Degli occhi e di altre visioni. L'artista realizza complesse visioni che immergono lo spettatore in un vortice di situazioni di straordinaria potenza visiva in un riciclaggio d'immagini per testimoniare una presenza, un utilizzo sostenibile dello scarto, del rifiuto, per generare un nuovo pasto.
La mostra resterà aperta sino al 27 Novembre, con il consueto orario di visita (lun.-ven. ore 9-19). Jacopo Desogus (1984) è uno studente del DAMS dell’ateneo triestino e ha già esposto nel 2007 presso la Casa della Musica. Con la personale di Desogus il programma espositivo della Facoltà entra nel vivo della nuova stagione 2009-2010 e non mancherà di promuovere, come ha sempre cercato di fare anche nelle scorse stagioni, giovani artisti italiani e stranieri.
Colore, gesto, azione, parola urlata, prevaricazione, sovrapposizione, Jacopo Desogus crea “Sindoni” uniche di una società malata vermiculante e stratificata con trasfigurazioni spesso grottesche e caustiche.
Nel suo operare ci sono elementi di Daniel Spoeri, con inserti di ready-mades in uno spirito dada paradossalmente critico ed allo stesso tempo ludico, ma contemporaneamente e consciamente anche una pop art primitiva ed infantile alla Jean Michel Basquiat od offre ulteriori spunti tematici alla Mimmo Rotella con collage e décollage, caratterizzando la perdita d’ identità registrata dalle immagini o dalla pittura per giungere ad un nuovo insieme dove coabitano entrambe la realtà.
L’autore reimpiega il modello del collage politico dada per concepire forme parossistiche di arte contrassegnata da messaggi devianti.
Nel sottofondo od in superficie, i segni gestuali della “action painting” di Jackson Pollock accompagnano il lavoro di frantumazione del collage ma il colore vibra ritmicamente come su di uno spartito musicale, tradendo la casualità amata dal Pollock e formando un insieme di astrattismo pittorico dove Afro ritroverebbe i suoi equilibri coloristici.
Jacopo Desogus realizza complesse visioni che immergono lo spettatore in un vortice di situazioni di straordinaria potenza visiva in un riciclaggio d’immagini per testimoniare una presenza, un utilizzo sostenibile dello scarto, del rifiuto, per generare un nuovo pasto.
Le Camere Chiare
Via di Montfort, 3 - Trieste
Orario: lun-ven 9-19
Ingresso libero