Settima edizione della Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea di Firenze. 650 artisti in mostra nei locali espositivi della storica Fortezza da Basso. In questa edizione gli artisti partecipanti ed i visitatori hanno modo di incontrare, nell'ambito del ricco calendario di conferenze ed eventi collaterali, gli ospiti d'onore 2009: Marina Abramovich e Shu Yong. Marina Abramovic presenta alcune sue opere, Shu Yong presenta invece alcuni dei suoi dipinti della serie Chinese Myths.
a cura di Stefano
Francolini
La
settima
edizione
della
Biennale
dell’Arte
Contemporanea
di
Firenze
sarà
la
Biennale
del
Dialogo
tra
le
civiltà.
L'edizione
2009
ribadisce
con
forza
la
partecipazione
al
programma
delle
Nazioni
Unite
“Dialogo
fra
le
civiltà”
secondo
il
pensiero
espresso
da
Kofi
Annan:
“Io
credo
che
il
dialogo
sia
una
opportunità
per
le
persone
provenienti
da
diverse
culture
e
tradizioni
di
conoscersi
meglio
fra
loro,
sia
che
vivano
negli
estremi
opposti
del
mondo
sia
che
vivano
nella
stessa
strada”.
Dal
5
al
13
dicembre
2009
nello
storico
scenario
della
Fortezza
da
Basso
650
artisti
provenienti
da
tutto
il
mondo
esporranno
più
di
2.000
opere
e
saranno
presenti
alla
mostra
per
uno
straordinario
incontro
tra
culture,
linguaggi
e
stili
diversi.
Artisti
provenienti
da
78
paesi
si
incontreranno
a
Firenze
per
confrontare
le
loro
tecniche
espressive,
rintracciare
tematiche
comuni,
esporre
le
loro
opere
più
recenti.
Alcuni
aspetti
che
maggiormente
colpiscono
gli
artisti
partecipanti
alla
Biennale
sono
la
confluenza
a
Firenze
di
tante
esperienze
artistiche
diverse,
l'apertura
di
un
dialogo
tra
culture
lontane
tra
loro
e
il
semplice
nascere
di
nuove
amicizie
che
sapranno
superare
la
distanza
di
migliaia
di
chilometri.
Le
differenze
linguistiche
vengono
superate
dal
linguaggio
universale
dell'arte.
La
Biennale
si
svolge
sotto
l'Alto
Patronato
del
Presidente
della
Repubblica
Italiana,
con
il
Patrocinio
del
Ministero
per
i
Beni
e
le
Attività
Culturali,
il
Patrocinio
della
Regione
Toscana,
della
Provincia
di
Firenze,
del
Comune
di
Firenze.
Alle
precedenti
inaugurazioni
hanno
presenziato
autorità
e
ambasciatori
di
diverse
nazioni,
accolte
dal
Corteo
Storico
Fiorentino
in
costumi
d'epoca.
Importanti
personaggi
saranno
ospiti
della
Biennale,
come
coloro
che
riceveranno
il
premio
“Lorenzo
il
Magnifico
alla
carriera”
2009:
Marina
Abramovic,e
Shu
Yong.
La
Giuria
Internazionale,
che
assegna
i
premi
ed
i
riconoscimenti
agli
artisti
vincitori
della
mostra,
è
costituita
da:
Pasquale
Celona,
Presidente
della
Biennale,
Firenze,
Italia;
Stefano
Francolini,
storico
dell'arte
già
direttore
coordinatore
C3Super
Ministero
per
i
Beni
e
le
Attività
Culturali,
Italia,
direttore
artistico
della
Biennale
2009;
Piero
Celona,
direttore
generale
della
Biennale,
Firenze,
Italia;
Elza
Ajzenberg,
coordinatrice
del
programma
di
storia
dell'arte
ed
estetica
dell'Università
di
San
Paolo,
Brasile;
Dominique
Edouard
Bacheler,
critico
e
storico
dell'arte,
Parigi,
Francia;
Pang
Bang
Ben,
membro
della
Chinese
Fine
Arts
Association,
consulente
del
Chinese
Oil
Painting
Artists
Institute,
professore
emerito
e
artista,
Cina;
R.B.
