Galleria Traghetto
Roma
via Reggio Emilia, 25
06 44291074
WEB
Alban Hajdinaj
dal 9/12/2009 al 29/1/2010
martedi' - sabato 14.30-19.30

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Galleria Traghetto



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Alban Hajdinaj



 
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9/12/2009

Alban Hajdinaj

Galleria Traghetto, Roma

Back Side Collection. Piccoli ma sostanziali rovesciamenti del punto di vista sono il comune denominatore di tutti i suoi lavori che spaziano dal video alla fotografia, dalla rielaborazione di objects trouvees all'utilizzo di readymades. Sono esposti alcuni lavori tratti dalla serie Back Side Collection, un progetto fotografico sul retro delle tele in mostra alla Galleria Nazionale di Tirana.


comunicato stampa

Riproponiamo in forma ridotta la mostra, organizzata dalla Galleria Contemporaneo di Mestre, Musei Civici di Venezia nel giugno scorso e inserita tra gli Eventi Collaterali della 53esima Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.

Attento osservatore della realtà circostante, Hajdinaj è un artista concettuale che ama andare oltre la visione superficiale delle cose, mettendo in luce ciò che convenzionalmente non viene considerato e rimane nascosto, appunto il back side. Piccoli ma sostanziali rovesciamenti del punto di vista sono il comune denominatore di tutti i suoi lavori che spaziano fra linguaggi diversi, dal video alla fotografia, dalla rielaborazione di objects trouvées all’utilizzo di readymades.

Saranno esposti alcuni lavori tratti dalla serie Back Side Collection, complesso progetto che ha portato Hajdinaj a fotografare il retro delle tele esposte alla Galleria Nazionale di Tirana, realizzando una collezione di immagini esistenti ma latenti e mai esposte che ha poi provveduto a stampare nella loro dimensione originale. Esponendo il retro dei quadri, che spesso non contiene soltanto informazioni didascaliche ma è testimonianza di altri impieghi (ad esempio come base per un bozzetto), Hajdinaj ha dato vita a una sorta di controstoria non ufficiale delle opere, mettendo sotto i riflettori ciò che rimane convenzionalmente nascosto e producendo allo stesso tempo un sorprendente effetto straniante.

La volontà di sovvertire il senso comune delle cose, è evidente anche nella serie di lavori su carta in cui Hajdinaj, ritoccando ironicamente i loghi di alcuni prodotti di consumo, (dalla cioccolata ai jeans, dalle catene di ristorazione ai prodotti per lo sport), ha voluto liberarli dal vincolo che li lega in maniera univoca a quel prodotto. In questo modo il logo torna ad essere immagine aperta ad una polivalenza di significati e non cristallizzata nella sua unica funzione commerciale.

Si conclude con il video Alisa and Sarah (Garden), le cui protagoniste sono due bambine riprese in un giardino dei sobborghi di Tirana mentre recitano a memoria i primi versetti del Corano. Ancora una volta l’artista opera uno stravolgimento di senso: Alisa e Sarah infatti non comprendono il testo coranico tramandato, e le parole da loro pronunciate suonano come una filastrocca, uno scioglilingua privo di significato che fa sorridere loro e chi le guarda.

Alban Hajdinaj (1974), è nato a Tirana (Albania), dove vive e lavora. Nel 2009, la Galleria Contemporaneo di Mestre ha organizzato in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Arti di Tirana una sua personale inserita tra gli eventi collaterali della 53esima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Ha preso parte a diverse collettive presso note gallerie come ad esempio la 176 Projects di Londra e la Wallspace Gallery di New York. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei quali il Mart di Rovereto (“Eurasia”, 2008) e il Museo di Villa Croce di Genova. Nel 2007 ha esposto nel padiglione albanese della Biennale di Venezia.

Immagine: Back side collection, 2009, stampa fotografica

Inaugurazione 10 dicembre ore 18.30

Galleria Traghetto
via Reggio Emilia 25 Roma
Dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 o su appuntamento

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