Zero.otto arte contemporanea
Lodi
corso Adda, 42
0371 564645
WEB
Pepi Merisio
dal 11/12/2009 al 23/1/2010
giov 17.30-19.30, ven 10-12 e 17.30-19.30, sab 10-12.30 e 16-19.30, dom 10-12.30

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11/12/2009

Pepi Merisio

Zero.otto arte contemporanea, Lodi

25 fotografie in stampa vintage dagli anni '50 agli anni '80 offrono un panorama dell'opera dell'autore bergamasco: il mondo contadino sulla soglia della scomparsa, il lavoro e l'opera dell'uomo.


comunicato stampa

I volti, gli ambienti, le luci di un mondo antico. È quello immortalato dal grande fotografo Pepi Merisio, a cui zero.otto arte contemporanea dedica una personale da sabato 12 dicembre (inaugurazione ore 17) a domenica 24 gennaio. Pepi Merisio è uno dei grandi cantori della tradizione, intesa nel senso più alto e nobile del termine, e del paesaggio italiano. Oltre venticinque fotografie in stampa vintage dalla fine degli anni '50 agli anni '80 offrono un panorama dell'opera dell'autore bergamasco: il mondo contadino sulla soglia della scomparsa, il lavoro e l'opera dell'uomo, l'infanzia, le nebbie della Bassa, la fede e il rito. Molte le fotografie ''storiche'' del maestro in mostra. Il bianco e nero severo e partecipe di Merisio ci consegna un universo che pare ormai lontanissimo nel tempo e nello spazio, in cui la povertà e la fatica sono vissute con la dignità e la forza d'animo propria solo dei semplici.

Quasi mostra nella mostra, un nucleo di scatti rende infine omaggio a Lodi e alle sue tradizioni. Tra le immagini anche quelle delle feste di Santa Lucia (che proprio nel giorno dell'inaugurazione si rinnova in piazza della Vittoria) e del patrono San Bassiano.
In occasione della notte bianca di Santa Lucia, il 12 dicembre la galleria resterà aperta fino alle ore 24.

Note biografiche
Pepi Merisio è nato a Caravaggio nel 1931 e comincia a fotografare da autodidatta nel 1947. Progressivamente protagonista del mondo amatoriale degli anni Cinquanta, ottiene numerosi e prestigiosi riconoscimenti in Italia ed all’estero. Nel 1956 inizia la collaborazione con il Touring Club Italianoe con numerose riviste: Camera, Du, Réalité, Photo Maxima, Pirelli, Look, Famiglia Cristiana, Stern, Paris - Mach numerose altre. Nel 1962 passa al professionismo e l’anno seguente entra nello staff di Epoca, lora la più importante rivista per immagini italiana. L’ambito ideale della poetica di Merisio è, insieme con la grande tradizione contadina e popolare della provincia italiana, anche il variegato mondo cattolico. Nel 1964 pubblica su Epoca suo grande servìzio Una giornata col Papa così un lungo lavoro con Paolo VI. Dello stesso anno è il suo primo libro dedicato all’amico scultore Floriano Bodini. Nel 1964 consegue il Premio Nazionale di Fotogiornalismo Milano; nel 1965 Premio internazionale di Fotogiornalismo Genova. Da questo momento, mentre continua la collaborazione con grandi riviste internazionali (celebri i tre numeri monografìci di Du Vaticano, su Siena e sull’Italia cattolica), avvia un’intensa attività editoriale. Nel 1979, per la Polaroid, un reportage in bianco e nero ora conservato nella Collection Polaroid lnternational Boston.

Caposaldo, dichiarazione d’intenti e summa della sua attività dì narratore per immagini è però l’opera Terra di Bergamo e volumi, edita nel 1969 per il centenario della Banca Popolare di Bergamo. Da allora ha pubblicato oltre un centinaio di libri fotografici con editori diversi tra i quali Atlantis, Bär Verlag, Conzett e Huber, Orell Füssli, Zanichelli, Electa, Silvana, Bolis, M D‘Auria, Editalia, Pubbliepi, Monte dei Paschi, Grafica e Arte, Lyasis l’ECRA Roma, per la quale sta curando la collana Italia della nostra gente, ha raggiunto i ventotto volumi. Per l’EditriceAtlantis Zanichelli realizzato undici volumi sulle Regioni d’ltalia, otto volumi per la Bolis Terre Marchigiane. il Centro Studi Valle Imagna ha curato Per le antiche strade (2003), Acqua (2003), Un altro Paese (2005) In Valle Imagna (2009). Nel 2008 per il Ministero degli Esteri il libro Piazze d’Italia. Mario Luzi ha pubblicato il volume Mi guarda Siena (2002). Da ricordare, tra le mostre, quelle alla Helmaus Zurigo per i 50 anni di At!antis (1980), 158 fotografie Teatro Sociale di Bergamo (1985) e a Palazzo Barberini in Roma (1986), Il Duomo guarda Milano ’Arengario (1986), La Valtellina Fiera di Milano (1988), Meeting di Rimini (2002).

Inaugurazione 12 dicembre ore 18.30-mezzanotte

Zero.otto arte contemporanea
corso Adda, 42 - Lodi
Orario: giov 17.30-19.30, ven 10-12 e 17.30-19.30, sab 10-12.30 e 16-19.30, dom 10-12.30
Ingresso libero

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