Osservatorio#1 e #2. Le opere di Soggiu attingono al revival degli anni Ottanta, al ritorno della pittura che trita, come in un frullatore, immagini, stili, tecniche. Nella personale di La Vaccara dal titolo Magic Windows alcune recenti sculture in cartapesta, metafora della condizione umana.
Osservatorio#1 [VOL.4]
a cura di Alberto Zanchetta
SISTEMI DI CONTEMPORANEO è un progetto culturale dedicato all’arte contemporanea promosso e organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza che intende coinvolgere i parchi, le piazze, le vie e gli edifici della città.
Nell’ambito dei SISTEMI DI CONTEMPORANEO si inserisce la programmazione di EPIDE®MIE, rassegna curata da Alberto Zanchetta che presenta il progetto Osservatorio. In attesa della riapertura della Basilica e del Salone Grande, un segnale “di lavori in corsi” arriva dall’interno dello stesso edificio. Nel loggiato saranno infatti allestite una decina di vetrine, come fossero le bacheche di un piccolo museo sotto vetro. Si tratta di una sorta di esposizione en petit che sarà propedeutica ai futuri eventi e alle grandi rassegne che si realizzeranno nella Basilica. La rassegna prevede due location: la prima, Osservatorio#1, è dedicata ad una ricognizione sulla pittura e sul disegno; la seconda, Osservatorio#2, è dedicata alla scultura e all’installazione. La programmazione dei due spazi si svolgerà in parallelo e ospiterà durante tutto l’arco dell’anno otto mini-personali, ognuna delle quali è legata al tema dell’ibridazione..
Mauro Soggiu
La rassegna dedicata al disegno e alla pittura volge al termine con le opere di Mauro Soggiu, che per l’occasione presenta dipinti su tela e su carta realizzati durante i suoi soggiorni newyorkesi. Da alcuni anni Soggiu vive regolarmente negli States, humus culturale che l’ha portato a riflettere sulla società d’oltreoceano e sul loro sfrenato consumismo, di cui ha deciso di mettere a nudo le nevrosi (le pillole o gli alimenti che ricorrono spesso nei quadri alludono all’ossessione alimentare e all’abuso di farmaci da parte degli americani).
Soggiu si è inoltre interrogato sul realismo dell’oggetto-immagine che ambisce alla tautologia, immagine che vuole cioè significare se stessa attraverso il significante; proprio per questo motivo l’artista decide di dipingere una Coca-cola con il timbro della Coca-Cola, il Crysler con il timbro del Crysler, etc., fomentando quell’ambiguità che è anche attualità dell’identità pittorica. Ogni immagine vive nata da se stessa, per consistenza, per stratificazione, impressa sulla tela dagli inchiostri che imbevono il caucciù. Tutt’intorno degli arcobaleni concentrici, un “colore ovale” dalle tinte vivaci e nitide che sembra voler ipnotizzare lo spettatore, risucchiandolo all’interno del quadro. Le opere di Mauro Soggiu attingono al revival degli anni Ottanta, al ritorno dell’ars picta che trita – come in un frullatore – immagini, stili, tecniche. Ed è con la stessa libertà che l’artista rinuncia a porsi il problema di dover tradire la figurazione con l’astrazione, l’una e l’altra dominando la scena, enfatizzando l’impatto visivo della propria controparte.
Mauro Soggiu è nato a Fossano (CN) nel 1975, vive e lavora a New York e Milano.Principali esposizioni personali: 2007 - Trip Royale, Galleria delle Battaglie, Brescia; Open studio March Art, Brooklyn, New York (USA); 2005 - Derniére, Galleria delle Battaglie, Brescia; 2004 - Luna park, Obraz, Milano.Principali esposizioni collettive: 2009 - Instant Book, Italian Artists in New York, ISCP Brooklyn, New York (USA); 2008 - The Fab 11, Galleria delle Battaglie, Brescia; 2007 - Armi e Bagagli, Galleria il Torchio Costantini, Milano; Jolly Good Time, Galleria Aus 18, Milano; Moussem Culturel Intenational, Assilah (Marocco); 2006 - Arte è Pensiero, Palazzo Tè, Mantova; 2005 - Il serafico succedaneo, Galleria Carini, S. Giovanni Valdarno-Arezzo; Premio Morlotti, Imbersago-Bergamo.
