Studio d'Arte Contemporanea Pino Casagrande
Claudio Adami
Hanne Darboven
Stanislaw Drozdz
Ileana Florescu
Jannis Kounellis
Adele Lotito
Mario Merz
Tastuo Miyajima
Roman Opalka
Lucia Romualdi
Roberto Gramiccia
Un'esposizione dedicata al matematico, antifascista, pianista, cinefilo, amante della letteratura. In mostra opere di Claudio Adami, Hanne Darboven, Stanislaw Drozdz, Ileana Florescu, Jannis Kounellis, Adele Lotito, Mario Merz, Tastuo Miyajima, Roman Opalka e Lucia Romualdi. Anche per dimostrare che - nel tempo dell'omologazione tecnocratica e telecratica - esprit de finesse ed esprit de geometrie possono alimentarsi l'uno dell'altro a vantaggio di tutti.
a cura di Roberto Gramiccia
assistenza curatoriale Valentina Gramiccia
A cinquanta anni dalla morte di Renato Caccioppoli, lo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande intende realizzare, a partire da un’idea di Roberto Gramiccia e con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma, un evento espositivo per ricordare questo straordinario personaggio della cultura e dell’arte del nostro Novecento.
Renato Caccioppoli è stata una figura di intellettuale fra le più luminose del Novecento. Matematico di straordinario valore, antifascista, pianista di rara capacità, raffinatissimo cinefilo, amante della letteratura, delle arti visive e di qualsiasi espressione di "libero pensiero"; soleva sostenere che un buon matematico non può non essere prima di tutto un poeta. Per il suo aspetto filiforme e le sue qualità morali e intellettuali, André Gide lo defini l’âme, da qui il titolo della mostra. Si narra, fra i mille aneddoti sulla sua figura, di come fosse il primo a ricevere in Italia una copia di Aspettando Godot e a farsene entusiasta e autorevole sostenitore e diffusore. La sua vita che si svolse a Napoli (dove era nato nel 1904), presso la cui Università insegnò per molti anni, fu inquieta e turbolenta come capita spesso agli spiriti geniali e impazienti (fu nipote di un altro massimo impaziente, Michail Bakunin). L’esistenza di questa creatura potente e fragile nello stesso tempo finirà per sua stessa mano il 9 gennaio del 1959. Fino ad oggi a parte un film, Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, e uno o due libri, nulla lo ricorda.
E’ per tali motivi che questa iniziativa intende contribuire anzitutto a interrompere il silenzio che avvolge la figura di questo grande uomo, e raggiungere, poi, due altri scopi almeno: il primo è quello di cogliere e sfruttare gli straordinari stimoli liberati dalla sua vita e dal suo insegnamento; il secondo è dimostrare che – oggi soprattutto, nel tempo dell’omologazione tecnocratica e telecratica - ésprit de finesse ed ésprit de geometrie possono alimentarsi l’uno dell’altro a vantaggio dell’intera umanità, come Caccioppoli ha abbondantemente dimostrato. Su questa linea e in questo spirito hanno lavorato gli artisti che hanno reso possibile questa piccola impresa
Opere di Claudio Adami, Hanne Darboven, Stanislaw Dròzdz, Ileana Florescu, Jannis Kounellis, Adele Lotito, Mario Merz, Tastuo Miyajima, Roman Opalka e Lucia Romualdi.
Immagine: Ileana Florescu, Balzac, Le Pere Goriot, da "L'umana sintesi", 2009
Inaugurazione venerdì 20 novembre ore 19.00
Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande
via degli Ausoni, 7a Roma
Orari:
Lunedì - venerdì ore 17-20
Sabato su appuntamento