Skin Gallery
Brescia
contrada Soncin Rotto, 1
030 2403263 FAX
WEB
Claus Laus
dal 27/11/2009 al 22/12/2009
martedi-sabato 15.30-19

Segnalato da

Skin Gallery




 
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27/11/2009

Claus Laus

Skin Gallery, Brescia

Family day. In mostra giganti oggetti imbottiti che fungono da sculture, cuscini e/o giocattoli sessuali utili sia per l'arredamento delle diverse abitazioni, sia per il soddisfacimento virtuale del bisogno sessuale.


comunicato stampa

a cura di Giampietro Guiotto

L’arte di Claus Laus consiste nella realizzazione in scala gigante di oggetti imbottiti che fungono da sculture, cuscini e/o giocattoli sessuali utili sia per l’arredamento delle diverse abitazioni, sia per il soddisfacimento virtuale del bisogno sessuale represso. Le installazioni di oggetti morbidi, apparentemente familiari e domestici, si trasformano, grazie all’arte, in luoghi dell’assurdo e del ridicolo, nei quali ogni creazione segnala l’impossibilità al funzionamento e l’estraneità alla realtà consueta del quotidiano.

I grandi peni, vagine o seni imbottiti, carichi di paillettes, veli e tessuti sgargianti, mimano la seduzione dei mobili, degli accessori d’arredamento e dei gadgets, ma, nella simulazione del pezzo artistico unico da esibire nella società elitaria, l’unica che si occupa seriamente di arte, essi ricadono nell’estetica del trash e della pornografia più scadente. Le sue opere, infatti, sembrano mutuate dal mondo dei porno shops e dalle sartorie artigianali dismesse dall’industria o da una presunta pinacoteca di un ospedale psichiatrico.

L’arte riesce, dunque, a farsi gioco di ogni censura della coscienza collettiva, liberando l’immaginario da falsità ideologiche e costrizioni di pensiero. Ogni scultura fallica può comporsi indifferentemente di organi femminili o maschili, fino a generare la transcorporeità, la transessualità e la trans- formabilità. Nell’installazione, ogni opera funge da simulacro o forma del desiderio mancato, visualizzazione di ciò che è assente alla vita piena dell’individuo, incapace ormai di distinguere nettamente amore e sesso, sacro e profano, normalità e trasgressione, perversione e follia, malattia e salute, corpo integro e protesi, bisogno naturale e bisogno artificiale indotto dalla società consumistica.

Nelle articolazioni visive esilaranti, il lavoro di Claus Laus fornisce una risposta sorvegliata alla condizione alienata dell’uomo contemporaneo, esprime la difficoltà e la complessità umana di affrontare i bisogni primari, quali il cibo, la casa, il sesso e l’affetto.

Inaugurazione 28 novembre ore 18

Skin Gallery
contrada Soncin Rotto, 1 - Brescia
Orario: martedi-sabato 15.30-19
Ingresso libero

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