Matteo Attruia
Primoz Bizjak
BridA
Tom Kersevan
Sendi Mango
Jurij Pavlica
Rita Canarezza
Pier Paolo Coro
Ermanno Cristin
Oppy De Bernardo
Kensuke Koike
Valentina Vetturi
Alessandro Castiglioni
Pavla Jarc
Sendi Mango
How soon is now. L'elemento centrale attorno cui il progetto Roaming si interroga e' il rapporto tra produzione di un'opera, la conseguente circolazione e la questione della diffusione della propria immagine.
a cura di Alessandro Castiglioni, Pavla Jarc, Sendi Mango
Matteo Attruia Primoz Bizjak
BridA/Tom Kersevan, Sendi Mango, Jurij Pavlica
Rita Canarezza & Pier Paolo Coro
Ermanno Cristini Oppy De Bernardo Kensuke Koike Anja Medved Jernej in Ivan Skrt Valentina Vetturi
fotografia: Jernej Skrt
web: reboot
Se dovessimo definire l'elemento centrale attorno cui Roaming si interroga, senza dubbio diremmo il rapporto tra produzione di un'opera, la conseguente circolazione e la questione della diffusione della propria immagine. Per questo il progetto si struttura come una serie di mostre che durano, fisicamente, solo il tempo dell'inaugurazione, per poi spostarsi e trovare, paradossalmente, stabilità nella fluttuante dimensione della rete.
Altra problematica che cerchiamo costantemente di mettere a fuoco, e amplificata dal sistema di documentazione del progetto, ovvero il sito web http://www.roaming-art.it, riguarda il processo di deautorializzazione dell'opera in sé e la misura con cui la sua decodifica appartenga e spetti al suo autore, allo spettatore, al critico o al fotografo che di volta in volta partecipa all'evento.
In particolare emancipandosi il sito da una dimensione meramente documentativa ed assumendo invece, anche in virtù delle scelte linguistiche che lo caratterizzano, il ruolo di ambito imprescindibile della ''messa in mostra'', la fuga di decodifiche investe direttamente lo statuto dell'opera proiettandolo in uno spazio accentuatamente processuale.
Se dunque il destino dell'opera nella contemporaneità è la sua circolazione sotto forma di immagine e se l'immagine in qualche modo ne costituisce la ''morte'', la sua ''falsificazione'', Roaming palesa questa realtà e forse hegelianamente si interroga intorno ad un concetto di ''vero come divenire di sé stesso''. Dunque l'opera non si contrappone staticamente alla sua ''falsificazione'' ma la ingloba, assumendola come motore dialettico. D'altra parte si legge nella prefazione della ''Fenomenologia dello Spirito'': ''La gemma scompare quando sboccia il fiore, e si potrebbe dire che viene confutata; allo stesso modo, quando sorge il frutto, il fiore viene, per così dire, denunciato come una falsa esistenza della pianta, e il frutto subentra al posto del fiore come sua verità. Ora, queste forme non sono semplicemente differenti l'una dall'altra, ma l'una soppianta l'altra in quanto sono reciprocamente incompatibili. Nello stesso tempo, però, la loro natura fluida le rende momenti dell'unità organica, in cui non solo non entrano in contrasto, ma sono necessarie l'una quanto l'altra, e soltanto questa pari necessità costituisce la vita del Tutto.''
Dunque, in questo suo continuo ripetersi e spostarsi, Roaming dedica gran parte della propria ricerca al rapporto tra realtà e racconto, tra istantaneità e continuità, tra la fruizione tempestiva di mostre precarie e la vita sospesa e immateriale della loro documentazione.
In linea con questo orizzonte di ricerca la mostra How soon is now vorrebbe riflettere su una particolare declinazione di questa dinamica: la capacità narrativa dell'istante e la sua permanenza nel flusso del tempo. Elementi di questa ricerca, sono la traccia, il passaggio, lo spostamento e la transitorietà, intesi come ineludibili tratti della nostra contemporaneità.
La domanda, se l'istante possa essere effettivamente un'inafferrabile paradosso, compresso tra passato e futuro, una sospensione dotata di valore euristico, oppure solo una metafora della nostra più stringente attualità, e se il primo per darsi non debba inglobare il secondo, è lo spazio in cui si muovono le indagini dei singoli artisti invitati a prendere parte alla mostra.
Opening 17 novembre 2009, h 18.00
Mestna galerija Nova Gorica
Trg Edvarda Kardelja 5 - Nova Gorica
The gallery is open:
Monday to Friday from 9 a.m. to 1 p.m. and from 3 p.m. to 7 p.m.,
Saturdays from 9 a.m. to noon. Closed on Sundays.
free admission