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Osservatorio#2 [VOL.4]
Filippo La Vaccara
Si conclude la rassegna dedicata alla scultura e all’installazione con la personale di Filippo La Vaccara dal titolo “Magic Windows”. Magico, immaginifico, fantastico, fiabesco sono aggettivi che ben si attagliano a descrivere la poetica dell’artista, le cui opere sono vere e proprie epifanie: apparizioni che prendono forma (di animali o di persone) in un’atmosfera ovattata e assurda. In mostra alcune recenti sculture in cartapesta che sono metafora della condizione umana; si tratta di sculture leggere, quasi inconsistenti, fatte di vuoto, che mettono in evidenza il proprio aspetto artigianale, quel “fatto a mano” che esprime una naïveté sempre, profondamente, intellettualizzata. Il senso di sospensione di questi lavori risponde alla necessità di materializzare un’idea nella forma più semplice e immediata, libertà di sintesi che si attiene più al concetto che né al realismo. «Questa semplificazione estrema – precisa l’artista – è una distillazione dell’immagine che avviene in maniera naturale.
Un dipinto, così come una scultura, è a mio avviso un modo per riordinare le idee del mondo». A fianco delle sculture imbevute di colore, un grande quadro di due metri per due poggia a parete, puntellandosi su delle zeppe in legno. Il carattere installativo del dipinto, il cui soggetto sembra una scultura a due dimensioni, dialoga perfettamente con le cartapeste dipinte, che all’interno hanno un fil di ferro (la cosiddetta “anima”) che non è altro che un disegno tridimensionale. Questo scambio interdisciplinare è una costante della ricerca artistica di Filippo La Vaccara, il quale pare ricordarci che “tutto è transitorio”. In occasione della manifestazione “Vie di fuga”, che si svolgerà a Vicenza dal 15 al 17 gennaio 2010, il finissage di Filippo La Vaccara sarà accompagnato dall’estemporanea presenza di sculture gonfiabili, che saranno “liberate” nella Piazza dei Signori.
Filippo La Vaccara è nato a Catania nel 1972, vive e lavora a Milano. Principali esposizioni personali: 2009 - La trama invisibile, Galleria Claudia Gian Ferrari e The Flat Massimo Carasi, Milano; Travel, Centro per l’Arte Contemporanea Bannata, Enna; 2007 - Capsized!, The Flat Massimo Carasi, Milano; 2004 - Il corso delle cose, The Flat Massimo Carasi, Milano; Maya: illusione, Marco Canepa Gallery, Milano; 2002 - Laboratorio, Ex Granaio, Fondazione Orestiadi, Gibellina (TP); 2001 - Filippo La Vaccara, Galleria Salvatore+Caroline Ala, Milano
Principali esposizioni collettive: 2009 - Flower power, Villa Giulia, Verbania; New Italian Epic, Brown, Milano; 2008 - Arrivi e partenze, Mole Vanvitelliana, Ancona; 2006 - Getting on mother's nerves, Psycological drama and contemporary drawing, Mother's Tankstation, Dublino (Irlanda) - Allarmi, Caserma De Cristoforis, Como; 2005 - Talk to the city, Fabbrica del vapore, Care of, Milano; 2004 - Per amore, Montevergini, Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Siracusa.
Immagine: Filippo La Vaccara, Untitled, 2009
carta, gesso, pittura acrilica,
filo e rete metallici, cm 112x96x28
info Assessorato alla Cultura
tel. 0444 222122 - 222114
uffmostre@comune.vicenza.it
Inaugurazione 28 novembre 2009
Loggiato della Basilica Palladiana
piazza dei Signori, Vicenza
orario continuato