In the Wall - Viaggio nei territori occupati palestinesi. Fotografie un popolo chiuso dentro le mura e che si ritrova a vivere una realta' intimamente tragica in una terra devastata dall'odio e dalle guerre.
Nato a Torino nel 67, Giovanni Sacchetti entra nel mondo della fotografia da giovanissimo grazie alla scoperta della camera oscura. Si innamora ben presto del mondo dell’immagine e di tutta la fotografia incentrando il suo interesse verso l’esistenza umana e le persone disagiate, partecipando e vincendo diversi concorsi tra cui il secondo premio al “Festival di Corigliano Fotografia 2009”.
In questa esposizione “In the Wall” la sua attenzione è orientata verso il mondo palestinese, verso l’esistenza di un popolo chiuso dentro le mura e che si ritrova a vivere una realtà intimamente tragica in una terra devastata dall’odio e dalle guerre.
Scrive di lui Antonio Zimarino:
“...per capire, per ''sanare'', per sperare, ci resta forse solo lo sguardo, troppe volte distolto dagli interessi dei mass-media, lo sguardo del viaggiatore che vi si reca: perché in quelle terre ogni viaggiatore è costretto a tornare alla radice del problema: l'odio è frutto dell'ingiustizia, il dolore è il frutto dell'incapacità di comprendere la realtà dell'altro come fosse la propria; i muri sono il monumento dell'ignoranza intenzionale e la negazione dell'identità di quell'unico Dio che ha casa in questi luoghi.
Lo sguardo del cuore permette ancora che nella tragedia della violenza quotidiana, delle umiliazioni di un popolo, del terrore eretto a sistema, l'Umanità resti un dato affascinante e percepibile, la poesia del quotidiano, il ''luogo'' dove Dio resta e traspare, dove abita e potrebbe ancora abitare.
Giovanni Sacchetti ha seguito lo sguardo del cuore, quello che solo sa trasformare la durezza del reale in una rivelazione di Umanità: gli scatti raccontano storie, esistenze e volti, ma fissano talvolta momenti di poesia visuale che rendono la singole fotografia una ''storia in se stessa'', dandogli la capacità di condensare in un solo sguardo (quello fissato dallo scatto) tanto l'intima realtà del soggetto rappresentato che l'intima partecipazione di chi lo ha scorto, tra le pieghe dei volti, tra i riflessi di un sole, tra i contrasti delle luci e degli scenari.”
Inaugurazione venerdì 20 Novembre alle ore 19
Galleria Mastros de Lughe
via Buccari, 6 - Sassari
Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (esclusa la domenica)
Ingresso libero