Marius Bercea
Alika Cooper
Bryson Gill
Kate Lyddon
Allison Shulnik
Jakob Tillman
George Young
7 giovani pittori internazionali: Marius Bercea, Alika Cooper, Bryson Gill, Kate Lyddon, Allison Shulnik, Jakob Tillman e George Young. La mostra mette insieme artisti di nuova generazione i quali, nonostante abbiano sviluppato una propria linea pittorica, sono accumunati da un'atmosfera intimistica di micro-narrativa.
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La Galleria Davide Di Maggio presenta, in collaborazione con la Galleria Studio Legale, dal 10 Dicembre al 9 Febbraio 2010 la mostra colletiva “Close to Home” con i lavori di sette giovani pittori internazionali: Marius Bercea, Alika Cooper, Bryson Gill, Kate Lyddon, Allison Shulnik, Jakob Tillman e George Young.
La mostra mette insieme artisti di nuova generazione i quali nonostante abbiano sviluppato una propria e contraddistinta linea pittorica individuale, presentano una caratteristica che accomuna e pervade l'intera loro opera ossia un'atmosfera intimistica di micro-narrativa.
I delicati dipinti di Marius Bercea traggono ispirazione da ciò che egli definisce “an intensely personal archive”. Fotografie di famiglia, ritagli di giornale e gli stessi suoi ricordi d'infanzia nella Romania sotto il regime comunista. I personaggi che egli dipinge nelle tele sembrano pervadare lo spazio piuttosto che abitarlo.
Sempre alla memoria si rifanno i lavori di Kate Lyddon. Il suo mondo è popolato da clown e funamboli, personaggi fittizi che si pavoneggiano e volteggiano attraverso la tela o la carta in accordo con la melodia di un mondo immaginario. I loro volti sono deformati, i sorrisi sguaiati e distorti, gli sguardi sono vuoti, le prospettive ribaltate, le situazioni descritte sono tragicomiche e surreali.
Alika Cooper predilige i ritratti di attrici degli anni Cinquanta che scarica da internet e immagini di paesaggi americani che hanno forgiato la sua memoria. Dopo un minuzioso e attento esame sceglie solo quelli che più la intrigano e comincia a dipingerli. Lei investiga l’influenza socialmente contagiosa di una manciata di personaggi famosi classici e contemporanei quali attrici come Greta Garbo, Ann Bancroft, Joan Crawford ecc, e con la sintesi di una tavolozza opaca su carta color della terra, cerca di catturarne disegno dopo disegno la loro aura. Non c'è mai un orizzonte nel loro mondo se non quello interiore; nessun contesto li circonda. La sua vuol essere una critica verso il mondo mediatico, che tanta influenza ha sull’immaginario della società attuale.
I disegni e i quadri di Bryson Gill riflettono un mondo basato su soggetti surreali. La sua delicata estetica ricorda la tradizione romantica americana dei primi paesaggisti anche se l´artista infonde nella sua opera nuova linfa grazie ad una profonda penetrazione psicologica creando nuovi spazi di riflessione interiore. I suoi lavori sono dominati da un singolare silenzio. E’ come se forzasse il tempo a fermarsi per mostrare all’osservatore elementi e segreti del mondo circostante che altrimenti non coglierebbe rivelando il modo in cui relazionarsi e interagire con loro.
George Young raccoglie immagini, le riassembla e le riordina a seconda del contesto. Per lui le immagini sono come le parole che si possono combinare in una miriadi di modi creando ogni volta una narrativa diversa. Al contrario del linguaggio che è lineare sono tridimensionali, e si fondono con lo spazio che le circonda, creando, a seconda del punto in cui le si guarda, nuovi slittamenti di significato. I suoi lavori sono su carta, senza telaio e fragili. Superfici contro gli oggetti stessi (i telai) che sembrano intercambiabili, e vengono dislocati nello spazio, a volte come cornici delle stesse carte, altre come dei veri e propri oggetti.