Bhaskaran,
past-‐president
della
Lalit
Kala,
National
Academy
of
Art,
India;
Francesco
Buranelli,
direttore
generale
della
Commissione
Pontificia
per
i
beni
della
Chiesa,
Stato
del
Vaticano;
Gregorio
Luke,
critico
d'arte,
esperto
di
arte
dell'America
Latina,
Long
Beach
California,
Stati
Uniti;
Bianca
Laura
Petretto,
curatrice,
giornalista,
esperta
di
arte
moderna
e
arte
orientale,
Italia;
Matty
Roca,
curatrice,
museografa,
storica
dell'arte,
Cancun,
Messico;
Gerfried
Stocker,
direttore
artistico
Ars
Electronica,
Linz,
Austria;
Rosa
Tejada
educator
del
Metropolitan
Museum,
New
York,
Stati
Uniti;.
Il
Comitato
Scientifico
della
Biennale
seleziona
gli
artisti
partecipanti
nelle
categorie
di:
pittura,
scultura,
grafica,
mixed
media,
installazioni,
fotografia
e
arte
digitale.
Gli
artisti
vengono
scelti
in
base
al
loro
talento,
senza
pregiudizi
di
stile
o
di
corrente
e
non
vengono
inquadrati
nell'ottica
di
rappresentare
il
proprio
paese.
Dalle
testimonianze
degli
stessi
artisti
è
emerso
che
la
Biennale
di
Firenze
è
una
delle
mostre
più
democratiche,
perché
lascia
agli
artisti
la
scelta
delle
opere
da
esporre
e
ad
ognuno
lo
stesso
spazio
a
disposizione.
Tra
gli
artisti
che
hanno
ricevuto
nelle
precedenti
edizioni
il
Premio
Lorenzo
il
Magnifico
possiamo
ricordare
David
Hockney,
Christo
e
Jeanne
Claude,
Richard
Anuszkiewicz,
Gilbert
and
George.
Nell'edizione
del
2001
il
Principe
Carlo
ha
esposto
alcuni
dei
suoi
acquerelli.
Nel
2003
David
Hockney
ha
tenuto
una
conferenza
sugli
strumenti
ottici
degli
artisti
del
Rinascimento.
Molte
personalità
hanno
espresso
il
proprio
apprezzamento
per
le
opere
esposte
alla
Biennale,
da
Carla
Fracci
a
Mario
Luzi,
da
Ferruccio
Soleri
a
Marta
Marzotto.
Nel
2003
i
Laboratori
di
Restauro
dei
Musei
Vaticani
hanno
portato
preziose
testimonianze
dei
loro
interventi
di
restauro
sul
patrimonio
artistico
mondiale.
Nella
stessa
edizione
è
stata
premiata,
quale
simbolo
della
creatività
italiana
nel
mondo,
la
Ferrari,
che
ha
portato
splendidi
esemplari
delle
auto
più
famose.
La
Biennale
è
sempre
uscita
dalle
mura
della
Fortezza
da
Basso,
sede
dell'esposizione,
coinvolgendo
la
città
di
Firenze
e
il
suo
comprensorio,
con
installazioni
e
sculture
come
quelle
di
Casagrande
&
Rintala,
Fred
Eversley,
Robert
Holmes,
Mehves
Demiren,
Virginia
Sé,
Carole
Feuerman,
Karin
Giusti,
Sumio
Inoue,
Sietze
Groenewold,
Les
Christensen,
per
citarne
solo
alcuni,
nelle
piazze,
nei
caffé,
nelle
chiese,
nella
stazione
e
nell'aeroporto
di
Firenze.
Eventi
collaterali,
conferenze
e
performances
animano
i
giorni
della
Biennale,
che
ha
richiamato
nell'ultima
edizione
oltre
10.000
visitatori.
Ogni
giorno
della
Biennale
è
contrassegnato
da
eventi
collaterali
come
le
conferenze
tenute
in
passato
da
R.B.
Bhaskaran,
Gregorio
Luke,
Paul
Lorenz,
Mario
Luzi,
David
Rubin,
Rosa
Tejada,
Maurizio
Vanni.
Premio
“Lorenzo
il
Magnifico
alla
carriera”
a
Marina
Abramovic
La
Biennale
Internazionale
dell’Arte
Contemporanea
di
Firenze
dedica,
come
è
consuetudine,
il
premio
“Lorenzo
il
Magnifico
alla
carriera”
a
note
personalità
della
cultura
artistica
contemporanea
internazionale
che
si
sono
particolarmente
distinte
e
continuano
a
distinguersi
con
il
loro
operare.
