La fiaba nella pittura. Dipingere e' per l'artista "liberta' assoluta, gioco, volo dalle cose comuni, rifugio insieme con la musica dove ritemprare le forze, confessare ansie paure e malinconie".
Dipingere è libertà assoluta, gioco, volo dalle cose
comuni, rifugio insieme con la musica dove ritemprare
le forze, confessare ansie paure e malinconie.
Dipingere è distanziarsi ed in virtù di ciò è un riappro-
priarsi e rinnovare giorno per giorno il desiderio di vivere
la bellezza l’allegria il colore del mondo, le storie che hai
inventato ed inventerai, meravigliarsi delle cose che
esistono e non esistono.
Dipingere e suonare sono
l’infanzia eterna: fantastiche immagini senza parole
fuori del tempo,momenti di magia che si cristallizzano in
una luce immota, lande remote e montagne incantate
sotto infiniti silenzi lunari, enormi quinte di scene marine
che affidano alle onde segni di ricordi e di forti passioni,
città lontane emergenti dall’acqua illuminate da
misteriosi pianeti, alberi danzanti quasi stregoni della
notte lungo sentieri che sono invito ad andare , fiumi di
sete di colori crepitanti e stoffe gemmate che si attorci-
gliano in mille forme sotto cupole avvolgenti di palazzi
damascati, improbabili miscugli di architetture e vestigia
di popoli antichi , pale d’altare bizantine cucite tra linee
rinascimentali e passioni messicane , eccitata visione di
luci trapassanti alla propria estinzione nel profondo buio
della notte. Un mondo perfetto pronto ad accogliere i
vecchi eroi delle fiabe; ma si dovrà aspettare in eterno?
Verranno veramente a trovarci o sono già andati irrevo-
cabilmente via? le fate e i maghi e i cavalli alati cavalcati
dalle belle addormentate, sono sicura, sono fuggiti
sconfitti dall’impossibilità dell’Essere una per tutte ..
c’era una volta ... mai lo è stato! ci sono infinite volte :
e gli eroi delle fiabe non sanno e non possono recitare
le innumerate parti del Mondo... poveri eroi, come Dei
sconfitti escono dalla scena e lasciano a noi, soli, il gran
teatro della Fiaba , vuoto, immoto .
Quest’assenza è
sentimento dell’insostenibilità del Puro Sogno, è
coscienza che nella (ir)realtà pur anche delle fiabe non
c’è posto per un unico Tempo,un unico Racconto e il
Viaggio non è mai condiviso: sono io che devo reinter-
pretare i segni, sono io che scopro oltre le montagne le
infinite possibilità dell’esistenza: come Biancaneve non
una ma mille volte sono stato e sarò punto dall’ago
perchè inizi forse a rivivere... in queste Visioni nessun
compagno, sono io che devo salvare me stesso, dietro
la tenda rossa solo mio è lo sguardo sull’Eterno Ritorno
dove Tutto è compiuto ma soprattutto da compiere.
Inaugurazione venerdi 4 dicembre 2009., ore 18
PicaGallery, sala Caroli
vico Vetriera, 16 Napoli