La mostra raccoglie una serie di opere di ultima produzione dell'artista finlandese che con la sua pittura elabora una scrittura per immagini attraverso il tempo e lo spazio. A cura di Andrea Romoli Barberini.
a cura di Andrea Romoli Barberini
La mostra raccoglie opere (ultima produzione) dell’artista finlandese e segna il suo atteso ritorno alla galleria “Il Saggiatore” di Via Margutta a Roma. Artista dalla straordinaria forza espressiva, Soile Yli-Mäyry, con la sua pittura, elabora una scrittura per immagini, “tra memoria e sogno”, nel dinamico percorso attraverso il tempo e lo spazio. I colori, sempre solari, cambiano in sintonia con lo stato d’animo del momento creativo; il disegno-segno incide e scava con forza la materia ispessita, come stratificata nello scorrere della vita; presenze che chiedono non tanto di essere interpretate in modo puntuale e razionale, quanto di evocare situazioni esistenziali, aspirazioni non dette, sentimenti latenti.
“Una terra di nessuno, che affascina, seduce e attrae con cromie vivissime, segrete, quasi giocose, calligrafie che scaturiscono da un sentire fresco e leggero perchè libero dal pesante fardello della rappresentazione verosimile. E’ la terra delle opere della finlandese Soile Yli-Mäyry, figlia di tanta avanguardia nordeuropea di cui conserva certi echi formali ma non la problematicità. Terra incuneata tra i territori della realtà e del sogno, e proprio per questo influenzata da entrambi, calata in una dimensione senza tempo, arcaica e attualissima in cui il vedere è visione, il pensiero è immaginazione, l’agire è gioco.
In queste opere il racconto, se c’è, non rispetta nessuna logica narrativa così come nessun precetto tecnico è elevato a prassi irrinunciabile. Grumi di colore si sovrappongono, si fondono e riemergono in un magma pittorico che forma personaggi, architetture e oggetti deliziosamente malfermi. La suggestione di una materia spessa e sedimentata su più strati si combina, in questi dipinti, a zone in cui la luce è ottenuta facendo riemergere il bianco della tela vergine, grattando via il pigmento steso in precedenza. Quasi un colpo di scena pittorico che sorprende e affascina”. (Andrea Romoli Barberini)
Inaugurazione giovedì 19 Novembre, ore 18,30
Galleria d’Arte “Il Saggiatore”
via Margutta 83/b, Roma
orario: Dal martedì al sabato, dalle 12 alle 19,30
Domenica mattina su appuntamento
ingresso libero