter Magnavacchi, Prof. Mario Cossali e Prof. Fiorenzo Degasperi.
Marialuisa Sabato: ha frequentato l'accademia delle belle arti di Bari, sezione pittura, dove si è
diplomata nel 1994.
Nel carezzevole flusso cromatico la ricerca espressiva di Marialuisa Sabato sublima con estrema energia
l'intesità del colore, sovente esaltato da tinte terse e cangianti.
Un vigoroso dinamismo iridescente si impadronisce dell'assetto scenico, subordinando silenziosamente il
racconto iconografico. Qualsiasi indizio progettuale è coscientemente occultato.
All'interno dello sfaccettato linguaggio visivo di Marialuisa Sabato si scorge un'arrestabile urgenza
comunicativa che aspira all'affermazione del sentimento sul “ratio”.
Il suo lavoro pittorico è un radioso tripudio di colori, che celebra la gioia di vivere in metafore pigmentate,
dietro le quali si ravvisa un animo più che mai passionale. L'impeto della pennellata esprime l'ebbrezza
dell'esistenza, l'estasi del colore e del rapimento sensoriale.
Emisferi nascosti, piattaforme dell'intelletto, dove il pensiero naufraga, emigrando in un remoto punto di
fuga, porto dei sogni e destinazione ultima dell'immaginazione.
In quel luogo lontano si situa l'inconscio dell'Autrice, da cui non resta che ascoltare solo l'eco indistinto
del cuore e la sua struggente poesia.
Sabrina Falzone
Inaugurazione sabato 14 novembre ore 18.
Galleria d'arte Doro
via Don Enrico Tazzoli, 6/b - Verona
Orari: 10-13 e 15-19.30. Lunedì chiuso, domenica su appuntamento. Sabato 10-13 e 15-19
Ingresso libero