Huan individua nel corpo lo strumento ed il metodo di conoscenza della realta' che lo circonda, rendendolo protagonista delle proprie performance. Malcolm McLaren, internazionalmente noto per avere ideato e creato la celebre band inglese dei Sex Pistols, presenta 'Paris: Capital of the XXIst century', un'opera video recente; infine in mostra una serie di dipinti di Miltos Manetas, esposti nella mostra Unconditional Love dell'ultima Biennale di Venezia.
Con questa mostra, Galleria Pack riunisce per la prima volta assieme tre grandi
personalità del contemporaneo. Seppure attraverso linguaggi e metodologie
differenti, Huan, McLaren e Manetas sono portatori di una grande forza comunicativa
ed innovativa che caratterizza e rende unica la loro ricerca. Zhang Huan individua
nel corpo lo strumento ed il metodo di conoscenza della realtà che lo
circonda, rendendolo protagonista indiscusso delle proprie performance.
L'opera presentata mostra è il museum size di Family Tree, opera che ha
contribuito a rendere il lavoro dell'artista conosciuto internazionalmente e
che è entrata nelle collezioni di importantissime istituzioni tra cui il
Centre Pompidou di Parigi. Il lavoro incarna perfettamente la poetica del linguaggio
di Zhang Huan. Il volto dell'artista, seguendo l'arco di un'intera
giornata, si trasforma in una sorta di tela sulla quale sono
dipinti ideogrammi che raccontano un'antica leggenda famigliare cinese. Il
corpo diventa linguaggio, prova dell'identità culturale
dell'individuo, istante privilegiato in cui lo spirituale si rende
tangibile.
In mostra sarà inoltre presentata Paris: Capital of the XXIst century, opera
video recente di Malcolm McLaren. Internazionalmente noto per avere ideato e creato
la celebre band inglese dei Sex Pistols, Malcolm McLaren ne divenne manager e ne
curò lo stile e l'immagine pubblica dando vita a quel movimento
giovanile che avrebbe preso il nome di "punk". I suoi inizi lo vedono
studente di pittura e disegno presso il Martin's College of Art di Londra, e
pochi anni più tardi lo ritroviamo, insieme alla moglie Vivienne Westwood, a
dirigere e disegnare abiti per una delle più note boutique inglesi. Durante
la sua lunga carriera, McLaren è stato fashion designer, cantante, performer,
produttore, e manager di diversi gruppi musicali, dimostrando che le ideologie ed i
metodi delle avanguardie artistiche dell'ultimo secolo possono essere
applicate alla vita quotidiana ed in particolare al mondo del
la musica.
Infine, con una serie di dipinti esposti nella recente mostra Unconditional Love
dell'ultima Biennale di Venezia, troviamo il lavoro di Miltos Manetas. Artista
di origini greche, fa del web e di Internet il suo principale campo di interesse
tanto da essere considerato il primo artista ad essere riuscito a presentare alla
Biennale di Venezia un padiglione interamente dedicato all'universo digitale:
The Internet Pavillon, che indaga il difficile rapporto tra arte ed universo web.
Manetas fa della predilezione per la tecnologia motivo della poetica della sua
produzione pittorica. I suoi quadri rappresentano cavi, monitor, e persone intente a
maneggiare joystick e tastiere, il tutto inquadrato in un ambiente scarno e desolato
che ricorda da vicino le opere di Edward Hopper. Manetas non mostra mai il gioco in
cui sono impegnati i suoi personaggi, nè quali immagini essi abbiano di
fronte, ma si concentra sull'interfaccia u
omo-computer, collocando la sua ricerca nella secolare tradizione pittorica delle
scene di genere che ritraggono l'uomo nel suo ambiente.
Zhang Huan è nato in Cina e oggi vive tra New York e Shangai. I suoi inizi lo
vedono membro di un collettivo di artisti conosciuto come "Beijing East
Village", noto per avere introdotto la performance nella scena artistica
cinese.
Nel 1999 Zhang Huan partecipa alla Biennale di Venezia, curata da Harald Szeeman,
con l'opera 12 Square Meters che documenta la permanenza, di circa
un'ora, dell'artista nudo e cosparso di olio, all'interno di un
bagno pubblico di Pechino. La maggior parte delle performance realizzate
dall'artista esprimono la volontà di mettere alla prova la resistenza
del proprio corpo, sotto la pressione di ambienti diversi. Da quando Zhang Huan si
trasferisce a New York avviene una sorta di fusione tra il carattere orientale e
tradizionale dell'arte cinese e l'Occidentalità del nuovo paese
di adozione. Questa convergenza si rispecchia nelle sue performance che divengono
più coreografiche, teatrali e a volte acrobatiche facendo di Zhang Huan uno
dei massimi artisti contemporanei della scena internazionale.
Malcolm McLaren è nato e cresciuto a Londra, ha ricevuto un'educazione
prettamente artistica frequentando il St. Martin's College of Art. Intorno
agli anni Sessanta, McLaren sviluppa un particolare interesse per il Movimento
Situazionista francese, di stampo politico-artistico che fonda le proprie radici nel
marxismo, nell'anarchismo e nelle avanguardie artistiche del primo Novecento.
Durante gli anni del college, McLaren comincia a disegnare abiti di alta moda,
attività che lo porterà in seguito ad abbandonare gli studi. Nel 1972,
insieme alla moglie Vivienne Westwood apre una boutique a Londra: Sex-Let it rock
che ancora oggi produce abiti all'ultima moda.
Per quanto riguarda la sua carriera di artista, McLaren ha avuto molteplici
riconoscimenti dagli organi più prestigiosi dell'arte contemporanea.
Nel 2008 ha partecipato, con il progetto Shallow 1-21, alla sezione della fiera di
Basilea, Art Basel Projects. Nel 1999 il Bonnefanten Museum in Olanda gli ha
commissionato un'opera per lo show Smaak, che in seguito è stata
esposta presso il ZKM (Zentrum fur Kunst und Medientechnologie) di Karlsruhe.
Nel 1980 ha partecipato alla Biennale di Sydney con la provocante opera
rappresentante il celebre dipinto di Manet, le Dèjeuner Sur l'Herbe,
alla quale ha sostituito i personaggi con i membri della band dei Bow wow wow.
Il progetto più attuale, "Paris: Capital of the XXIst century"
è stato presentato la scorsa estate alla Biennale di Atene.
Miltos Manetas è artista di origini greche, che vive ed opera tra Los
Angeles, New York e Milano.
Nel 2000 fonda il movimento Neen i cui protagonisti sono le Neenstar, artisti che
sviluppano il proprio lavoro principalmente su Internet, concretizzando e
trasferendo le proiezioni di alcuni siti web negli spazi di musei e gallerie di
tutto il mondo.
Tra le molte mostre di Manetas ricordiamo: Art Machines Machine Art, Schirn
Kunsthalle, Francoforte, (2007), Dazed and Confused Versusu Andy Warhol, Baltic
Centre for Contemporary Art, Gateshead (UK), (2007), Dogs and Cables, Yvon Lambert
Gallery, New York, (2006), Mediacity Seoul, Seoul Museum of Art, Seoul, (2004). Le
sue opere fanno parte di collezioni prestigiose come quella del MAXXI di Roma e
della Saatchi Collection di Londra.
Inaugurazione Giovedì 10 Dicembre 2009 - dalle ore 18 alle 21
Galleria Pack
Foro Buonaparte 60, Milano
Orari: dal martedì al sabato - dalle 13.00 alle 19.30, chiuso dal 24 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010 inclusi
ingresso libero