La
VII
Biennale
Internazionale
dell’Arte
Contemporanea
di
Firenze
conferisce
il
premio
“Lorenzo
il
Magnifico
alla
carriera”
a
Marina
Abramovic,
una
delle
più
importanti
ed
interessanti
performer
contemporanee.
Di
origine
jugoslava,
attiva
dagli
anni
’70
del
secolo
scorso
con
una
serie
di
memorabili
performances,
nelle
quali
il
corpo
dell’artista
è
materia
dell’opera
ed
è
elemento
centrale
della
sua
ricerca
sui
limiti
della
fisicità
umana,
Marina
Abramovic
la
sperimenta
attraverso
la
violenza
sul
suo
corpo
d’artista
con
il
rischio
della
presenza
e
dell’uso
anche
di
oggetti
pericolosi
“Sul
tavolo
ci
sono
settantadue
oggetti
che
possono
essere
usati
a
piacimento
su
di
me.
Io
sono
l’oggetto”
(Studio
Morra,
Napoli,1974),
coinvolgendo
sempre,
realmente
il
pubblico,
come
ad
esempio,
nella
famosa
performance
Imponderabilia
(Galleria
d’Arte
Moderna,
Bologna,
1977),
realizzata
con
l’artista
tedesco
Ulay
(Uwe
Laysiepen),
con
il
quale
ha
un
sodalizio
artistico
dal
1976
e
dal
quale
si
dividerà
nel
1989
al
termine
della
loro
performance
‘Great
Wall
Walk’:
il
loro
incontro
alla
metà
della
grande
Muraglia
cinese,
lunga
2000
chilometri,
dopo
un
percorso
durato
novanta
giorni.
Mediante
la
sperimentazione
dei
limiti
fisici
e
psicologici
della
sua
esistenza,
Marina
Abramovic
sopporta
la
sofferenza,
la
fatica,
la
paura
e
il
pericolo
nella
ricerca
di
trasformazioni
della
propria
sfera
emozionale
e
spirituale.
Marina
Abramovic
ha
presentato
e
presenta
il
suo
lavoro
con
fotografie,
suoni
e
video
in
numerose
esposizioni
personali
e
collettive
in
Europa
e
negli
Stati
Uniti.
Dal
1991
insegna
in
Germania
presso
la
Hochschule
fur
Bildende
Kunste
di
Braunschweig.
Nel
1997
alla
XLVII
Biennale
di
Venezia
ha
ricevuto
il
Leone
d’oro
per
‘Balkan
Baroque’,
otto
ore
di
performance,
durante
le
quali
Marina
Abramovic
pulisce
cento
femori
di
mucca,
azione
che
diviene
simbolo
per
cancellare
le
efferatezze
che
i
suoi
connazionali
hanno
commesso
nei
conflitti
etnici,
balcanici
degli
anni
’90.
Questa
sua
opera,
unitamente
alle
performances
‘The
Hero’
(2001),
‘Count
on’,
‘Nude
with
Skeleton’
(2003)
e
‘Balkan
Erotic
Epic’(2005),
ha
fatto
parte
della
sua
mostra
dal
titolo
“Balkan
Epic”,
tenutasi
all’Hangar
Bicocca
di
Milano
nel
2006.
Nel
2003
Marina
Abramovic
ha
ricevuto
il
New
York
Dance
and
Performance
Award
The
Bessies
per
‘La
Casa
con
vista
sull’Oceano’
una
performance
di
dodici
giorni
alla
Galleria
Sean
Kelly
di
New
York.
Nel
2005
ha
presentato
al
Guggenheim
Museum
di
New
York
una
serie
di
performances
dal
titolo
‘Seven
Easy
Pieces’.
Le
opere
di
Marina
Abramovic
sono
presenti
nelle
più
importanti
collezioni
d’Arte
contemporanea
del
mondo.
Stefano
Francolini
Direttore
Artistico
VII
Biennale
Ufficio Stampa Studio Abba: info@studioabba.com
Inaugurazione 5 dicembre ore 11
Fortezza da Basso
Piazza Adua, 1 - Firenze
Orario: 10-20
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8