Allison Schulnik nei suoi dipinti trae ispirazione oltre che dalla tradizione pittorica, dai film, i cartoni animati, i vecchi fumetti di Disney degli anni Trenta e dalle fiabe. Alison Schulnik ha creato un suo stile ben definito usando delle pennellate spesse e corpose di colore ad olio. Il risultato sono tele molto materiche, dipinte in un caos controllato – spesso su scala epica – nelle quali risiedono i suoi personaggi.
I quadri di Jacob Tillmann sono ricchi di umorismo e lo si capisce dai titoli. Paesaggi domestici come gli interni di una casa magicamente si trasformano in spazi visionari: caverne con pitture rupestri sulle pareti o stanze di sapore barocco con carte da parati molto eccentriche. La tela diventa per l'artista lo schermo su cui proiettare le proprie ancestrali fantasie e paure.
Inaugurazione 10 dicembre ore 18.30
Galleria Davide Di Maggio (nuova sede)
Viale Monza, 10 - Milano
Orario: lun-sab 10 - 12.30 / 15 - 19.30
Ingresso libero
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Gallery Davide Di Maggio in cooperation with gallery Studio Legale is glad to present the group show “Close to Home”. The exhibition puts together a new generation of artists who have each developed an individual personal pictorial language but share a common feature that join and pervade their own work; that of an intimate atmosphere of micro-narrative.
Marius Bercea draws inspiration for his lively and engaging figurative paintings from what he describes as “an intensely personal archive”: family photographs, newspaper clippings, tales from his family’s history and his own memories of growing up in Romania under the Communist regime. The characters he paints on his canvas seem to pervade the space instead of inhabiting it.
Similarly the works by Kate Lyddon refer to her own memories. Lyddon's paintings are predominantly occupied by fictitious characters. Dancers, trapeze artists and performers strut and swing across the canvas or paper to the tune of the artist's imagined second life. Their faces are deformed, their smiles are distorted and coarse, their glances are empty, the perspectives are reversed, the situations depicted are tragicomic and surreal.
Delicately painted portraits of famous women are a romantic focus in the works of Alika Cooper. She investigates the socially infectious personas of a handful of celebrities, classic and contemporary, including women as widely revered as Greta Garbo, Anne Bancroft, Joan Crawford et al. With the understated synthesis of an opaque, neutral gouache palette on earth-toned printmaking paper, she harnesses sketch by sketch the transforming aura of Hollywood stars. Alika’s work comes at an important time when media focus on celebrity is pervasive and highly influential throughout our society today.
Bryson Gills’s drawings and paintings reflect a surreal subject based world, in which the delicate aesthetics are reminiscent of the traditions of earlier landscape and interior studies. The works are dominated by a peculiar, almost scary silence. It is as if he forces time to stop, so as to show us unobserved elements and secrets in the world around us, and to reveal how we relate to and interact with them. Gill simultaneously masters the Romantic landscape painting whilst giving life to the genre by infusing his work with a new psychology and creating space for self reflection.
George Young collects, edits, reproduces and assembles images of cultural artefacts, ephemera and literary fiction. The paintings are simplified and estranged from their previous contexts and coupled with precise, formal structures that extend and respond to the painting environment.
The meaning of an image is altered by its context and the method of its reproduction. “What I want to do is present a set of propositions, some ambiguous in themselves, some evident, which can combine in myriad ways - like words – to create new narratives, except unlike language it is not linear, but three dimensional, and when perceived from different angles, will be viewed through different frames of reference”.
Allison Schulnik´s paintings are influenced by films, animation, cartoons, old Disney ephemera from the thirties, and fairy tales. She creates her distinctive style by using old worn brushes and thick globs of paint. The resulting canvases depict a controlled chaos that is often on an epic scale in which her characters may reside.
Jacob Tillmann´s paintings are rich with humour. Domestic landscapes like interiors of houses magically transform themselves in visionary spaces: caves with prehistoric rock paintings on the wall or baroque rooms with very eccentric wallpapers. The canvas becomes the screen on which the ancestral fantasies and fear of the painter are projected.
Opening 10 december 6.30pm
Galleria Davide di Maggio
viale Monza 10 - 20127 Milano
Opening hours: Mon. - Sat. 10a.m - 12.30 p.m. / 3 - 7.30 p.m.
free admission