Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Monfalcone (GO)
piazza Cavour, 44
0481 494369 FAX 0481 44480
WEB
Due mostre
dal 3/12/2009 al 9/1/2010
merc-sab 16-19, dom e festivi 10-13, 16-19, chiuso il 25, 31 dicembre e 1 gennaio 2010

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Galleria Comunale di Monfalcone




 
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3/12/2009

Due mostre

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone (GO)

La 'Meglio Gioventu'. Ipotesi sul contemporaneo in Regione' presenta il lavoro di 29 giovani artisti nati o residenti nel Friuli Venezia Giulia che costruiscono una panoramica della creativita' regionale. La personale di Ferruccio Patuna, raccoglie, invece, una sessantina di opere dello scultore, nato e cresciuto a Monfalcone.


comunicato stampa

La Meglio Gioventù - Ipotesi sul contemporaneo in Regione
a cura di Andrea Bruciati, Eva Comuzzi

Venerdì 4 dicembre 2009 sarà inaugurata, presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, la mostra La Meglio Gioventù Ipotesi sul contemporaneo in Regione

La Meglio Gioventù presenta il lavoro di 29 giovani artisti nati o residenti nella nostra Regione, ed è una testimonianza concreta dell’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa nasce dalla rivista ARTE, il mensile di arte e cultura più diffuso in Italia, che dedica nel numero di dicembre uno speciale al Friuli Venezia Giulia: Andrea Bruciati ed Eva Comuzzi hanno selezionato gli artisti costruendo una panoramica umana della creatività regionale.

Estrema periferia, landa di frontiera, margine concreto o piuttosto cantiere, fucina, laboratorio per la sperimentazione di nuovi modelli politici e sociali: la Regione che chiude la pianura padana prima che si apra ai Balcani è questo e molto altro, anche per quanto concerne l’arte che si sta elaborando. D’altronde se la ricerca tende a spostare di continuo il limes, a superare il confine del proprio ambito di competenza, quale miglior luogo, se non questo geograficamente decentrato, può accogliere la sfida?

In realtà le espressioni legate all’urgenza del contemporaneo non hanno mai avuto vita facile per queste terre dalla stolida concretezza e dalle enormi potenzialità, dove alla piccola impresa diffusa si affiancano, fortunosamente, istituzioni e rassegne interessate ad un’operazione di ricerca, di studio, alla formazione di una nuova sensibilità estetica. Inutile dire che la Cultura può diventare anche business a patto che vi sia una diffusa esigenza del bello e che questa vada costruita attraverso ‘un’educazione permanente’, un coinvolgimento costante che non trova però riscontro in un tessuto verificabile, dove rare sono le occasioni di sinergia tra musei e gallerie, fra imprese ed enti, al fine di realizzare un percorso capace di creare delle dinamiche attive.

In queste terre non è semplice ‘fare l’artista’ ne tanto meno promuoverlo. Eppure anche qui vi sono segnali che indicano una trasformazione ed evoluzione in atto: grazie a dei presidi sempre distanti dai centri ‘convenzionali’ si muove una attenzione ed un interesse inatteso, che parte dalle generazioni più giovani e dinamiche, dove il contemporaneo acquista un senso diverso, dove le rassegne e gli approfondimenti sullo status dell’arte vanno forse al di là della mera curiosità o evento.

Gli artisti in mostra: Carlo Andreasi, Matteo Attruia, Antonio Bardino, Michele Bazzana, Ludovico Bomben, Stefano Calligaro, Mattia Campo dall'Orto, Vanessa Chimera, Marco Citron, Teresa Cos, Elena Del Fabbro, Marina Ferretti, Elio Germani, Chris Gilmour, Stefano Graziani, Andrea Kvas, Federico Maddalozzo, Marotta & Russo, Francesca Martinelli, Maria Elisabetta Novello, Andrea Pertoldeo, Anna Pontel, Daniele Puppi, Serena Salvatori, Michele Spanghero, Teho Teardo, Federica Valvassori, Mauro Vignando, Debora Vrizzi

VISITE GUIDATE a cura di Eva Comuzzi
Mercoledì 16 dicembre ore 17.00
Mercoledì 23 dicembre ore 17.00

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Ferruccio Patuna

La città di Monfalcone rende omaggio ad un grande scultore figlio della sua terra, Ferruccio Patuna, presentando un’importante mostra personale che raccoglie una sessantina di opere di questo grande artista.

Nato a Gradisca d’Isonzo nel 1886, Patuna si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1907, lavorò a Roma e Firenze al fianco di grandi artisti e partecipò alla realizzazione del monumento a Vittorio Emanuele II a Roma.

Il linguaggio di Patuna è quello della tradizione accademica, la sua maniera si riallaccia a forme ancora ottocentesche, pur rilevando una certa attenzione verso soluzioni moderne che guardano soprattutto a Medardo Rosso. La sua prima opera pubblica è il busto a Carlo Goldoni per il teatro Sociale di Gradisca, che rievoca la garbata e bonaria ironia della celebre statua di Goldoni realizzata nel 1884 dal suo maestro Dal Zotto per il campo San Bartolomeo di Venezia. Era la statuaria tipica della fine del secolo scorso, quando il moto verista aveva imposto nuovi tempi ed elaborato un nuovo linguaggio che decretava la fine delle forme tornite, levigate e morbide dell’età neoclassica e del primo-romantismo.

La vena di verismo sociale acquisita negli anni accademici è come un filo rosso che percorre tutta l’opera di Patuna, un modo di sentire la forma plastica che rivela la contraddizione ed il compromesso tra un certo atteggiamento di ribellione nei confronti delle palesi ingiustizie sociali e il sentimento di rassegnazione ispirato dalla dottrina cristiana, alla compassione e alla fratellanza. Questo verismo emendato porta Patuna a creare personaggi “veri” ma serafici, popolari, illuminati da dignitosa rassegnazione, una sorta di “vero” trasfiguratodall’idealità.

Appartato e schivo, nel tranquillo ritiro del suo studio a Monfalcone, circondato dal verde, Ferruccio Patuna, negli anni Trenta e Quaranta, trova una sua dimensione modellando creta e cera, figure di carattere dichiaratamente decorativo e narrativo, consolanti ( Madre che protegge il figlio, Testa di fanciulla, Conforto, Maternità..)E’ una dimensione “provinciale”, quieta ed intimistica, che si richiama al senso dell’ordine della necessità di uno “scultore e sognatore” – come lo definiva Pedroni nella recensione della mostra di Palazzo Attems del 1947-, le cui opere “sono sculture pacate e buone, momenti di vita familiare – Le amiche -, attimi di abbandono nel sogno – Penosa - ;espressioni di misticità sentita umanamente – Frate -, lirica o frammenti di lirica fermati con la scultura” (Messaggero Veneto, 6 aprile 1947)

Durante l’inaugurazione verrà presentato anche il catalogo della mostra, un’importante pubblicazione che propone, oltre alle opera in mostra, anche le grandi sculture da esterno.

Inaugurazione venerdì 4 dicembre ore 18.30

GC. AC. Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone
piazza Cavour 44
orari: da mercoledì a sabato 16 > 19
domenica e festivi 10 > 13 / 16 > 19, chiuso il 25, 31 dicembre e 1 gennaio 2010
Ingresso libero

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