Tutto in un fiato. La rassegna si suddivide in due nuclei principali di opere, realizzati espressamente per l'occasione: le grandi sculture dislocate in varie sale come parti di un unico intervento, cui si affiancano lavori di minori dimensioni funzionali alla completezza dell'intero progetto espositivo. A cura di Lorand Hegyi.
a cura di Lóránd Hegyi
La riflessione sullo spazio e sulla possibilità di stabilire un dialogo inedito tra pittura e scultura è stata negli ultimi anni al centro di alcuni interventi monumentali di Gianni Dessì, in cui il senso di straniamento generato dalle proporzioni apparentemente inconciliabili tra materia e ambiente apre nuove prospettive di immaginazione. Ne sono mirabile esempio la gigantesca installazione nella rassegna dedicata al gruppo di San Lorenzo all’Accadémie de France in Villa Medici a Roma nel 2006, dove la figura di un Atlante accovacciato creava un effetto di inattesa compressione all’interno dello spazio, e l’articolata presenza nella mostra Italia contemporanea - Officina San Lorenzo tenutasi al MART di Rovereto nell’estate del 2009, in cui la pittura offriva singolari effetti di sdoppiamento, mediante forme geometriche che dall’opera plastica sembravano trasmigrare sulla parete di fondo.
Con l’esposizione personale allestita alla Galleria dello Scudo a Verona dal 12 dicembre 2009 al 27 marzo 2010, Dessì torna ad affrontare questo tema, elaborando un progetto che assume precise valenze filosofiche, nell’elaborare in termini metaforici una personale idea dell’esperienza artistica.
La rassegna si suddivide in due nuclei principali di opere, realizzati espressamente per l’occasione: le grandi sculture dislocate in varie sale come parti di un unico intervento, cui si affiancano lavori di minori dimensioni funzionali alla completezza dell’intero progetto espositivo.
Apre il percorso un autoritratto in bronzo, una fusione a cera persa in cui l’artista si raffigura nell’atto di soffiare verso l’alto. Il suo respiro si materializza in una piccola sfera, leggera, luminosa, impalpabile, in contrasto con la natura rude, greve e scura del metallo, a significare come il gioco della creazione sia talvolta immediato nella sua disarmante semplicità: Tutto in un fiato, appunto.
Inaugurazione sabato 12 dicembre 2009, ore 19
Galleria dello Scudo
via Scudo di Francia, 2 - Verona
orario: lun-sab 10 - 13 / 15.30 - 19.30
ingresso libero