Galleria di Palazzo del Carmine
Caltanissetta
corso Umberto, 134
0934 74291

Roberto Pedrazzoli
dal 8/6/2002 al 23/6/2002
FAX 0934588537

Segnalato da

kalos comunicazioni




 
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8/6/2002

Roberto Pedrazzoli

Galleria di Palazzo del Carmine, Caltanissetta

Per non perdere il segno: mostra personale a cura di Franco Spena. L'artista presenta una serie di opere dove si evidenzia l'intenzione di dare alla scrittura un'intensa valenza pittorica, di attivarla lungo percezioni sensoriali, di dar corpo al verbo evocante ed espressivo, di fisicizzare la parola in segno visivo, sono semi del forte progetto e della poetica che lo avvia.


comunicato stampa

COMUNE DI CALTANISSETTA
Assessorato alla Cultura

ROBERTO PEDRAZZOLI
PER NON PERDERE IL SEGNO
a cura di Franco Spena

Sarà inaugurata Domenica 9 Giugno 2002 alle ore 18.30 la mostra personale "PER NON PERDERE IL SEGNO" dell’artista mantovano Roberto Pedrazzoli.
Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Bologna, sin dagli anni ’60 partecipa a rassegne d’arte in italia e all’estero. Del suo lavoro si sono interessati tra gli altri: Giorgio Di Genova, Renzo Margonari, Eugenio Miccini, Alberto Cappi, Ida Panicelli. Organizzata dal Comune di Caltanissetta Assessorato alla Cultura in collaborazione con il QAL’AT artecontemporanea, la mostra sarà ospitata presso la Galleria di Palazzo del Carmine.

L’artista presenta una serie di opere dove si evidenzia l’intenzione di dare alla scrittura un’intensa valenza pittorica, di attivarla lungo percezioni sensoriali, di dar corpo al verbo evocante ed espressivo, di fisicizzare la parola in segno visivo, sono semi del forte progetto e della poetica che lo avvia.

L’artista privilegia la tecnica dell’acquerello, dove di quadro in quadro prevale un colore, un evento, formando tasselli cromatici, dove il segno e l’immagine si confrontano e i due codici convivono quali linguaggi. Perché l’acquerello o le tinte pastello dai timbri leggeri appaiono, più che supporti, materie sospese che potrebbero essere trapassate dai segni che sganciati dalla struttura delle parole, pittoricamente si dispongono sulla pagina per un informe decomporsi che potrebbe presagire alla formazione di nuove parole, di nuovi testi. Perché proprio sul testo, spesso, agisce l’opera di scardinamento che Pedrazzoli mette in atto.
La deframmentazione della frase, di un enunciato, di un’espressione poetica, procede per una riduzione a tessere che, mentre ne sminuzza il senso, riconduce la parola a una serie di segni, di gesti, di guizzi nel colore su una superficie che potrebbe dilagare per sbordamenti che potrebbero invadere altre dimensioni ed altri spazi; persino tornare nella dimensione dalla quale proviene per ricomporre il discorso.
Quello di Pedrazzoli è allora il gesto che riscrive la parola attraverso la sua disgregazione, attraverso un understatment segnico, che conduce forse in origine il suo porgersi, quasi materia, respiro senza forma, per ritrovare nella indefinibilita, nella 'infinità', direbbe Schiller, le ragioni del suo esistere. Testo critico a cura di Franco Spena.

Inaugurazione domenica 9 giugno 2002 ore 18.30

Galleria di Palazzo del Carmine, Piazza Garibaldi, Caltanissetta

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