Le grandi esplorazioni dal '400 al '700. L'esposizione parte dal Medioevo e da Marco Polo per arrivare fino alle spedizioni di James Cook nel Pacifico, passando attraverso la prima circumnavigazione del globo di Magellano. In mostra strumenti astronomici, nautici, geodetici e topografici che illustrano quali manufatti gli europei portarono nelle loro spedizioni.
Una mostra sulle esplorazioni alla scoperta del mondo. E’ la prossima iniziativa culturale della Fondazione Giuseppe Lazzareschi (Porcari – LU) unica nel suo genere i Italia, per completezza del materiale esposto, che sarà organizzata nella sede della Fondazione dal 22 novembre 2009 al 28 febbraio 2010. Le grandi esplorazioni via mare e via terra saranno assolute protagoniste di un’esposizione affascinante e piena di mistero che prenderà il nome “La rotta delle Indie, le grandi esplorazioni dal ‘400 al ‘700”, un viaggio tra leggenda e realtà per svelare i segreti che per millenni hanno avvolto lo spazio terrestre.
Racconteremo come in breve tempo le scoperte dei nuovi mondi dettero origine alla più straordinaria trasformazione scientifica, culturale e sociale mai conosciuta. Tra il ‘400 e il ‘700, il desiderio di scoprire nuove terre al di fuori dell’Europa, favorì un incremento senza precedenti nella conoscenza del nostro pianeta portando nuove ricchezze, nuovi prodotti, nuove possibilità e nuovi problemi, nuovi modi di pensare, ma anche favorendo la creazione di nuove nazioni.
La mostra cerca di analizzare il fenomeno delle grandi scoperte geografiche dando ampio spazio alle figure dei singoli navigatori, come Vasco de Gama, Cristoforo Colombo, Ferdinando Magellano, James Cook, che ebbero un ruolo determinante nel favorire la scomparsa di vecchi miti e nel trovare nuove terre, nuovi passaggi e nuovi mari. L’esposizione, che si articola su tre piani, parte dal Medioevo e da Marco Polo per arrivare fino alle spedizioni di James Cook nel Pacifico, che fecero giustizia del mito della Terra Australis Incognita e diedero un contorno definitivo al quinto continente, passando attraverso la grandiosa impresa colombiana, la prima circumnavigazione del globo di Magellano, che ne dimostrò definitivamente la sfericità.
Saranno esposti strumenti astronomici, nautici, geodetici e topografici e armi di ogni genere, per illustrare quali manufatti gli europei portarono con sé nelle loro spedizioni, allo scopo di orientarsi in terre e mari sconosciuti, prendere nota delle posizioni dei punti di riferimento, mappare le coste, riconoscere le stelle e i pianeti come indicatori per determinare le coordinate geografiche e, dall’altro versante, per difendere le scoperte appena effettuate, proteggere gli insediamenti stabiliti, iniziare la penetrazione nell’entroterra.
Saranno inoltre descritti i risultati delle grandi scoperte geografiche in termini di progresso scientifico, attraverso l’esposizione delle piante e degli animali esotici che per la prima volta gli europei videro nei loro viaggi. Interessante, atal proposito, lo spazio dedicato alle preziose spezie importate dai nuovi mondi, che ancora oggi arricchiscono i nostri piatti.
L’esposizione, curata dal professore Aldo Caterino di Genova, esperto in materia, prevede anche l’utilizzo di supporti audio-video e sarà arricchita da un catalogo illustrato a colori. In calendario, per la durata della mostra, incontri a ingresso libero sui temi dell’esposizione. Tra gli ospiti, il fitoterapeuta Ciro Vestita, e Beppe Bigazzi, esperto di gastronomia, che ci parleranno delle qualità terapeutiche e gastronomiche delle spezie. Altri incontri riguarderanno gli strumenti nautici e i viaggi.
Inaugurazione domenica 22 novembre con figuranti, aperitivo, degustazioni di tisane e cioccolata e spettacoli per bambini a partire dalle ore 11
Palazzo di Vetro
Piazza Felice Orsi, Porcari (LU)
Orari: dal martedì alla domenica 10-13 e 16-19, escluso lunedì e sabato mattina
La mostra rimane chiusa nei giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio 2010
Ingresso libero