La femminilita' della terra. Nel titolo la matrice creativa che ha ispirato i suoi dipinti. La figura femminile incontra la terra, nel loro esser elementi costitutivi e misteriosi della vita stessa; materia, stati d'animo, silenzi.
Venerdì 20 Novembre lo Studio d’Arte Campaiola inaugurerà la mostra LA FEMMINILITA’ DELLA TERRA, con opere realizzate da Massimo Catalani; Saranno allestiti i trenta lavori realizzati dall’artista appositamente per l’evento.
Nel titolo della mostra possiamo trovare la matrice creativa che ha ispirato e appassionato Massimo Catalani ed Emiliano Campaiola (curatore dell’evento) per questo progetto. La figura femminile incontra la terra, nel loro esser elementi costitutivi e misteriosi della vita stessa; materia, stati d’animo, silenzi.
.... le mie modelle si distendono e replicano quello che fanno quando sono da sole. Non mostrano le loro identità, non è questo il racconto dei visi e delle espressioni delle persone, queste semplicemente non ci si filano. Potrebbero essere tutte, tutti, oppure noi stessi. Ed anche io, quando le guardo, vorrei essere in quel ruolo, teso o disteso ma in pace. Allora mi inchino alla loro bellezza e, tanto che ci sono, raccolgo un po’ di terra, la setaccio e la impasto così dopo, in un altro tempo, prenderò la spatola e ricomincerò a combattere con le luci e le ombre, con i capelli, e unghie ed i seni…..(M.C.).
L’emozione vibra e traspare dalle tavole dipinte e impastate di terra - emozione che ha suscitato in M.C. una viva curiosità verso l’osservazione del corpo nella sua natura, nel suo spazio, nelle sue luci, nel suo fluire e divenire.
L'autore ha sempre utilizzato le terre per esprimere i suoi sentimenti, in questa mostra, argille di Maremma, calcari di Terni, pozzolana di Roma, marmo di Carrara, sabbie naturali e pigmenti incontrano il corpo femminile in un reciproco scambio di emozioni, in cui il dato naturale "terra – corpo" ci riporta alla base della nostra vita quotidiana. Per questa mostra il catalogo presenterà un testo critico a cura di Laura Dalla Ragione Psichiatra e Psicoterapeuta.
..... La pittura, dunque, come corpo. Perché, anzitutto, la pittura nasce dal corpo, è gesto, atto fisico. La forma dipinta è diretta espressione di una azione, risultato visibile di una sorta di percorso del pittore attorno e dentro la superficie. La quale, dunque, prima ancora di essere vista viene toccata. Letto in quest'ottica, il procedimento creativo è il risultato di un investimento fisico ma, il gesto non si risolve in un fatto espressivo meramente istintuale quanto in un fattore costruttivo, compositivo. Il corpo è, dunque, "pensante": è un corpo-mente. Ma il corpo non appartiene alla pittura solo in quanto è il gesto a dirigerne la forma: è essa stessa a darsi in quanto corpo, in quanto, cioè, pura presenza in sé risolta, forma vivente. E' un corpo, quello della pittura di Catalani, estremo, un corpo instabile che prende forma ai confini della sua dissoluzione, è vuoto che si fa pieno, concretezza che nasce dalla energia della creazione....(L.D.R.).
Inaugurazione Venerdì 20 Novembre ore 18.00
Studio d’Arte Campaiola
via Margutta, 29 Roma
Orari:
lunedì 16.00 - 19.30
martedì | sabato 10.00 - 13.00 | 16.00 - 19.30