La mostra e' corredata da disegni, sezioni, modelli di studio, tavole descrittive e grandi fotografie a colori, finestre virtuali che proiettano dall'intimita' dei luoghi vissuti della casa nel paesaggio circostante e viceversa e che rivelano la forza delle soluzioni architettoniche di Michele Arnaboldi.
L’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana), dopo la mostra dedicata al Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati e Ivo Trümpy, presenta un’esposizione consacrata all’architetto ticinese Michele Arnaboldi (classe 1953), professore all’ateneo di Mendrisio. Prosegue quindi l’indagine promossa dall’Accademia sull’architettura ticinese che dai suoi padri giunge sino a un esponente dei giorni nostri.
Partendo da Rino Tami, l’architettura ticinese ha dato espressione alla propria identità attraverso Aurelio Galfetti, Livio Vacchini, Luigi Snozzi, Mario Botta, per non citare che i nomi più celebri. La generazione successiva – la “seconda generazione” della cosiddetta Scuola ticinese – si vede quindi confrontata con il compito di sviluppare ulteriormente le idee maturate dai predecessori. Uno dei suoi esponenti più autorevoli è sicuramente Michele Arnaboldi.
Come scrive Werner Oechslin nella prima monografia sull’architetto che accompagna la mostra di Mendrisio: “La sua architettura ha ripercorso tutte le fasi – e generazioni – del Movimento Moderno per giungere a una concezione formale che si distingue per raffinatezza e sensibilità, nonché per la costante assenza di ornamenti superflui. Quale “virtuoso” del mestiere, Michele Arnaboldi aggiunge all’architettura ticinese un importante capitolo di “affinamento” della cultura architettonica”.
Le sue architetture nascono come “luoghi dell’abitare”, pensati e costruiti in stretto rapporto con il paesaggio, capaci – con esiti differenti – di reinterpretare la topografia e la morfologia del sito. Scrive Nicoletta Ossanna Cavadini nella monografia: “In esse risulta evidente la dimensione domestica, intesa come laboratorio in cui sperimentare le diverse problematiche della disciplina architettonica: grandi aperture che introiettano la luce, materiali e tecniche costruttive innovative, colori caldi capaci di offrire un benessere psicofisico; tutti aspetti, questi, del repertorio architettonico attuale basato, però, su un attento studio del luogo e della messa in relazione del progetto attraverso i tracciati orografici e pedonali propri del sito”.
La mostra ''Michele Arnaboldi, architetture'', promossa dallo studio dello stesso architetto e dall’Accademia di architettura di Mendrisio, propone otto opere realizzate e quattro progetti per grandi concorsi internazionali. L’esposizione si sviluppa pertanto in due sezioni. La prima presenta otto opere che ridanno l’immagine di un pezzetto del Cantone Ticino: Case in Cruglio (Arcegno, 1993-1995), Casa Ferretti (Solduno, 1998-1999), Banca Raiffeisen (Intragna, 1994-2002), Case Katz (Aldesago, 2000-2005), Case Pegurri (Vico Morcote, 2001-2007), Casa e Atelier Bill (Pianezzo, 2003-2004), Casa Thür (Porta, 2003-2004), Case Vignascia (Minusio, 2003-2006). La seconda sezione illustra invece quattro progetti di concorsi che attestano una ricerca di pregio condotta dall’architetto: Verkehrshaus Schweiz (Lucerna, 1999), Nuovo centro culturale – Palace (Lugano, 2001), Stadio Letzigrund (Zurigo, 2003), Pian Scairolo (Lugano, 2008).
La mostra è corredata da disegni, sezioni, modelli di studio, tavole descrittive e grandi fotografie a colori, finestre virtuali che proiettano dall’intimità dei luoghi vissuti della casa nel paesaggio circostante e viceversa e che rivelano la forza delle soluzioni architettoniche di Michele Arnaboldi.
Per l’occasione viene presentato al grande pubblico il catalogo ''Arnaboldi'' (23 x 27 cm, 184 pagine, in italiano e inglese, 2009, CHF 90.– / € 59,90.–) pubblicato dalla casa editrice Birkhäuser di Basilea, che dà testimonianza di tutte le opere realizzate dall’architetto ticinese e va quindi a costituire la prima monografia a lui consacrata.
La mostra ''Michele Arnaboldi, architetture'', può essere visitata da venerdì 27 novembre a martedì 22 dicembre 2009 e di nuovo da lunedì 11 gennaio a domenica 24 gennaio 2010 presso la Galleria dell’Accademia (pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, Mendrisio, Svizzera), dal martedì alla domenica dalle ore 13.00 alle 18.00 (sarà inoltre aperta lunedì 11 gennaio 2010). L’esposizione rimarrà chiusa da mercoledì 23 dicembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. L’ingresso è gratuito.
Michele Arnaboldi
Michele Arnaboldi nasce ad Ascona (Svizzera) nel 1953.
A ventisei anni si diploma architetto presso il Politecnico Federale di Zurigo e inizia un’intensa collaborazione con l’architetto Luigi Snozzi.
Dal 1982 al 1985 è assistente di progettazione del professore Dolf Schnebli presso il Politecnico di Zurigo. Nel 1986 è visiting professor alla Washington University di Saint Louis e in seminari di progettazione organizzati in diverse università europee (Hamburger Stadtentwicklungsforum, Europäische Sommerakademie a Weimar); partecipa inoltre come docente al Seminario internazionale d’architettura di Monte Carasso, al Laboratorio d’architettura di Otranto e al Seminario internazionale di architettura di Bergamo.
Dal 2002 è docente di progettazione architettonica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio; nel 2009 viene nominato professore di ruolo.
Architetto e urbanista, dal 1985 ha un proprio studio a Locarno. Autore di oltre un centinaio di progetti, è stato vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali; segnaliamo in particolare: il Kunstmuseum e il Kulturpanorama di Lucerna, la sistemazione delle aree e della piazza al lago di Caslano, la sistemazione dell’area del nucleo di Cureglia, il Municipio di Magliaso, la Weltaustellung Expo 2000 di Hannover, la Banca Raiffeisen a Intragna (questi ultimi tre con Raffaele Cavadini), il Centro culturale Palace a Lugano e la pianificazione urbana per il Pian Scairolo di Lugano. È stato inoltre invitato a numerose esposizioni collettive come ''Ticino Hoy'' a Madrid, la ''Junge Schweizer Architekten'' a Nänikon, ''The 1995 Chicago International Biennale: Young Swiss Architecture'', nonché ''Ticino 1960-1995'' (Circolo trentino per l’architettura contemporanea, Trento).
Inaugurazione 26 novembre
Galleria dell'Accademia di architettura
Via Canavee, 5 - Mendrisio
Orario: mart-dom 13-18, aperto lunedi 11 gennaio, chiuso dal 23 dicembre al 10 gennaio
Ingresso libero